ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00590

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Abbinamenti
Atto 7/00631 abbinato in data 25/03/2015
Atto 7/00634 abbinato in data 25/03/2015
Atto 7/00641 abbinato in data 01/04/2015
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00160
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2015
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2015
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
16/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/03/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
ILLUSTRAZIONE 25/03/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/03/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 25/03/2015
BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/03/2015
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 01/04/2015
BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 01/04/2015
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
PRATAVIERA EMANUELE MISTO
ROSTELLATO GESSICA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/09/2015
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 02/12/2015
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
RIZZETTO WALTER MISTO
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO
PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 03/12/2015
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO
RIZZETTO WALTER MISTO
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/12/2015
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 15/12/2015
BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/12/2015
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 15/12/2015
BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/12/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 16/12/2015
BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/12/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 16/12/2015
BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/12/2015
RIZZETTO WALTER MISTO
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 03/03/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/03/2015

DISCUSSIONE IL 25/03/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 25/03/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 01/04/2015

DISCUSSIONE IL 01/04/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/04/2015

DISCUSSIONE IL 10/09/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/09/2015

DISCUSSIONE IL 02/12/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/12/2015

DISCUSSIONE IL 03/12/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/12/2015

DISCUSSIONE IL 15/12/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/12/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 16/12/2015

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 16/12/2015

PARERE GOVERNO IL 16/12/2015

DISCUSSIONE IL 16/12/2015

VOTATO PER PARTI IL 16/12/2015

IN PARTE APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 16/12/2015

CONCLUSO IL 16/12/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00590
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo presentato
Giovedì 5 febbraio 2015
modificato
Martedì 3 marzo 2015, seduta n. 384

