ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12885

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 898 del 06/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 06/12/2017
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/12/2017
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 06/12/2017
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/12/2017
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/12/2017
Stato iter:
12/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/12/2017
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/12/2017
Resoconto DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/12/2017

DISCUSSIONE IL 12/12/2017

SVOLTO IL 12/12/2017

CONCLUSO IL 12/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12885
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Mercoledì 6 dicembre 2017, seduta n. 898

   CRIPPA, VALLASCAS, DA VILLA, DELLA VALLE, FANTINATI e CANCELLERI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   si è appreso da notizie di stampa che l'Autorità Antitrust europea ha chiesto l'uscita del gruppo Marcegaglia dalla cordata con ArcelorMittal a cui il Governo ha deciso di cedere l'Ilva di Taranto, nonché della cessione dell'impianto di Piombino da parte della stessa ArcelorMittal;

   l'8 novembre 2017 la Commissione europea ha aperto un'indagine approfondita sul piano per verificare se la cordata AM Investco, a valle dell'acquisizione, avrà una quota del mercato europeo superiore al 40 per cento. Il gruppo franco-indiano si era detto pronto a cedere asset in altri Paesi europei per ridurre il proprio potere di mercato;

   la Commissione, tramite una lunga nota firmata dalla commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager, aveva parlato di una «prima fase dell'indagine» che «ha messo in luce vari aspetti problematici»;

   il timore principale è legato a una riduzione della concorrenza e a un aumento dei prezzi per i prodotti piani di acciaio al carbonio laminati a caldo, a freddo e zincati utilizzati dalle imprese in vari settori, dall'edilizia all'auto. La preoccupazione è che la restrizione della concorrenza possa portare, sopratutto per, le piccole e medie imprese dell'Europa meridionale, un aumento dei prezzi. La Commissione intende valutare anche se ci possano essere effetti su offerta e prezzi di altri prodotti come l'acciaio a rivestimento metallico utilizzato per gli imballaggi;

   inoltre, oltre al capitolo industriale, il confronto tra Ilva e Commissione resta aperto anche sul fronte ambientale e nuove perplessità sarebbero sorte a Bruxelles riguardo al piano di bonifica presentato dalla cordata guidata da ArcelorMittal, che verrebbe applicato su un arco di cinque anni, un periodo troppo esteso per porre fine a una situazione ritenuta critica non solo dagli ambientalisti e dai cittadini di Taranto;

   tutta la vicenda esposta è complicata, alla luce del fatto che l’Antitrust prenderà la decisione finale sulla vendita Ilva a marzo 2018 e dunque ogni trattativa che oggi si porta avanti sarà condizionata da tale decisione –:

   quali siano le informazioni e l'orientamento del Governo sui atti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda intraprendere nel caso in cui l'Autorità Antitrust europea chieda l'uscita del gruppo Mercegaglia dalla cordata AcelorMittal.
(5-12885)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 12 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-12885

  In riferimento con quanto richiesto con l'atto in parola sembra prematuro conoscere le valutazioni sui possibili esiti ed effetti della procedura antitrust europea che, come è noto, deve valutare, alla luce del regolamento UE sulle concentrazioni, il progetto di acquisizione del complesso industriale siderurgico ILVA da parte della società AM Investco, che fa capo al gruppo Arcelor Mittal e che è risultata aggiudicataria, in esito alla gara ad evidenza pubblica conclusasi con il decreto di aggiudicazione, adottato dal Ministro dello sviluppo economico, in data 5 giugno 2017.
  È importante ricordare che si tratta di un procedimento complesso che rientra nella esclusiva competenza dei servizi della Commissione e del quale l'amministrazione pubblica italiana non è parte.
  Considerata l'importanza dell'operazione sottoposta al vaglio dell'antitrust, l'avvio della fase di «indagine approfondita» è da considerare del tutto fisiologica e non comporta necessariamente lo slittamento dei tempi fino al mese di marzo. Proprio in questi giorni, la Commissaria Vestager, con dichiarazione alla stampa, ha del resto rappresentato la volontà di concludere le procedure in anticipo rispetto alla scadenza legale del prossimo 23 marzo.
  Non è possibile allo stato di poter esprimere valutazioni su indiscrezioni e ipotesi che potrebbero rivelarsi prive di fondamento.
  Vorrei, ad ogni buon conto ricordare che, proprio per tutelare la procedura di vendita rispetto al cd rischio antitrust, in corso di gara è stato a suo tempo richiesto ai due offerenti la disponibilità alla assunzione libera e volontaria dell'impegno al mantenimento in ogni caso del Piano Industriale offerto – e i connessi livelli occupazionali – ove l'autorizzazione all'operazione di concentrazione di dimensione comunitaria dovesse richiedere all'aggiudicatario la dismissione di assets o limitazioni di produzione relativamente a mercati interessati.
  AM InvestCo ha acconsentito a tale richiesta, impegnandosi – nella sede contrattuale – a non proporre né accettare alcuna condizione eventualmente richiesta dalle competenti Autorità di Concorrenza che abbia come effetto la cessione di beni compresi nei Rami d'Azienda o un impatto sui limiti produttivi dei Rami d'Azienda o sui Livelli Occupazionali previsti nel Piano Industriale.
  In tale contesto, ferme le iniziative già assunte in sede di gara e le garanzie acquisite come sopra illustrate, con specifico riferimento a quanto richiesto con l'atto in esame, si fa riserva di valutare l'operazione, anche sotto il profilo della definitiva composizione della cordata, all'esito del procedimento Antitrust.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria edile

concorrenza

legislazione antitrust