ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12954

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 901 del 20/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 19/12/2017
Stato iter:
20/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/12/2017
Resoconto CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2017
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 20/12/2017
Resoconto CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/12/2017

SVOLTO IL 20/12/2017

CONCLUSO IL 20/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12954
presentato da
CATANOSO Basilio
testo di
Mercoledì 20 dicembre 2017, seduta n. 901

   CATANOSO e RUSSO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il 19 novembre 2017 è entrata in vigore la legge 17 ottobre 2017, n. 161, che contiene «Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al Codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del Codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate»;

   la norma di cui sopra contiene una disposizione che potrebbe avere effetti devastanti per l'agricoltura italiana;

   all'articolo 28 «Acquisizione dell'informazione antimafia per i terreni agricoli che usufruiscono di fondi europei» si legge: «All'articolo 91 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, dopo il comma 1 è inserito il seguente: 1-bis. L'informazione antimafia è sempre richiesta nelle ipotesi di concessione di terreni agricoli demaniali che ricadono nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla Politica agricola comune, a prescindere dal loro valore complessivo, nonché su tutti i terreni agricoli, a qualunque titolo acquisiti, che usufruiscono di fondi europei»;

   la cosiddetta certificazione antimafia, quindi, deve essere presentata per tutte le pratiche che prevedono la concessione di fondi europei;

   già si sa che i pagamenti da parte di Agea e degli organismi pagatori sono in cronico ritardo e questa norma, secondo gli interroganti, porterà al blocco di tutto il meccanismo: l'anticipo «Pac» avrebbe dovuto essere pagato entro il 30 novembre, ma ci si è chiesto cosa sarebbe successo dopo il 19;

   proprio in virtù del fatto che la lotta alla mafia in tutte le sue articolazioni è sacrosanta e compete a tutti, istituzioni e cittadini, non ci si è resi conto che le prefetture si troveranno di fronte a circa 3 milioni di domande ottenendo proprio l'effetto contrario di quanto ricercato e bloccando tutti gli altri settori economici legati al rilascio di tale certificazione, oltre a quello dell'agricoltura;

   un tale compito, cioè definire 3 milioni di certificati antimafia in poche settimane/mesi, è impossibile per una macchina burocratica perfettamente funzionante, e a maggior ragione lo è per la farraginosa e inefficiente burocrazia italiana;

   una soluzione che salvi l'agricoltura italiana, qualunque essa sia, anche provvisoria ed in attesa dell'approvazione di una nuova norma che cancelli questo evidente errore giuridico, va ricercata ed attuata: l'alternativa è il caos totale –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare il Ministro interrogato per risolvere la problematica esposta in premessa.
(5-12954)
(Presentata il 19 dicembre 2017)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-12954

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,
  tengo a precisare in premessa che il Governo è ben consapevole delle difficoltà tecnico-operative venutesi a creare in conseguenza dell'entrata in vigore, lo scorso 19 novembre, della legge n. 161 del 17 ottobre 2017.
  Compatibilmente, pertanto, con la salvaguardia delle esigenze sottese alle recenti modifiche apportate al cosiddetto codice antimafia, si sono tempestivamente valutate anche le inevitabili ricadute negative sul sistema delle erogazioni in agricoltura, gestite, come è noto, da AGEA.
  In questa prospettiva segnalo in primo luogo la recente approvazione del cosiddetto decreto fiscale, convertito con legge del 4 dicembre 2017, il cui articolo 19-terdecies, ha escluso dall'ambito di applicazione degli obblighi inerenti la comunicazione e l'informativa antimafia, i terreni agricoli che fruiscono di contributi comunitari sino ad un importo di euro 5.000,00.
  A questa prima, immediata risposta, si sta lavorando per un'altra, destinata a riguardare un numero di imprese ancor più significativo. Mi riferisco all'emendamento presentato in sede di approvazione della legge di bilancio, sostenuto dal Governo, con il quale si propone di sostituire il comma 674 con una disposizione che, da una parte, prevede che le modifiche al codice antimafia non si applicano sino al 31 dicembre 2018 per le imprese che usufruiscono di fondi europei per importi non superiori ad euro 25.000,00 e, dall'altra, si stabilisce che i novellati articoli 83 e 91 del decreto legislativo n. 159 del 2011 non si applicano alle erogazioni relative alle domande di fruizione di fondi europei presentate prima del 19 novembre 2017.
  Le iniziative in questione, evidentemente, puntano sia ad evitare la paralisi delle erogazioni con riferimento alle domande presentate per il 2017 e sia a consentire alle amministrazioni interessate di fruire di un arco temporale per l'adozione delle procedure necessarie alla gestione dei nuovi obblighi contemplati dalla normativa antimafia.
  Rassicuro, pertanto, l'interrogante che il Ministero segue con la massima attenzione e dedizione l'evolversi della vicenda segnalata, del tutto consapevole della sua rilevanza.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro la criminalita'

sostegno dei prezzi agricoli

terreno agricolo