   La XI Commissione,
premesso che:
secondo il rapporto annuale Inps del 2013 «Le misure adottate dai governi e dalla Banca Centrale Europea e dalle Banche Centrali dei Paesi comunitari, a fronte della profonda recessione registrata negli ultimi anni, non sono riuscite a contrastare il fenomeno della disoccupazione; infatti in ambito europeo e soprattutto in Italia, si registra un aumento del tasso di disoccupazione (in EU27 dal 10,4 per cento nel 2012 al 10,8 per cento nel 2013; in Italia dal 10,7 per cento nel 2012 al 12,2 per cento nel 2013)» (rapporto INPS 2013 pagina 236);
in particolare, i lavoratori dipendenti dalle imprese hanno avuto nel 2013 un decremento medio annuo di circa 358 mila posizioni lavorative rispetto al 2012 (- 2,7 per cento);
per i lavoratori autonomi artigiani titolari e collaboratori familiari, nel 2013 si osserva una flessione media di circa 39 mila posizioni lavorative rispetto all'anno precedente (- 2,1 per cento);
tuttavia, dal 2010 al 2013, l'andamento dei commercianti e collaboratori familiari, registra un aumento medio annuo in valore assoluto di posizioni lavorative pari a 26 mila (+ 1,2 per cento) sia tra il 2011 e il 2010 sia tra il 2012 e il 2011, e ulteriori 22 mila (+ 1 per cento) tra il 2013 e il 2012;
i collaboratori e i professionisti, esclusivi e non esclusivi iscritti alla gestione separata, infine, evidenziano dal 2010 al 2013, variazioni di segno positivo nel 2011 (+ 35 mila unità, pari a + 3,6 per cento) e nel 2012 (+ 4 mila unità, pari a + 0,4 per cento), e di segno negativo nel 2013 (-74 mila unità nel 2013, pari a - 7,3 per cento);
i professionisti della gestione separata presso l'Inps con legge n. 335 del 1995 (cosiddette partite IVA) nel 2011 rispetto al 2010 aumentano di circa 11 mila unità (+ 5,8 per cento), nel 2012 l'incremento è di circa 5 mila unità (+ 4,1 per cento), mentre nel 2013 l'incremento è di circa 18 mila posizioni (+ 8,6 per cento);
secondo le rilevazioni Istat, che fanno riferimento agli occupati indipendenti, gli italiani lavoratori autonomi sono circa 5.537 mila, il dato è relativo all'ultimo trimestre del 2013 sebbene in leggero calo durante tutto lo scorso anno. Altro dato da prendere in considerazione è quello delle partite iva: le aperture sono diminuite del 9 per cento a gennaio 2014 (fonte: Ministero dell'economia) ma paradossalmente, alcuni mesi dopo, nel corso del novembre 2014 sono state aperte 38.351 nuove partite iva, in aumento del 15,5 per cento rispetto al novembre precedente;
è evidente che, nonostante il lavoro dipendente rappresenti (ancora) una parte fondamentale nel sistema produttivo del Paese, il lavoro autonomo in senso ampio è diventato oggi una componente sempre più presente e importante nell'attuale universo occupazionale soprattutto del Paese Italia: artigiani, commercianti, lavoratori agricoli (coltivatori diretti, mezzadri, coloni e imprenditori agricoli professionali), titolari di rapporti collaborazione coordinata e continuativa, compresi quelli svolti nella modalità del lavoro a progetto ed in modo occasionale (cosiddetti mini co.co.co.), titolari di rapporto di lavoro occasionale di tipo accessorio, associati in partecipazione che apportano lavoro, medici con contratto di formazione specialistica, lavoratori autonomi occasionali, incaricati della vendita a domicilio, spedizionieri doganali, beneficiari di borse di studio per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca, percettori di assegni di ricerca, liberi professionisti privi di cassa di previdenza e liberi professionisti con cassa previdenziale;
oggi il lavoro autonomo in genere sconta un ritardo in tema di disciplina e tutele previdenziali e assistenziali rispetto al lavoro subordinato e ciò a dispetto del numero e del peso sempre più importante che rivestono tali lavoratori;
l'esigenza di una tutela previdenziale per i lavoratori autonomi, infatti, si è cominciata ad avvertire con molto ritardo rispetto ai lavoratori subordinati, tant’è che, ad eccezione di alcune casse professionali di previdenza per ristrette categorie di liberi professionisti (ad esempio avvocati, medici, notai), si è dovuto attendere sino al 1957 perché si avesse una prima forma di assicurazione sociale (invalidità, vecchiaia e superstiti) in favore della categoria dei lavoratori autonomi con la legge n. 1047 del 1957 per i coltivatori diretti, mezzadri e coloni, cui hanno fatto seguito quelle per gli artigiani (legge n. 463 del 1959) e per i commercianti (legge n. 613 del 1996);
solamente nel 1995 con la legge n. 335 (articolo 2, comma 26) si è creata una apposita gestione separata che estende l'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, ad una serie di lavoratori autonomi che non svolgono alcuna nessuna delle attività rientranti nelle tre gestioni speciali Inps (coltivatori diretti, artigiani e commercianti), né una libera professione per la quale devono essere assicurati ad una specifica cassa previdenziale di categoria;
proprio tra questi, particolarmente vulnerabile e delicato è lo status lavorativo, previdenziale, assistenziale e fiscale dei soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo in libera professione tenuti all'iscrizione presso l'apposita gestione separata Inps di cui all'articolo 2, comma 26, della legge n. 335 del 8 agosto del 1995 ma non iscritti in alcun albo professionale e privi di apposita cassa previdenziale;
si tratta delle cosiddette partite iva e dei titolari di collaborazione coordinata, comprese le prestazioni svolte nella modalità del lavoro a progetto ed in modo occasionale (cosiddette mini co.co.co.): sono ricercatori, formatori, informatici, designer, grafici, traduttori, interpreti, esperti di marketing, di organizzazione, operatori audiovisivi, illustratori e altri professionisti cosiddetti freelance non rappresentati da ordini professionali o rappresentati da ordini professionali senza cassa. In Italia si è in presenza di oltre 3.369.000 lavoratori autonomi, in gran parte professionisti, con attività individuale senza impresa e senza dipendenti né collaboratori;
