ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00505

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 321 del 30/10/2014
Abbinamenti
Atto 7/00309 abbinato in data 18/12/2014
Atto 7/00558 abbinato in data 08/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: PALMA GIOVANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2014
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
24/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/11/2014
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/12/2014
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/01/2015
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
ILLUSTRAZIONE 24/02/2015
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 24/02/2015
OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/11/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/11/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/12/2014

DISCUSSIONE IL 18/12/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/01/2015

DISCUSSIONE IL 08/01/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/01/2015

DISCUSSIONE IL 24/02/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/02/2015

ACCOLTO IL 24/02/2015

PARERE GOVERNO IL 24/02/2015

APPROVATO IL 24/02/2015

CONCLUSO IL 24/02/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00505
presentato da
PALMA Giovanna
testo di
Giovedì 30 ottobre 2014, seduta n. 321

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    il Governo ha approvato il decreto-legge n. 136 del 10 dicembre 2013 convertito in legge 6 febbraio 2014, n. 6, comunemente conosciuta come legge Terra dei Fuochi che, tra l'altro, prevede la definitiva introduzione nel decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, comunemente conosciuto come codice dell'ambiente, dell'articolo 256-bis relativo al reato delitto di abbruciamento di rifiuti che consente l'arresto facoltativo in flagranza di reato;
    il Regolamento CEE 852/2004 del 29 aprile 2004 sull'igiene dei prodotti alimentari prevede che i controlli vengano effettuati sul luogo di produzione e che, quindi, tali controlli, nel settore agricolo, con particolare riguardo all'area geograficamente conosciuta come Terra dei Fuochi, appare opportuno che vengano effettuati sia in pieno campo che sui bancali di vendita;
    nell'area geografica posta a sud della provincia di Caserta ed a nord della provincia di Napoli la popolazione locale è costantemente soggetta all'insorgenza di roghi di rifiuti speciali e tossico nocivi che incidono sullo stato dell'ambiente e, producendo fumi pericolosi, potrebbero incidere sullo stato della salute dei cittadini residenti e sul loro stato psicologico;
    nell'area definita terra dei fuochi si sta espletando, con merito, l'attività del commissario per la bonifica e messa in sicurezza dell'area vasta di Giugliano e laghetti di Castel Volturno;
    detti rifiuti sottoposti ad illecita combustione derivano verosimilmente da scarti di lavorazione di microimprese che, operanti, in toto o in parte, in maniera abusiva, non accedono agli smaltimenti autorizzati determinando così un grave pregiudizio ambientale;
    al momento, seppur non risolutivamente efficace a causa dell'indisponibilità di mezzi e uomini, il contrasto all'illecito smaltimento dei rifiuti è posto in essere dall'azione del Corpo forestale dello Stato quale presidio di polizia ambientale ed agroalimentare che coniuga l'azione di contrasto con l'azione di prevenzione;
    l'emergenza roghi tossici non vede significativi ridimensionamenti tanto da determinare nelle popolazioni dei territori interessati quel senso di serenità e riacquisita tranquillità che consente di considerare l'intervento della pubblica amministrazione come risolutivo del problema;
    dalle ultime attività di contrasto al fenomeno dell'illecita gestione dei rifiuti appare che la questione Terra dei Fuochi non sia circoscritta soltanto ad una parte della provincia di Napoli e Caserta, ma a molte altre aree produttive essendo un fenomeno che travalica il mero confine geografico e rappresenta un modo illecito di concepire la gestione dei rifiuti;
    appare necessario, nell'immediato, rafforzare, anche con misure straordinarie, l'organico del Corpo Forestale dello Stato presente in Campania ed, in particolare, nelle province di Napoli e Caserta;
    l'aumento dell'organico in tali aree geografiche consentirebbe di incrementare l'organizzazione di blitz operativi che, oltre a permettere di assicurare alla giustizia penale i colpevoli di abbruciamento di rifiuti tossici e nocivi in linea con le previsioni della recente legge 6 febbraio 2014, n. 6, anche di ottenere un effetto deterrenza nei confronti di ulteriori delinquenti che avessero intenzione abbandonare, depositare e quindi incendiare rifiuti;
    la particolare grande estensione del territorio posto a nord di Napoli ed a sud della provincia di Caserta supera di molto i mille chilometri quadrati e che la popolazione ivi residente non è inferiore a due milioni di abitanti, quindi con un evidente allarme sociale che il fenomeno dei roghi tossici determina negli abitanti di quelle zone;
    l'azione di contrasto ai delitti ambientali non può essere legata esclusivamente all'organizzazione, seppur meritevole e auspicata, di blitz operativi ma deve essere necessariamente collegata all'attività info-investigativa che presuppone, a sua volta, un'articolata conoscenza del territorio, delle dinamiche comportamentali delittuose e dei dati informativi di base;
    le attività economiche agricole ed agroalimentari di origine campana stanno subendo una grossa ingiuria economica a causa delle attività delinquenziali poste in essere dai criminali dell'ambiente con il seppellimento dei rifiuti o con il loro abbandono e conseguente abbruciamento;
    è opportuno che i controlli sanitari, a cura delle ASL locali, vengano effettuati anche in pieno campo, così da consentire al cittadino consumatore il massimo della sicurezza e certezza circa la rigorosità delle verifiche, tanto da far divenire il controllo elemento di sviluppo economico del settore e non già sua limitazione;
    certamente i controlli sanitari rappresentano, se abbinati ad una intensa attività di polizia preventiva e repressiva, l'elemento territoriale necessario per dare credibilità nazionale ed internazionale al prodotto agricolo ed agroalimentare campano;
    il comitato interministeriale terra dei fuochi previsto dal decreto-legge n. 136 del 2013, deve emanare i regolamenti per la classificazione delle acque sotterranee per uso irriguo e della qualità dei suoli agricoli e che, al momento, detti regolamenti non sono stati emanati;
    nell'area molti appezzamenti di terreno godono dei pozzi sorgenti come unica fonte di approvvigionamento idrico, la cui qualità delle acque necessita di continui monitoraggi, con notevoli costi e aggravio organizzativo, per garantire l'uso di acqua assolutamente non contaminata e che sarebbe invece tecnicamente fattibile utilizzare le acque del consorzio di bonifica Volturno, prelevata dalla Traversa sul fiume Volturno previa realizzazione di alcune infrastrutture irrigue,

