ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12829

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 893 del 29/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 29/11/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/11/2017
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
Resoconto CESARO ANTIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 30/11/2017
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/11/2017

SVOLTO IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12829
presentato da
GALLO Luigi
testo di
Mercoledì 29 novembre 2017, seduta n. 893

   LUIGI GALLO, DI BENEDETTO, D'UVA, MARZANA, VACCA, SIMONE VALENTE e BRESCIA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo ha introdotto, all'articolo 1, il cosiddetto «Art Bonus», un credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura;

   in data 13 novembre 2017 il quotidiano nazionale «Il Mattino» pubblicava un articolo in cui rendeva noti gli effetti di tale istituto, rilevando come l’Art Bonus, pur configurandosi come strumento in grado di assicurare un complessivo miglioramento nella tutela dei beni culturali pubblici, garantendo allo stesso tempo un rilevante sconto fiscale ai finanziatori, non sia oggi in grado di assicurare al Mezzogiorno un adeguato beneficio;

   secondo quanto riportato dal quotidiano, infatti, «sui 200 milioni di euro raccolti finora, i monumenti di cui è ricco il Sud Italia hanno ricevuto appena 3,8 milioni. Meno del 2 per cento. Un solo progetto sito al Nord, quello per il Teatro di Modena, ha ricevuto gli stessi 3,8 milioni dei 132 progetti presentati nell'intero Mezzogiorno»;

   sullo stesso tema si riporta l'analisi emersa da un analogo articolo pubblicato in data 22 novembre 2017 dal quotidiano nazionale «Il Corriere della Sera», laddove si riporta l'eclatante discrasia tra gli investimenti assicurati da privati in favore del patrimonio artistico al Nord Italia rispetto alle regioni del Meridione, sottolineando come «il fermento e la vivacità culturale che la capitale del Mezzogiorno ha mostrato in questi anni meritano di essere supportati adeguatamente. Servono meccanismi compensativi dal punto di vista della fiscalità nel settore culturale»;

   per tali ragioni gli interroganti intendono esporre le proprie preoccupazioni in riferimento ad un quadro allarmante, dal momento che lo strumento dell’Art Bonus sembra garantire nuove risorse finanziarie in favore di progetti e beni situati per la maggior parte nel Nord Italia, senza alcun intervento compensativo in favore di quei territori che più necessiterebbero di investimenti che tutelino i principali luoghi della cultura, ed un migliore sfruttamento del proprio patrimonio culturale –:

   quali iniziative intenda assumere per riequilibrare il minor livello di investimenti in favore di beni culturali pubblici situati nelle regioni del Sud Italia, con riferimento agli effetti dell’Art Bonus esposti in premessa, e quali meccanismi compensativi si intendano prevedere per assicurare maggiore equità negli investimenti in favore della tutela del patrimonio culturale delle regioni del Meridione.
(5-12829)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-12829

  L'onorevole Gallo, unitamente ad altri onorevoli colleghi, chiede notizie in merito all'attuazione dell’Art Bonus introdotto, come correttamente rammentato, dal decreto-legge n. 83 del 2014, ed in particolare se sono previsti meccanismi compensativi per assicurare una maggiore equità nella distribuzione delle risorse, considerato che i finanziatori del nord risultano più numerosi di quelli del sud.
  Permettetemi di precisare che, sotto il profilo normativo è stato corretto strutturare un meccanismo di incentivi fiscali identici su tutto il territorio nazionale.
  Devo dire che quello che funziona dell’Art Bonus è che il donatore conosce esattamente la destinazione dei fondi che egli decide di erogare, egli sa che il suo contributo arriverà al progetto/beneficiario che ritiene degno del suo interesse e della sua fiducia.
  La presenza di incentivi a favore del sud, oppure la previsione di una percentuale di fondi da ridistribuire al sud, avrebbe richiamato una cultura assistenzialistica, una non chiara allocazione dei fondi donati dai mecenati, in contrasto con l'intento dell’Art Bonus che coinvolge il cittadino proprio nel completamento di progetti che, secondo il suo giudizio, meritano di essere finanziati.
  Per le Regioni del sud esistono, tra l'altro, già altre forme di finanziamenti dedicati. Possiamo ricordare il PON Cultura e Sviluppo FESR.
  Occorre poi sottolineare che lì dove ci sono già competenze sviluppate nei campi della comunicazione e del fundraising e c’è fiducia nel gestore del bene, le raccolte Art Bonus hanno raggiunto i loro obiettivi anche al sud.
  Ad oggi le azioni di comunicazione sono state effettuate su tutto il territorio nazionale, con ANCI, Associazioni di categorie etc., anche se il nord è stato più proattivo nell'organizzare momenti di incontro/confronto tra potenziali mecenati e gestori del patrimonio.
  Al fine comunque di promuovere una migliore conoscenza dello strumento normativo sono stati negli ultimi mesi ulteriormente sensibilizzati i principali soggetti rappresentativi: in primo luogo ANCI, Confindustria, Cavalieri del Lavoro, ACRI, Ordine dei Commercialisti, Camere di Commercio.
  Sono, in particolare, in corso iniziative di sensibilizzazione per incontri mirati sulle specifiche realtà del Sud.
  Nell'ambito del Ministero partiranno, inoltre, a breve degli affiancamenti per far crescere, prevalentemente nelle strutture del sud, le competenze di fundraising necessarie a strutturare una campagna di raccolta fondi con buone possibilità di successo.
   Un ausilio agli enti territoriali in termini di formazione e facilitazione per l'incontro tra domanda/offerta di erogazioni liberali potrà essere facilitata con un ruolo attivo delle Regioni.
  Il Ministero, onorevole Gallo, ha intrapreso e continuerà a farlo tutte le iniziative di sensibilizzazione e promozione utili al pieno utilizzo dell’Art Bonus, con particolare riferimento, come detto, ai territori dell'Italia meridionale, particolarmente ricchi di beni culturali.
  L'auspicio è che mondo produttivo ed imprenditoriale colga pienamente anche al Sud le opportunità offerte da tale strumento, che rappresenta uno degli incentivi fiscali più forti d'Europa e che ha permesso di ottenere risultati importanti, con quasi 200 milioni di euro in donazioni da 6.345 mecenati per 1.323 interventi a favore del patrimonio culturale italiano.
  Come di recente dichiarato dal Ministro Franceschini, si tratta di numeri significativi, ma non c’è dubbio che occorra superare il divario troppo alto tra nord e sud. A tal fine il Ministro ha invitato le grandi imprese a fare scelte di Art bonus anche nel Mezzogiorno.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del patrimonio

politica culturale