attualmente, per effetto dell'articolo 1, comma 79, della legge n. 247 del 2007 e dell'articolo 1, comma 744, della legge n. 147 del 2013, i lavoratori iscritti alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995, scontano una aliquota contributiva assai penalizzante nella misura del 27 per cento per l'anno 2014, che «sale» al 30 per cento per l'anno 2015, al 31 per cento per l'anno 2016, al 32 per cento per l'anno 2017 e al 33 per cento a decorrere dall'anno 2018;
a questa aliquota occorre aggiungere l'ulteriore aliquota contributiva pari allo 0,72 per cento di cui all'articolo 59, comma 16, della legge n. 449 del 1997 e dunque l'aliquota salirà nel 2018 nella misura del 33,72 per cento: un peso difficilmente sopportabile che non ha uguali neanche nel lavoro dipendente;
tali aliquote contributive gravano esclusivamente sul lavoratore freelance titolare di partita iva con il rischio di comprometterne in maniera seria la sostenibilità da parte del lavoratore proprio nei periodi di crisi che si stanno affrontando;
la gestione separata Inps è in attivo e paradossalmente si verifica il fenomeno per cui i lavoratori più svantaggiati – che avranno una pensione più bassa – finiscono per finanziare le pensioni in essere di coloro che godono di trattamenti pensionistici acquisiti con la precedente normativa;
altrettanto penalizzante e carente appare la legislazione sul lavoro autonomo tutto (in particolare per i lavoratori iscritti alla gestione separata Inps) per quanto riguarda le tutele riguardanti la malattia, la maternità e l'adozione di politiche di sostegno al reddito, la famiglia e la conciliazione tra vita familiare e lavoro: un autonomo (sia esso iscritto alla gestione separata, ad un ordine professionale, ma anche alla gestione commercianti o artigiana) per avere le relative indennità per eventi quali malattia (anche grave come tumore), degenza ospedaliera e maternità, a differenza dei lavoratori subordinati, deve fare i conti non solo con i minimali di contribuzione (previsti per gli artigiani e i commercianti), ma anche con i mesi di contribuzione e con la natura del reddito prodotto: l'indennità di malattia, ad esempio, nell'ambito di un rapporto subordinato, è corrisposta per un massimo di 180 giorni contro i 61 previsti per il lavoratore autonomo della gestione separata Inps; l'assegno per il nucleo familiare nell'ambito del lavoro autonomo è ridotto in base ai mesi di contribuzione ed al tipo di reddito prodotto; l'indennità di maternità per una lavoratrice autonoma è corrisposta solo in caso di effettiva sospensione dell'attività lavorativa e nessun congedo è previsto per il padre lavoratore autonomo;
addirittura il recente (e penalizzante) intervento normativo in materia fiscale ad opera della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità per il 2015) che con l'articolo 1, commi da 54 a 89, ha introdotto il nuovo regime fiscale «agevolato» per autonomi, destinato agli esercenti attività d'impresa, di arti e professioni in forma individuale abrogando, a decorrere dal 2015, il previgente regime di vantaggio per l'imprenditoria giovanile ed il regime agevolato per gli «ex minimi», ha portato l'imposta sostitutiva dal 5 per cento al 15 per cento sui redditi prodotti dagli autonomi;
eppure proprio in seguito all'interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3/1245 del 14 gennaio 2015 della deputata Tiziana Ciprini, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti dichiarò che: «il Governo, nel prendere atto che interventi previsti dalla legge di stabilità, così come appena illustrati, possono incidere negativamente su alcune categorie di lavoratori autonomi, in particolare i giovani professionisti freelance, nei cui confronti invece si sarebbe voluto intervenire favorevolmente, ha deciso, come è già stato pubblicamente dichiarato dal Presidente del Consiglio, di intervenire rapidamente attraverso l'adozione di un testo correttivo. In questo ambito, per quanto concerne l'impatto fiscale, sarà il competente Ministero dell'economia e delle finanze a predisporre le opportune modifiche.
Per quanto riguarda gli aspetti previdenziali, di tutela, di stretta competenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, confermo il mio impegno ad adottare i necessari interventi e posso anticipare la mia intenzione d'incontrare, nei prossimi giorni, le associazioni che rappresentano le figure professionali interessate da questo provvedimento, per analizzare la situazione e raccoglierne le opinioni e le indicazioni che ci consentano di superare i profili critici che sono emersi. Quindi siamo intenzionati ad intervenire immediatamente a modificare la situazione che si è determinata in un senso diverso da quello che il Governo avrebbe voluto»;
a tutt'oggi alla risposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali ancora non è seguito da parte del Governo un impegno concreto e positivo come auspicato;
sono evidenti altresì l'onerosità e la complicazione delle regole per i lavoratori autonomi, oltre al variegato emergere di problematiche connesse ai rapporti con le pubbliche amministrazioni nonché al regime delle tutele previdenziali e assistenziali;
a parere dei firmatari del presente atto la normativa contributiva, previdenziale, assistenziale e infine fiscale attualmente vigente è dunque nel complesso fortemente penalizzante per i lavoratori autonomi ed esercenti arti e professioni in forma individuale (cosiddette partite iva) che intendono mettersi in proprio e rischia di produrre effetti ulteriormente recessivi e/o depressivi sull'economia proprio nel momento in cui forte è la disoccupazione (soprattutto tra i giovani e le donne lavoratrici) e il calo della domanda interna;
occorre adottare adeguate politiche di protezione sociale a favore di tali lavoratori così come sollecitato anche dalla risoluzione del Parlamento europeo del 14 gennaio 2014 sulla protezione sociale per tutti, compresi i lavoratori autonomi;
si rende necessario un intervento deciso del Governo volto a correggere le storture e che dia – in una ottica di politica di favore complessiva – «fiato» e spazio al lavoro e alle competenze dei giovani professionisti, commercianti e artigiani anche nella prospettiva di ridare slancio alla crescita dell'economia e di un più elevato riconoscimento e livello della qualità del lavoro dei professionisti,