impegna il Governo:

   a promuovere, per quanto di competenza, sul territorio geograficamente corrispondente alla Terra dei Fuochi, l'effettuazione, anche in pieno campo dei controlli sanitari dei prodotti agricoli prima della raccolta, così da consentire al cittadino consumatore una ulteriore forma di garanzia circa il prodotto immesso sul mercato che si traduca, conseguentemente, in una opportunità economica di rilancio per tutto il comparto;
   a definire, congiuntamente con i Misteri competenti, un piano straordinario di controlli in pieno campo dei prodotti agricoli e agroalimentari ed una loro adeguata pubblicizzazione;
   a sollecitare il varo immediato da parte del comitato terra dei fuochi previsto dal decreto-legge 136 del 2013, dei regolamenti per la classificazione delle acque sotterranee per uso irriguo e della qualità dei suoli agricoli;
   ad assumere iniziative per opere strategiche la realizzazione delle infrastrutture irrigue che consentano agli agricoltori della terra dei fuochi di irrigare i terreni coltivabili ad uso agricolo con le acque del consorzio di bonifica del Volturno;
   a far si che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, proceda, già prima delle decisioni che saranno assunte dal CIPE, senza indugi all'avvio delle opere indicate attraverso il coinvolgimento del commissariato Ex Agensud, competente in materia irrigua;
   a costituire un Centro elaborazione dati ambientali ed agroalimentari, presso il Centro di formazione nazionale del Corpo forestale dello Stato in Castelvolturno (CE), così da permettere, al personale del Corpo forestale dello Stato, di incrociare, in tempo reale, sia dati tecnici che dati amministrativi, al fine di costituire e pianificare operazioni di polizia volte al pieno contrasto del fenomeno dell'abbruciamento di rifiuti colpendo tutta la filiera criminale dal produttore di rifiuti, al trasportatore, allo smaltitore ed, infine, all'incendiatore;
   a organizzare, presso il predetto CNF di Castelvolturno (CE) l'epicentro nazionale di formazione per tutte le polizie locali e nazionali volte al contrasto dei crimini ambientali e stabilire, per l'anno 2015, un piano straordinario di formazione nazionale ambientale;
   a dare indicazioni al Corpo forestale dello Stato di raccordarsi anche con le attività in atto del commissario per la bonifica e messa in sicurezza dell'area vasta di Giugliano e Castel Volturno;
   a incrementare l'organico del Corpo forestale dello Stato presente in Campania ed, in particolare, nelle province di Napoli e Caserta mediante la straordinaria assegnazione di personale proveniente da altri uffici fino a cessata necessità;
   a fornire al Corpo forestale dello Stato le risorse per l'acquisizione, urgente ed indifferibile, di ogni strumentazione adeguata a favorire l'attività di intelligence investigativa ambientale e agroalimentare, così da favorire l'azione operativa territoriale del personale della forestale e avviare, concretamente, l'azione di risanamento e tutela del territorio della Terra dei Fuochi fornendo risposte tangibili alle popolazioni del luogo.
(7-00505) «Palma, Covello, Oliverio».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo sanitario

guardia forestale

prodotto agricolo