ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12831

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 893 del 29/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 29/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 29/11/2017
CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 29/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 29/11/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/11/2017
Resoconto GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 30/11/2017
Resoconto GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/11/2017

SVOLTO IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12831
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Mercoledì 29 novembre 2017, seduta n. 893

   GRIMOLDI, FEDRIGA e CASTIELLO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   con l'articolo 55, comma 23, della legge n. 449 del 1997, è stato previsto l'adeguamento dei canoni Anas per i passi carrabili, con incremento fino al 150 per cento per la prima annualità, ma senza previsioni per gli anni successivi;

   in questo modo si sono registrati cospicui aumenti dei canoni da parte dell'Anas, arrivati anche all'8000 per cento;

   le ingiunzioni di pagamento di migliaia di euro chieste dall'Anas per gli arretrati hanno letteralmente creato drammi umani, con risvolti sociali incredibili; sono apparse sui giornali storie di imprenditori costretti a chiudere la propria attività, di altri che hanno dovuto chiedere fidi e mutui alle banche per continuare a lavorare, di semplici cittadini angosciati da richieste a cui non potevano fare fronte;

   con l'articolo 16-bis, comma 1, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 (legge n. 164 del 2014), è stata prevista l'eliminazione del contenzioso con il pagamento del 30 per cento di quanto maturato o del 60 per cento in caso di rateizzazione, fino ad un massimo di nove rate annuali;

   tuttavia, non tutti i casi sono stati chiusi positivamente;

   un caso clamoroso con grande eco sui giornali è quello del signor Alfonso Formenton residente a Chioggia, artigiano in pensione, che è stato condannato dal tribunale al pagamento ad Anas della somma di circa 30 mila euro per due accessi all'officina sulla strada statale 309 «Romea» nel comune di Chioggia (Venezia);

   con successiva sentenza del 21 ottobre 2011 il tribunale ha dichiarato prescritto il canone 1998 e non dovuto il canone 2005, visto che Formenton ha rinunciato alla concessione dei passi carrai, e ha condannato il medesimo al pagamento della residua somma di circa 22 mila euro oltre agli interessi e spese di lite;

   l'Anas ha anche inviato una proposta di recupero crediti nel 2014, sulla base della legge n. 164 del 2014, che conteneva cifre diverse rispetto a quanto stabilito dal tribunale, anche perché il signor Formenton, tormentato dalle spese legali, ha dovuto vendere l'officina nel 2007 e oramai a 85 anni e con problemi di salute subisce, insieme alla figlia, l'estremo disagio della situazione, rischiando il pignoramento della propria abitazione –:

   se il Ministro interrogato intenda adoperarsi, secondo le proprie competenze, affinché l'Anas effettui un monitoraggio delle situazioni ancora irrisolte per il recupero dei crediti da canoni per passi carrabili con invio di una nuova proposta di sanatoria, sulla base di quanto stabilito dalle sentenze dei tribunali amministrativi, con una particolare riflessione sul caso umano incredibile sopraesposto.
(5-12831)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-12831

