ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12738

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 887 del 17/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: SIMONETTI ROBERTO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 17/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/11/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
RINUNCIA REPLICA 30/11/2017
Resoconto SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/11/2017

DISCUSSIONE IL 30/11/2017

SVOLTO IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12738
presentato da
SIMONETTI Roberto
testo di
Venerdì 17 novembre 2017, seduta n. 887

   SIMONETTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il 28 aprile 2017, gli Stati membri dell'Unione europea hanno approvato limiti più rigorosi in materia di inquinanti, per i grandi impianti a combustione che causano inquinamento atmosferico e malattie respiratorie;

   le centrali dovranno adeguarsi entro il 2021 ed avranno due strade: o affrontare gli alti costi per il retrofitting oppure la chiusura definitiva degli impianti;

   in ogni caso a pagarne maggiormente le spese saranno i lavoratori che hanno finora operato nelle vecchie tipologie di centrali a carbone, in quanto a rischio di contrarre gravi patologie (tumori al polmone o malattie dell'apparato cardiovascolare e respiratorio) o addirittura di ritrovarsi in età avanzata senza occupazione;

   da tempo si dibatte sulle possibili soluzioni per il riconoscimento di benefici previdenziali in favore di lavoratori impegnati in particolari attività faticose e usuranti, soluzioni divenute sempre più impellenti all'indomani della cosiddetta «legge Fornero» che, di fatto, col repentino innalzamento dei requisiti anagrafici ha portato intere categorie di lavoratori impossibilitati ad accedere alla pensione perché a rischio di prematuro decesso –:

   se e quali iniziative in materia previdenziale il Governo intenda adottare a tutela dei lavoratori delle centrali a carbone, ivi inclusa la possibilità di equipararli ai lavoratori esposti all'amianto, estendendo loro i benefici di cui alla legge n. 257 del 1992, come peraltro già avvenuto per i lavoratori esposti al rischio da cloro e nitro, ai sensi del comma 133 dell'articolo 3, della legge n. 350 del 2003.
(5-12738)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-12738

  Passo ad illustrare l'atto parlamentare dell'onorevole Simonetti inerente agli interventi in materia previdenziale a tutela dei lavoratori delle centrali alimentate da carbone.
  Preliminarmente, faccio presente che l'INAIL ha confermato la sussistenza, per i predetti lavoratori, di un rischio effettivo di esposizione a sostanze derivanti dalla combustione del carbone alcune delle quali pericolose e cancerogene. L'Istituto ha altresì precisato che l'effettiva esposizione lavorativa dipende dalle modalità di impiego di tali sostanze e che le stesse sono generalmente contenute in quantità minime in funzione della tipologia di carbone.
  Le patologie professionali correlabili con il carbone, ai sensi della normativa vigente (articolo 139 del decreto del Presidente della Repubblica n. 1124 del 1965 e decreto ministeriale 9 aprile 2008) sono il tumore del polmone, l'epitelioma cutaneo, il tumore della vescica e l'antracosi.
  Da una verifica effettuata negli archivi dell'INAIL, risulta che le denunce relative alle predette malattie professionali, presentate nel periodo 2011-2015, sono 3.833 di cui 80 circa sono riferibili alla produzione di energia elettrica. Pertanto, dai dati in possesso dell'istituto non risulta una significativa incidenza di patologie di origine professionale in tale settore; invece, la maggiore ricaduta delle emissioni provenienti dalle centrali alimentate a carbone riguarda l'ambiente esterno.
  Posso comunque assicurare che la questione è all'attenzione del Ministero che rappresento e che sono in fase di studio interventi che vanno nella direzione indicata dall'interrogante con il presente atto parlamentare.
  Colgo l'occasione per evidenziare l'importanza che la materia previdenziale ha avuto per il Governo in questi anni. Preciso, al riguardo, che la 5a Commissione del Senato ha approvato un emendamento di iniziativa governativa al disegno di legge di bilancio 2018 che, tra le diverse disposizioni, ha previsto l'istituzione di una Commissione tecnica incaricata di studiare la gravosità delle occupazioni, anche in relazione all'età anagrafica e alle condizioni soggettive dei lavoratori, al fine di acquisire elementi conoscitivi e metodologie scientifiche a supporto della valutazione delle politiche statali in materia previdenziale ed assistenziale.
  È ferma intenzione del Governo, quindi, continuare a sostenere iniziative legislative volte a migliorare le tutele previdenziali ed assicurative per categorie di lavoratori particolarmente esposti ad usura e a rischi professionali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pensionamento anticipato

stazione energetica

sanita' del lavoro