ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00532

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 334 del 19/11/2014
Abbinamenti
Atto 7/00563 abbinato in data 14/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: MARIANI RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2014
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2014
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2014
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/01/2015
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 07/01/2015
VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 07/01/2015
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/01/2015
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/01/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 07/01/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/01/2015

DISCUSSIONE IL 14/01/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/01/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00532
presentato da
MARIANI Raffaella
testo di
Mercoledì 19 novembre 2014, seduta n. 334

   L'VIII Commissione,
   premesso che:
    ai sensi dell'articolo 11.4 della direttiva sui rifiuti 2008/98/CE, entro il 31 dicembre 2014 al più tardi, la Commissione europea dovrà esaminare le misure e gli obiettivi di riciclo di cui al paragrafo 2, al fine di, se necessario, rafforzare gli obiettivi e di considerare la fissazione di obiettivi di riciclo per altre tipologie di rifiuti;
    la direttiva rifiuti 2008/98/CE definisce «Rigenerazione degli oli usati» qualsiasi operazione di riciclo ove gli oli base possono essere prodotti da raffinazione degli oli usati, in particolare rimuovendo contaminanti, prodotti di ossidazione e additivi. È un dato di fatto che i lubrificanti contengono l'85 per cento, di olio e il 15 per cento di additivi. Attraverso l'uso del lubrificante, il 15 per cento di additivi si consuma mentre il 85 per cento di olio non deperisce ed è perfettamente riutilizzabile;
    il pacchetto della Commissione europea «Verso un'economia circolare» pubblicato il 2 luglio 2014 comprende la proposta di revisione della direttiva sui rifiuti 2008/98/EC. La direttiva del Consiglio 75/439/EEC del 16 giugno 1975 sullo smaltimento degli oli usati è stata abrogata con la direttiva rifiuti 2008/98/EC, che è diventata la legislazione di riferimento sullo smaltimento degli oli usati;
    la consultazione pubblica condotta dalla Commissione europea per la revisione della direttiva ha mostrato un chiaro supporto per l'introduzione di target addizionali per le varie tipologie di rifiuti industriali. Più dell'86 per cento di tutte le autorità pubbliche che hanno partecipato alla consultazione si è mostrato favorevole all'introduzione di tipologie di rifiuti aggiuntivi, che indicherebbe un forte sostegno per target addizionali per gli oli usati negli Stati membri;
    la revisione della direttiva sui rifiuti rappresenta un elemento importante per il raggiungimento degli obiettivi relativi all'utilizzo efficiente delle risorse fissati dall'Unione europea. La piattaforma Resource Efficiency dell'Unione europea è un'iniziativa tesa ad esplorare nuovi percorsi per una transizione verso un'economia che permetta un utilizzo più efficiente delle risorse;
    come sottolineato nella piattaforma, «la Commissione dovrebbe riesaminare gli obiettivi europei di gestione e prevenzione dei rifiuti, e incoraggiare gli Stati membri a passare ad un'economia circolare con adeguata raccolta e trattamento, riciclo di alta qualità, graduale eliminazione delle discariche e riduzione dei rifiuti residui al minimo;»;
    allo stesso modo, il 7o Programma d'azione ambientale prevede che la corretta attuazione della legislazione europea sui rifiuti e la rigorosa applicazione della «gerarchia dei rifiuti» è un presupposto per trasformare i rifiuti in risorsa;
    la riraffinazione degli oli usati è un eccellente esempio di utilizzo efficiente delle risorse per quanto riguarda una tipologia di rifiuti pericolosi. Sistemi di raccolta per gli oli usati sono in vigore nella maggior parte degli Stati membri e la riraffinazione è tecnicamente fattibile e altamente sviluppata in numerosi paesi. Inoltre, gli oli usati possono essere riciclati numero illimitato di volte senza che l'olio di base prodotto perda in qualità;
    il riciclo dell'olio usato riduce il peso ambientale della produzione primaria di lubrificanti. Se paragonata alla produzione primaria di lubrificanti da greggio, l'olio riciclato risparmia fino al 30 per cento dell'energia necessaria per la produzione di basi lubrificanti;
    la Commissione europea ha delineato nel suo Programma d'azione ambientale per il 2020 che il recupero di energia dovrebbe essere limitato a prodotti non riciclabili, che possono essere supportati con obiettivi di riciclo. I moderni lubrificanti riraffinati soddisfano standard elevati in termini di basso contenuto di zolfo, di fosforo e di polinucleari aromatici;
    gli oli lubrificanti usati rappresentano la mole più grande di rifiuti pericolosi liquidi non acquosi al mondo. Gli obiettivi di riciclo si traducono in più alti tassi di raccolta, che riducono i potenziali gravi rischi per la salute umana e l'ambiente, derivanti da sversamenti illegali in acqua, suolo o combustione incontrollata. Gli sversamenti illegali di oli usati nell'acqua possono avere impatti negativi sull'ambiente – alcune stime indicano che un gallone (circa 4 litri) di olio sversato nell'acqua può contaminare fino ad un milione di galloni di acqua pulita;
    promuovere con l'aiuto di target, il riciclo degli oli usati favorirebbe gli obiettivi dell'Unione europea per la riduzione di emissioni di CO2. A questo proposito l'industria della rigenerazione degli oli usati ha il grande potenziale di essere complementare ad altre iniziative di riduzione di CO2. L'aumento di percentuali di riciclo sostenute da obiettivi di riciclo, secondo alcune stime, farebbe risparmiare annualmente fino a 247 milioni di tonnellate di CO2 per tutte le tipologie di rifiuti;
   ulteriori risparmi di CO2 potrebbero anche derivare dalle industrie energivore che attualmente usano oli usati per la combustione. In aggiunta, la riraffinazione di oli usati contribuisce al risparmio energetico. Ad esempio in Italia l'88 per cento degli oli usati sono riraffinati, mentre il 12 per cento, considerato non rigenerabile, viene indirizzato verso la combustione controllata nei cementifici – in questo modo sono stati risparmiati 1,5 miliardi di euro sulla bolletta energetica (ad esempio sulle importazioni di petrolio). Stime indicano che il riciclo dell'olio usato può far risparmiare fino a 10 milioni di barili di petrolio annualmente;
   il riciclo dell'olio usato è una parte importante della produzione indipendente di lubrificanti, che rappresenta un terzo in volume del totale del mercato europeo dei lubrificanti. Gli obiettivi di riciclo aiutano a mantenere in equilibrio il mercato degli oli e dei lubrificanti, poiché la riraffinazione può contribuire fino al 30 per cento del mercato dei lubrificanti in Europa;
    la sicurezza delle risorse fossili da Paesi terzi necessaria per la produzione di lubrificanti primari rappresenta una forte preoccupazione data la domanda crescente di energia da parte dei mercati emergenti come Cina e India. Stabilendo target di riciclo vincolanti, l'industria del riciclo può contribuire ad assicurare un'offerta di oli base necessari per la crescita economica europea del futuro e per un'industria europea competitiva,

impegna il Governo

a sostenere, nell'ambito dei negoziati relativi alla modifica della direttiva 2008/98/CE, l'introduzione di target vincolanti per la raccolta e il riciclo di olio usato con l'obiettivo di aumentare le percentuali di riciclo al 2030.
(7-00532) «Mariani, Realacci, Braga, Borghi, Bratti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rifiuti pericolosi

gestione dei rifiuti

riciclaggio dei rifiuti