Legislatura: 17Seduta di annuncio: 889 del 21/11/2017
Primo firmatario: SANTELLI JOLE
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 21/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/11/2017
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 21/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 22/11/2017 Resoconto SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 22/11/2017 Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA) REPLICA 22/11/2017 Resoconto SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 22/11/2017
SVOLTO IL 22/11/2017
CONCLUSO IL 22/11/2017
SANTELLI e SANDRA SAVINO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
la legge 19 ottobre 2017, n. 155, recante «delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza», stabilisce che per le procedure di insolvenza dovranno individuarsi i tribunali competenti seguendo specifici criteri;
le procedure di insolvenza relative alle grandi imprese e a quelle in amministrazione straordinaria dovranno essere attribuite alla competenza di tribunali che attualmente sono sede di sezione specializzata in materia di impresa; le procedure di insolvenza relative a consumatori, professionisti e cosiddetti piccoli imprenditori dovranno essere attribuite alla competenza dei tribunali circondariali, mantenendo invariata la competenza attuale per le procedure di sovraindebitamento, mentre le procedure di insolvenza relative alle imprese diverse da quelle indicate nei punti precedenti dovranno essere attribuite dal Governo ad alcuni specifici tribunali, individuati sulla base di una serie di parametri (articolo 2, lettera n));
in questo modo il tribunale di Pordenone rischierebbe di perdere la competenza in materia di fallimenti, o meglio nell'ambito della crisi d'impresa, con pesanti ricadute sul sistema delle imprese e su tutte le categorie professionali che operano nel Friuli Venezia Giulia;
il territorio in questione, ad avviso degli interroganti, sta subendo una perdita notevole di rappresentanza in considerazione del venir meno delle province, così come previsto dalla riforma dello statuto regionale, sancita dalla legge costituzionale 28 luglio 2016, n. 1, a cui si aggiunge la riorganizzazione della giustizia fallimentare prefigurata che contribuirebbe ad accentuare conseguenze inaccettabili a carico dei cittadini –:
se e quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda intraprendere affinché sia scongiurata una riorganizzazione della giustizia fallimentare in Friuli Venezia Giulia che comporti un ridimensionamento o addirittura una soppressione del tribunale di Pordenone nel suo complesso.
(5-12769)
Con l'atto di sindacato ispettivo in discussione, gli Onorevoli interroganti paventano il rischio che i criteri di attribuzione delle competenze dei tribunali individuati dalla legge delega n. 155 del 2017 di riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza, per le diverse tipologie di procedure, possano condurre ad un ridimensionamento, se non addirittura alla soppressione del Tribunale di Pordenone, con pesanti ricadute sul sistema delle imprese e su tutte le categorie professionali che operano nel Friuli Venezia Giulia.
Nel rassicurare gli Onorevoli interroganti, preme rilevare come la citata legge delega non preveda la soppressione di alcun tribunale, bensì, allo scopo di realizzare una maggiore specializzazione dei giudici addetti alla trattazione delle procedure concorsuali, una revisione delle competenze in materia, concentrando le procedure di dimensioni rilevanti nei tribunali sede delle sezioni specializzate in materia d'impresa, lasciando inalterati gli attuali criteri di attribuzione per le procedure che concernono consumatori, professionisti e «piccoli» imprenditori ed attribuendo le altre procedure ad un numero più ridotto di tribunali, individuati tra quelli oggi esistenti, sulla base di parametri quantitativi specificamente indicati.
In particolare, tra i criteri previsti, oltre a quello demografico, vi sono le piante organiche dei tribunali, il numero delle imprese iscritte nel registro del circondario, il numero di procedure concorsuali trattate negli ultimi cinque anni, il tempo di definizione di tali procedure presso ciascun tribunale.
Dell'acquisizione e della analisi di tali dati si sta attualmente occupando la Commissione Rordorf, istituita con decreto del Ministro della giustizia lo scorso 5 ottobre ai fini dell'elaborazione dei decreti delegati, che dovranno essere adottati entro un anno dal 14 novembre 2017, data di entrata in vigore della legge delega, ma che contiamo di licenziare a breve.
In seno alla citata Commissione, alla stregua degli indicatori definiti dalla legge delega, saranno compiutamente ed adeguatamente considerati i contesti demografici e le situazioni specifiche dei singoli uffici giudiziari, ovviamente inclusi quelli del Friuli Venezia Giulia e, in particolare di Pordenone.
Il quadro normativo ed il metodo di lavoro prescelto consentono di affermare come la riforma del sistema della giustizia fallimentare sia ispirato dalla volontà di assicurare un modello efficiente e calibrato sulle diverse realtà territoriali ed una risposta efficace al fenomeno della crisi di impresa.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):grande impresa
impresa in difficolta'
indebitamento