ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12770

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 889 del 21/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2017
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 21/11/2017
Stato iter:
22/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 22/11/2017
Resoconto NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 22/11/2017
Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 22/11/2017
Resoconto NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/11/2017

SVOLTO IL 22/11/2017

CONCLUSO IL 22/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12770
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Martedì 21 novembre 2017, seduta n. 889

   NESCI, FERRARESI e SARTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   come chiarito nell'interrogazione a risposta in Commissione n. 5/04974 dell'11 marzo 2015 (già presentata dalla prima firmataria del presente atto come interrogazione a risposta scritta n. 4/05181 del 18 giugno 2014) «i diritti fondamentali e inviolabili previsti nella Costituzione repubblicana sono seriamente in pericolo, sulla base di quanto (...) detto sulla sovranità monetaria, di fatto secondo gli (allora, nda) interroganti sottratta al popolo costituzionalmente sovrano, di quanto poi significato sulle cause reali del debito pubblico, di quanto accennato sulla sostanziale perdita di rappresentatività democratica — visto che i processi decisionali decisivi sono rimessi, per l'Europa, a organismi non elettivi — e infine di quanto articolato in materia di strumenti che si assumono di stabilizzazione delle finanze pubbliche»;

   come evidenziato nell'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-08520 del 18 giugno 2014, la «vicenda del crescente debito pubblico» è dovuta «quasi integralmente al sistema privato di emissione della cartamoneta»;

   come risulta da un, servizio del Tgr Rai della Calabria il carcere di Vibo Valentia ha 230 condannati per ’ndrangheta e 60 poliziotti in meno del previsto, su oltre 400 detenuti;

   tale situazione, come raccontato nel succitato servizio giornalistico della Rai, ha portato il sindacato Sappe a un sit-in di protesta tenutosi il 29 settembre 2017 presso l'inteso penitenziario di Vibo Valentia;

   gli interroganti ritengono che la riassunta carenza di personale sia insostenibile e comporti ulteriori aggravi per il personale della polizia penitenziaria in servizio, utilizzato anche, come riportato dal servizio menzionato, per i trasferimenti dei detenuti;

   gli interroganti ritengono che il Ministro interrogato debba e possa trovare adeguate soluzioni rispetto alla segnalata carenza di personale, che peraltro si registra, come riferito nel prefato servizio giornalistico, in un penitenziario con oltre la metà dei detenuti condannati per reati di mafia;

   gli interroganti ritengono che le conseguenze del suddetto meccanismo di creazione del debito pubblico non possano intaccare i settori della sanità, dell'istruzione, della giustizia e i servizi fondamentali, soprattutto in territori, come la Calabria, in cui è forte l'operatività della criminalità organizzata –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere per garantire la copertura dei posti mancanti rispetto alla pianta organica del penitenziario di Vibo Valentia.
(5-12770)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-12770

  La situazione della Casa circondariale di Vibo Valentia, sulle cui criticità si sofferma l'Onorevole interrogante, è da tempo all'attenzione del Ministero anche in ragione di manifestazioni sindacali che, di recente hanno visto per protagonisti alcuni dipendenti della polizia penitenziaria, hanno posto la questione dell'adeguatezza degli organici alle esigenze dell'istituto.
  Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, sul punto, ha riferito che a fronte di una popolazione detenuta in numero pari a 373, di cui 221 detenuti in regime di alta sicurezza, risultano in servizio presso l'istituto calabrese 140 unità, in numero pari alla previsione organica.
  Come evidenziato dalla medesima articolazione ministeriale, l'organico potrà essere aumentato: alla Regione Calabria, infatti, è stato attribuito, con il recente decreto ministeriale 2 ottobre 2017, un contingente pari a 1991 di unità di personale a fronte delle precedenti 1478.
  La redistribuzione degli organici dovrà tenere nel debito conto le risultanze del monitoraggio, attualmente in corso, finalizzato a valutare le reali esigenze di servizio dei singoli istituti penitenziari. Certamente in quella sede sarà tenuta nella massima considerazione anche la situazione della Casa circondariale di Vibo Valentia, resa delicata sia dal numero di presenze complessive sia dall'alta percentuale di detenuti in regime di alta sicurezza.
  In linea generale, non può che ribadirsi come la situazione dell'istituto di Vibo Valentia sarà tenuta nella massima considerazione anche in occasione delle nuove assegnazioni di personale, ormai imminenti.
  In tale quadro, il decreto-legge n. 244 del 30 dicembre 2016 (decreto «milleproroghe»), convertito con legge 27 febbraio 2017, n. 19, ha previsto la proroga, sino al dicembre 2017, della validità delle graduatorie dei concorsi banditi ai sensi dell'articolo 2199 del codice dell'Ordinamento militare, pubblicate in data non anteriore al 1o gennaio 2012.
  Tale intervento normativo consentirà, dunque, all'Amministrazione penitenziaria di attingere alle predette graduatorie per avviare le procedure finalizzate all'assunzione, nell'anno in corso, di 887 donne e uomini, che andranno a colmare, in parte, il vuoto in organico del corpo di Polizia penitenziaria.
  Si è trattato di un primo passo volto allo sblocco delle assunzioni, che dimostra la costante attenzione riservata dal Governo a tale questione.
  Un impegno che trova ulteriore conferma anche nelle disposizioni contenute nel disegno di legge di bilancio per l'anno 2018 con la previsione di procedure straordinarie di assunzioni per un totale di 966 unità nei ruoli della polizia penitenziaria.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale carcerario

trasferimento di detenuti

detenuto