impegna il Governo:

ad assumere iniziative per bloccare e/o sospendere l'aumento delle aliquote contributive previste dell'articolo 1, comma 79, della legge n. 247 del 2007 a carico dei lavoratori autonomi titolari di partita iva iscritti alla gestione separata Inps di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto n. 335 del 1995, reperendo le necessarie risorse dal fondo per interventi strutturali di politica economica;
ad assumere iniziative per prevedere la progressiva equiparazione dell'entità della contribuzione prevista per i lavoratori iscritti alla gestione separata Inps alla misura della contribuzione fissata per gli altri lavoratori autonomi;
ad adottare le opportune iniziative normative volte a prevedere meccanismi di tutela in caso di malattia del lavoratore autonomo iscritto alla gestione separata Inps che preveda: a) la sospensione degli obblighi contributivi e fiscali e l'esclusione dagli studi di settore a carico dei lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps e anche alle gestioni speciali artigiani e commercianti nei casi di patologia grave o le cui cure rendano impossibile la continuazione dell'attività e il conseguente versamento e rateizzazione a seguito della ripresa dell'attività lavorativa dopo un congruo periodo di tempo successivo alla fine della sospensione; b) l'ampliamento del periodo di tutela in caso di malattia; c) il riconoscimento del diritto all'indennità di malattia che copra l'intero periodo di inattività a chi abbia versato all'Inps almeno tre annualità nel corso della vita lavorativa; d) l'equiparazione della misura dell'indennità di malattia alla misura dell'indennità di degenza ospedaliera nei casi di malattie che prevedono terapie invasive (quali chemioterapia, radioterapia e altro); e) il riconoscimento della copertura pensionistica figurativa per tutto il periodo della malattia;
ad adottare le opportune iniziative normative volte a garantire e sostenere la maternità delle lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata Inps ed in particolare ad equiparare il riconoscimento dell'indennità di maternità e della facoltà di astensione dal lavoro per le lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata Inps di cui all'articolo 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995, alle condizioni, alla misura dell'indennità di maternità e alle modalità previste per le altre lavoratrici autonome e per le libere professioniste dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151;
ad adottare e sostenere ogni iniziativa normativa volta a riconoscere i congedi parentali anche ai padri lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps per favorire la piena condivisione del ruolo genitoriale;
a prevedere le opportune iniziative normative volte ad introdurre specifici e calibrati ammortizzatori sociali e misure di sostegno al reddito a favore dei lavoratori e delle lavoratrici autonomi iscritti alla gestione separata Inps;
a farsi promotore e a prevedere specifiche politiche e misure volte a favorire l'utilizzo delle risorse e degli strumenti previsti dal fondo sociale europeo per garantire l'accesso alla formazione e aggiornamento professionale anche ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps;
ad adottare le opportune iniziative normative al fine di agevolare i rapporti dei lavoratori autonomi con le pubbliche amministrazioni, migliorarne i regimi previdenziali e assistenziali e più genericamente garantirne tutela anche con riferimento alla necessità di eliminare le criticità esposte in premessa e frutto anche del regime fiscale introdotto dalla recente legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità del 2015).
(7-00590) «Ciprini, Tripiedi, Cominardi, Chimienti, Lombardi, Dall'Osso, Lorefice, Grillo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro autonomo

organizzazione della professione

sicurezza sociale