  Riferisce ANAS che, con disciplinare n. 18516 del 25 gennaio 1969 autorizzava 2 accessi ai chilometri 77+433 e 77+443 della SS 309 Romea di metri lineari (ml) 5, entrambi a servizio di un'attività commerciale, i cui rappresentanti, nelle persone dei signori Formenton Alfonso e Crivellari Norma, firmavano per accettarne le condizioni.
  L'11 ottobre 1979 ANAS richiedeva il pagamento dei canoni non corrisposti dal 1974 al 1979, senza alcun riscontro da parte dei citati soggetti.
  Nel 2001, a seguito dell'attività di censimento degli accessi, ANAS rilevava, a differenza di quanto autorizzato nel suddetto disciplinare, un accesso della larghezza di ml 15 ad uso di attività commerciale con parcheggio inferiore a metri quadri 200, e un accesso della larghezza di ml 6,50 adibito ad uso residenziale di n. 3 fabbricati.
  Per tale motivo, il 30 dicembre 2003 il Compartimento ANAS per il Veneto emetteva un Provvedimento di rinnovo per ripristino canone, con intimazione di pagamento ai sensi della Circolare n. 52/2001, pena la revoca della licenza e la trasmissione degli atti al competente Ufficio legale. Come da prassi, con tale provvedimento il Compartimento richiedeva al signor Formenton il pagamento dei 5 anni di canoni arretrati, nonché il canone relativo agli anni 1998-2003, per un importo complessivo di circa euro 18.978.
  In data 10 febbraio 2004 il signor Formenton contestava la richiesta di pagamento dei canoni arretrati dal 1998 al 2003, ritenendo che la concessione fosse decaduta già dal 1979 quando, a fronte della richiesta ANAS di pagamento dei canoni dal 1974 al 1979, aveva deciso di non adempiere al pagamento perché intenzionato a cedere l'attività. Pertanto, a fronte del mancato pagamento dei canoni, il signor Formenton richiedeva la chiusura degli accessi a suo carico, segnalando contestualmente i sopravvenuti cambiamenti di titolarità dei medesimi.
  Il successivo 19 aprile, il signor Formenton forniva i nominativi degli attuali proprietari degli immobili, comunicando la rinuncia ai due accessi per cessione dell'attività al signor Formenton Luigino dal 1o gennaio 1986; il Compartimento di Venezia richiedeva, quindi, ai nuovi nominativi segnalati di presentare la domanda di voltura, rimasta peraltro priva di riscontro.
  Nel 2006 ANAS avviava la procedura di recupero del credito di circa euro 29.568,66 comprensivo di IVA – nello specifico euro 18.978,49 dal 1998 al 2003 ed euro 10.590,17 dal 2004 al 2006 – conferendo il mandato a uno studio legale nella vertenza contro il signor Formenton.
  Nel 2007 veniva, quindi, emesso dal Tribunale di Roma, il decreto ingiuntivo n. 3555/07 a favore di ANAS per la somma di euro 29.568,66 nei confronti di Formenton Alfonso, titolare di una licenza di concessione per due accessi al proprio fondo dalla strada statale 309 Romea nel comune di Chioggia.
  Infine, nel 2008 e nel 2009 il Servizio Recupero Crediti di ANAS richiedeva al signor Formenton il pagamento delle fatture insolute per un importo complessivo di circa euro 29.643 IVA inclusa.
  Avverso il predetto decreto ingiuntivo, il soccombente proponeva opposizione in data 14 giugno 2007 e nel 2011 il Tribunale di Roma rigettava la domanda; nel 2012 il signor Formenton proponeva, quindi, ricorso alla sentenza di primo grado che veniva rigettato dalla Corte di Appello di Roma con sentenza n. 1308/2017.
  In aggiunta alla ricostruzione del caso segnalato con l'atto in discussione, ANAS conferma di svolgere costantemente un'attività di monitoraggio delle situazioni per il recupero dei crediti evasi, nello specifico i canoni dei passi carrabili.
  Per quanto concerne la possibile proposta di sanatoria, ANAS ricorda che l'articolo 16-bis del decreto-legge n. 133 del 2014, e successiva legge di conversione, ha introdotto una rilevante modifica all'articolo 55, comma 23, della legge n. 449 del 1997, sulla base del quale venivano determinati, tra l'altro, i canoni di accesso su strade di competenza ANAS.
  E infatti, ai sensi dell'articolo 16, comma 23-quater, del citato decreto-legge le somme dovute e non corrisposte alla data del 31 dicembre 2014 in base alla disciplina in vigore fino alla predetta data sono ridotte nella misura del 70 per cento, a condizione che il versamento avvenga in un'unica soluzione, ovvero nella misura del 40 per cento in nove rate annuali, oltre agli interessi legali. Entro il 28 febbraio 2015, la società ANAS invia la richiesta di opzione ai titolari degli accessi fissando il termine di sessanta giorni per il versamento dell'intero importo ovvero della prima rata.
  Il successivo comma 23-sexies dispone che la norma non si applica agli accessi commerciali con impianti di distribuzione di carburanti annessi né agli accessi a impianti di carburanti.
  Conseguentemente, ANAS ha inviato a tutti i titolari di passi carrai una comunicazione al fine di richiedere l'esercizio del diritto di opzione per l'adesione ad una delle due scelte di pagamento. Non tutti i titolari hanno aderito e molti, anzi, dopo aver aderito non hanno corrisposto neanche gli importi oggetto di sanatoria.
  In ogni caso, ANAS assicura di valutare ogni forma di rateizzazione dei canoni non corrisposti, nella parità di trattamento, volta a sanare situazioni particolarmente disagiate sul territorio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete stradale

sicurezza stradale

giurisdizione amministrativa