ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12685

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 885 del 14/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: ANTEZZA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2017
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2017
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2017
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2017
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2017
VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/11/2017
Stato iter:
15/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/11/2017
Resoconto ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 15/11/2017
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 15/11/2017
Resoconto ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/11/2017

SVOLTO IL 15/11/2017

CONCLUSO IL 15/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12685
presentato da
ANTEZZA Maria
testo di
Martedì 14 novembre 2017, seduta n. 885

   ANTEZZA, OLIVERIO, COVA, ROMANINI, TARICCO, TERROSI e VENITTELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   la Conferenza delle regioni e delle province autonome del 22 giugno 2017 ha approvato un ordine del giorno in cui si chiede al Governo di intervenire, modificando l'articolo 19 della legge, n. 157 del 1992, per arginare il fenomeno dell'incremento diffuso di fauna selvatica, in particolare cinghiali, che rappresenta una minaccia per le colture agricole e, ormai sempre più spesso, anche per la popolazione;

   il fenomeno rende necessario il ricorso sempre più frequente ai piani di controllo, attuati prevalentemente per far fronte ai danni alle produzioni agricole, anche nei territori preclusi all'esercizio venatorio;

   la sentenza della Corte costituzionale n. 139 del 14 giugno 2017 ha sancito che le sole figure di cui le «guardie venatorie dipendenti delle Amministrazioni provinciali» si possono avvalere nell'attuazione dei piani di controllo di cui all'articolo 19 della legge n. 157 del 1992, siano «tassativamente» quelle riportate nell'elenco dello stesso articolo di legge, ovverosia i proprietari dei fondi su cui si attua l'intervento, le guardie forestali e quelle comunali;

   ad avviso delle regioni, i soli soggetti ricompresi nell'articolo 19 della legge n. 157 del 1992 non sono in numero sufficiente a fare fronte ai problemi che il proliferare della fauna selvatica crea anche alla popolazione civile e prospettano quindi la necessità di ampliare la platea di soggetti abilitati all'attuazione dei piani di controllo;

   le regioni chiedono in particolare una modifica del richiamato articolo 19 della legge n. 157 del 1992 al fine di introdurre la figura dell’«operatore abilitato», previa frequenza di appositi corsi –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se ritenga percorribile la strada proposta dall'ordine del giorno approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome il 22 giugno 2017 in relazione alla modifica dell'articolo 19 della legge n. 157 del 1992.
(5-12685)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-12685

  Signor Presidente, Onorevoli Colleghi, rilevo anzitutto che il Governo è da tempo impegnato ad individuare valide soluzioni per sostenere le Regioni nel contenimento della fauna selvatica con particolare riguardo ai danni da essa provocati al settore agricolo e forestale.
  In questa direzione, il Ministero si è attivato per avviare a soluzione una serie di problematiche riguardanti l'applicazione della legge n. 157 del 1992.
  Infatti, anche al fine di elaborare una proposta di modifica alla legge in questione, su richiesta regionale è stato istituito, in sede di Conferenza unificata, un Tavolo di coordinamento degli interventi territoriali in materia di danni da fauna selvatica cui partecipano, accanto alle Regioni e all'ANCI, anche i Ministeri competenti (Agricoltura, Ambiente e Salute) e l'ISPRA.
  In esito alle riunioni tenutesi nel corso di quest'anno, il Tavolo di coordinamento ha elaborato un testo recante alcune proposte per la modifica degli articoli 19 (sul controllo della fauna selvatica) e 18 (sulle specie cacciabili e i periodi di attività venatoria) della citata legge 157, nonché per l'introduzione dell'articolo 18-bis, sulla gestione faunistico-venatoria degli ungulati.
  Nello specifico, la modifica proposta per l'articolo 19 citato – in ossequio alla sentenza della Corte costituzionale del 14 giugno 2017, n. 139 – consente alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano di avvalersi, per le operazioni di contenimento delle popolazioni faunistiche, di operatori abilitati previa frequenza di appositi corsi validati dall'ISPRA. Il ricorso a tali figure – condiviso dal Ministero – realizzerebbe l'ampliamento dei soggetti preposti al controllo del fenomeno cui fa riferimento l'interrogante.
  La proposta, esaminata favorevolmente dalla Conferenza Unificata del 27 luglio 2017, sarà sottoposta all'esame del Parlamento nella prima occasione utile.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

regione rurale

fauna

prodotto agricolo