ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 21 del 22/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: MARAZZITI MARIO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 22/05/2013


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
05/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/06/2013
MARAZZITI MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 05/06/2013
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
MARAZZITI MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
PARERE GOVERNO 05/06/2013
GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/06/2013

ACCOLTO IL 05/06/2013

PARERE GOVERNO IL 05/06/2013

APPROVATO IL 05/06/2013

CONCLUSO IL 05/06/2013

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00016
presentato da
MARAZZITI Mario
testo di
Lunedì 3 giugno 2013, seduta n. 27

   La III Commissione,
premesso che:
il 27 luglio 2006 la Camera aveva approvato all'unanimità una mozione che impegnava il Governo pro tempore a presentare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, in consultazione con i partner dell'Unione europea, una proposta di risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali «in vista della completa abolizione della pena di morte»; il 13 giugno 2007 con risoluzione in Commissione 7-00209, nella seduta n. 169, si prendeva atto del fatto che il Parlamento italiano e il Parlamento europeo, unanimi, avevano ritenuto maturo «il tempo per l'azione al Palazzo di Vetro» e si ribadiva il mandato «a procedere con la massima urgenza e senza altri rinvii alla presentazione della Risoluzione pro moratoria all'Assemblea generale»; nel corso della 62ma sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite è stata approvata per la prima volta la risoluzione 62/149 con 104 voti a favore, 54 contrari e 29 astenuti, in data 18 dicembre 2007 per una moratoria universale delle esecuzioni in vista della totale abolizione della pena di morte; il movimento abolizionista mondiale è cresciuto ed è cresciuto il consenso di Stati e Governi verso un livello di giustizia capace di rispettare la vita anche in condizioni estreme, come dimostrato dal crescente sostegno alla risoluzione dell'Assemblea generale Onu, approvata per la quarta volta il 20 dicembre 2012 con 111 voti a favore (108 nel 2010, 105 nel 2008), 41 contrari (41 nel 2010, 47 nel 2008) e 34 astensioni (36 nel 2010, 34 nel 2008);
l'assenza della pena capitale è un tratto identitario e la sua abolizione è azione prioritaria dell'Unione europea, e negli ultimi due decenni significativo è stato il ruolo pro-attivo, all'interno delle linee di politica estera, del Governo e del Parlamento italiano, in sinergia con le organizzazioni non governative italiane, con effetti positivi in ambito europeo e internazionale, fino a registrare un numero di circa 150 Paesi nel mondo che non fanno più uso della pena capitale, per legge o di fatto, quando negli anni Settanta tale numero era appena superiore a due decine;
a Roma nasceva nel 2002 la Coalizione mondiale contro la pena di morte, che oggi raccoglie oltre 140 organizzazioni umanitarie mondiali, da Amnesty International alla Federazione Mondiale dei diritti dell'uomo e nel frattempo è nata la giornata mondiale contro la pena di morte (il 10 ottobre) e dall'Italia sono nate iniziative come la giornata mondiale delle città per la vita (il 30 novembre, anniversario della prima abolizione della pena capitale nel mondo da parte di uno Stato occidentale, il Granducato di Toscana, 30 novembre 1786);
un'accelerazione abolizionista si registra in Asia centrale, in Africa, negli Stati Uniti (tra gli altri Gabon, Burundi, Costa d'Avorio, Ruanda, Togo, Mongolia, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Uzbekistan, e, dal 2007, negli USA New Jersey, New Mexico, New York, Illinois, Connecticut e il 2 maggio 2013 il Maryland) anche grazie al ruolo sinergico di organizzazioni non governative, Governi e Parlamenti, capace di coniugare benefiche influenze bilaterali e multilaterali con un intenso e creativo lavoro dal basso e culturale, capace di coinvolgere classi dirigenti, opinion leader e opinione pubblica;
grazie all'azione italiana dei Ministeri degli affari esteri e della salute, assieme alle organizzazioni Nessuno Tocchi Caino, Comunità di Sant'Egidio e Reprieve è stato possibile interrompere la produzione di farmaci usati per l'iniezione letale sul territorio italiano e questo ha portato a percorsi simili in altri Paesi del mondo creando una battuta d'arresto nella somministrazione della pena capitale in alcuni stati americani;
azioni importanti sono in corso in aree come i Grandi Caraibi e nel continente asiatico, favorite anche dalla crescita dei network mondiali rafforzati dalle Conferenze internazionali dei Ministri della giustizia di Roma e dalla celebrazione dei Congressi mondiali contro la pena di morte (Strasburgo 2001, Montréal 2004, Parigi 2007, Ginevra 2010), e il coinvolgimento di Parlamenti locali si è dimostrato elemento di grande efficacia nell'arretramento della pena capitale (negli USA, in Africa, in Asia, dalle Filippine alla Mongolia);
si ravvisa l'opportunità di valorizzare l'opportunità offerta dall'imminente quinto congresso mondiale contro la pena di morte che avrà luogo a Madrid dal 12 al 15 giugno 2013 anche attraverso una rappresentanza del Governo e del Parlamento,

impegna il Governo:

a rafforzare a livello centrale e periferico tutte le iniziative utili a monitorare la salvaguardia dei diritti fondamentali anche dei condannati a morte in Paesi che mantengono della pena capitale, e a cooperare per umanizzare il sistema carcerario; a continuare a rafforzare l'impegno internazionale per accompagnare con azioni culturali, normative e politiche Governi e società in transizione, anche sul terreno del rispetto dei diritti umani e dell'abbandono della pena capitale;
ad intensificare le azioni di cooperazione a sostegno del processo abolizionista mondiale, a cominciare dal prossimo Congresso mondiale contro la pena di morte di Madrid del 12-15 giugno 2013.
(7-00016) «Marazziti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

pena di morte

conferenza internazionale

sanzione penale

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diritti umani

risoluzione ONU

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