ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12928

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 899 del 12/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/12/2017
Stato iter:
13/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 13/12/2017
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2017
Resoconto RUGHETTI ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 13/12/2017
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/12/2017

SVOLTO IL 13/12/2017

CONCLUSO IL 13/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12928
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Martedì 12 dicembre 2017, seduta n. 899

   BENAMATI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   è attualmente in discussione a livello comunitario il pacchetto di misure «Clean Energy for All Europeans», che indirizzerà il futuro energetico dell'Unione europea e degli Stati membri fino al 2030. L'Italia, secondo gli obblighi comunitari, dovrà recepire tale pacchetto di misure dopo l'approvazione a livello di Unione europea;

   in base alla proposta di regolamento sul mercato interno dell'elettricità, presentata da Bruxelles nell'ambito del «pacchetto Energia», gli impianti con emissioni superiori a 550 grammi di CO2 per kWh entrati in funzione dopo l'entrata in vigore del provvedimento non potranno essere ammessi al meccanismo. Un divieto che dopo 5 anni si estenderà a tutte le centrali;

   il tema del «Clean Energy for All Europeans Package» è strettamente correlato a quanto contenuto nella Strategia energetica nazionale, presentata dal Ministro interrogato e dal Ministro Galletti, insieme al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in data 10 novembre 2017;

   il 18 dicembre 2017 si terrà un importante Consiglio dell'Unione europea sull'energia a cui prenderà parte, per l'Italia, il Ministro interrogato;

   nelle ultime settimane si sono svolte a Bruxelles alcune riunioni preparatorie, ed altre sono in programma, per affrontare temi tra cui l’Electricity Regulation ed Electricity Directive and Regulation –:

   quale sia lo stato di attuazione del capacity market la cui partenza dovrebbe essere prevista per il 2018.
(5-12928)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-12928

  In merito al quesito posto dall'Onorevole interrogante circa lo stato di attuazione del capacity market – mercato delle capacità – voglio innanzitutto mettere in evidenza che questo nuovo mercato rientra tra gli strumenti che si intende rendere operativi a breve per garantire l'adeguatezza del parco di generazione elettrica nel medio-lungo termine; si è in attesa di varare le prime aste per l'approvvigionamento di capacità nel 2018.
  Difatti il documento finale della Strategia Energetica Nazionale 2017 sviluppa adeguatamente le motivazioni ed il contesto di riferimento, evidenziando come i meccanismi di remunerazione della capacità si inseriscano in un quadro più ampio di interventi finalizzati a rendere i mercati dell'energia elettrica più efficienti, integrati a livello europeo e adeguati a gestire, in sicurezza, gli effetti della transizione ad un sistema energetico decarbonizzato, in linea con quanto previsto dal Clean Energy Package attualmente in discussione.
  La disciplina italiana sul capacity market è stato notificata nei mesi scorsi dal Ministero dello sviluppo economico alla Commissione europea – e segnatamente alla DG COMP –, dopo una lunga fase di interlocuzione tecnica (la così detta pre-notifica) con gli uffici europei. Il dialogo da un punto di vista tecnico può considerarsi concluso, per cui la decisione della Commissione Europea è attesa all'inizio del prossimo anno.
  Così come ricordato dall'Onorevole interrogante, anche il Clean Energy Package interviene sul tema dei meccanismi di remunerazione della capacità, con l'obiettivo (peraltro condivisibile) di assicurare che il ricorso a tali meccanismi da parte dei Paesi membri che ritengano necessario farlo non abbia effetti distorsivi sul mercato integrato dell'energia elettrica.
  Da questo punto di vista la proposta italiana sembra quella più in linea con i criteri di trasparenza, concorrenza e neutralità tecnologica, di particolare considerazione da parte della Commissione UE, e tipici di una logica di mercato.
  Tra le disposizioni della proposta di Regolamento UE nella sua attuale versione vi è anche l'obbligo, a partire dal 31 dicembre 2025, di non ammettere ai benefici dei meccanismi di remunerazione della capacità gli impianti di generazione di futura realizzazione che presentino emissioni superiori a 550 gr/kWh di CO2.
  Voglio precisare che su quest'ultimo aspetto il dibattito a livello europeo è ancora aperto; come è noto, la posizione dell'Italia sulla proposta in Europa è in linea con quanto rappresentato nella Strategia Energetica Nazionale che ha già programmato il phase out della generazione nazionale a carbone nel 2025.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica energetica

mercato interno

Consiglio dell'Unione europea