ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12830

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 893 del 29/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PANNARALE ANNALISA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 29/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 29/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 29/11/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/11/2017
Resoconto PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
Resoconto CESARO ANTIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 30/11/2017
Resoconto PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/11/2017

SVOLTO IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12830
presentato da
PANNARALE Annalisa
testo di
Mercoledì 29 novembre 2017, seduta n. 893

   PANNARALE e GIANCARLO GIORDANO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   da tempo oramai a Roma si assiste ad una perdita costante ed incontrollata di sale destinate al circuito cinematografico, una dismissione che dalla fine degli anni Novanta ad oggi ha riguardato circa una cinquantina di esse tra cui anche l'Uci Cinema Marconi, a riprova di una tendenza che non risparmia neanche le più moderne ed attrezzate multisale;

   dopo la pausa estiva ad interrompere la programmazione è stato anche il Galaxy di Primavalle, storico polo di attrazione e presidio culturale del quadrante dei quartieri Monte Mario, Balduina, Torrevecchia e Trionfale, sorto nel 1953 con il nome di Niagara e diventato nel tempo per intere generazioni di cittadini e cittadine un irrinunciabile punto di riferimento culturale ed anche simbolico di un contesto quasi del tutto privo di altre strutture culturali fruibili;

   tale chiusura, qualora si confermasse definitiva, rappresenterebbe una sensibile lesione del tessuto sociale del territorio e della sua memoria storica e culturale, ma anche una perdita grave per un Paese che intenda tutelare e valorizzare il prezioso patrimonio di sale storiche caratterizzate da lunga tradizione culturale e da peculiare attività cinematografica;

   un comitato ad hoc composto da cittadine, cittadini ed esponenti illustri del mondo della cultura si è costituito per scongiurare il rischio di chiusura definitiva o il cambio di destinazione d'uso in senso meramente commerciale e speculativo, attraverso un'articolata proposta di rilancio delle attività che prevede, oltre all'ordinaria programmazione cinematografica, la costruzione di percorsi condivisi con associazioni e operatori del settore per l'allestimento di spettacoli teatrali e musicali, l'organizzazione di lezioni aperte sul modello di recenti e analoghe esperienze di successo, collaborazioni con le scuole in un'ottica di promozione di un sistema formativo integrato in un contesto territoriale piuttosto carente di presidi culturali;

   è del tutto evidente che in un periodo di crisi, l'intervento che risulta sempre più necessario è quello dello Stato. Peraltro, nonostante la legge n. 220 del 2016 abbia stanziato oltre 120 milioni di euro per la ristrutturazione ed il recupero di nuove sale cinematografiche da utilizzare in cinque anni, nessuna di queste risorse risulta ancora essere stata assegnata né, tanto meno, i moduli per la partecipazione ai relativi bandi di assegnazione –:

   se, alla luce di quanto illustrato in premessa, il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere le iniziative di competenza per l'apposizione del vincolo di destinazione d'uso e di interesse storico e artistico alla sala cinematografica Galaxy, avviandone da subito il percorso istruttorio.
(5-12830)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-12830

  L'onorevole Pannarale, unitamente ad altri onorevoli colleghi chiede notizie in merito alla perdita di sale destinate al circuito cinematografico.
  La questione sollevata interessa due compiti istituzionali che questo Ministero persegue. La promozione del cinema e la tutela del patrimonio storico artistico.
  Sotto il primo profilo sottolineo che la legge n. 220 del 2016 ha stanziato, come ricordato dagli onorevoli interroganti, risorse per l'esercizio cinematografico, risorse relative sia alle spese di investimento sostenute che a spese di funzionamento.
  I relativi decreti attuativi, recanti le relative misure operative, sono ormai prossimi alla definizione, dopo approfondito riscontro con le parti interessate.
  Pertanto a brevissimo sarà possibile per il cinema Galaxy, come per tutti gli altri cinema italiani, accedere alle predette risorse, così come comunicato recentemente alle categorie professionali negli incontri dedicati.
  Per quanto, invece, riguarda il profilo della tutela del patrimonio storico artistico, i competenti uffici della Soprintendenza Speciale di Roma hanno evidenziato quanto segue.
  È di tutta evidenza che la scomparsa di attività culturali e punti aggregazione sociale, quali sono i cinema di quartiere costituisca un elemento incentivante lo spopolamento e le trasformazioni incongrue di destinazioni d'uso e la perdita di valori immateriali sia del centro storico della Città che delle periferie
  Con obiettivi di salvaguardia del tessuto sociale e culturale della città storica sono state emanate dal MIBACT le Direttive concernenti le sale cinematografiche di interesse storico e le Librerie Storiche.
  In merito ai vincoli di destinazione d'uso con specifico riferimento alle sale cinematografiche la Soprintendenza nel 2014 aveva vincolato la ex sala Cinema America, immobile ai sensi dell'articolo 10 comma 3 lettera d) e apparato decorativo articolo 10 comma 3) lettera a) e d), sottolineando come il «valore d'uso» del Cinema America risultasse strettamente correlato alla sua conformazione architettonica e decorativa e come la originaria attività culturale rappresentasse un valore identitario sia per la popolazione residente che per l'intera città, ancora recuperabile.
  Come noto, tuttavia, il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 2920/2017 ha accolto l'appello della proprietà riformando la sentenza del TAR Lazio n.11477 del 5 ottobre 2015, ed annullando i decreti di vincolo rispettivamente DDR 139/2014 ai sensi dell'articolo 10 comma 3 lettera d) del decreto legislativo n. 42 del 2004 e successive modificazioni e integrazioni sull'immobile.
  Alla luce anche di tale ultima sentenza, i competenti uffici della Soprintendenza hanno rappresentato di non ravvisare i requisiti necessari al vincolo della struttura e hanno auspicato l'attivazione di una tutela di tipo urbanistico, che garantisca il contesto relazionale con il quartiere e la città a salvaguardia dei valori culturali identitari anche in considerazione del fatto che le Norme Tecniche di Attuazione del Piano regolatore del Comune di Roma contengono una disposizione relativa alle «destinazioni d'uso» e specificatamente per le sale cinematografiche, l'articolo 25 comma 16) NTA, che recita «...le sale cinematografiche possono subire cambi di destinazione d'uso, tra quelli consentiti dalle norme di componente, a condizione che almeno il 50 per cento della SUL preesistente venga destinato ad attività culturali (cinema, teatri, sale concerti, musei, gallerie d'arte, sale espositive, librerie anche multimediali, sale congressi, scuole di danza e musica)...».
  Assicuro, On. Pannarale, che le strutture del Ministero continueranno a seguire la vicenda con la dovuta attenzione, nella consapevolezza della forte valenza socio-culturale della sala cinematografica in questione per i quartieri interessati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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