ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12526

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 877 del 24/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: SCHULLIAN MANFRED
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 24/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PILI MAURO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 24/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 24/10/2017
Stato iter:
25/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/10/2017
Resoconto PILI MAURO MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2017
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 25/10/2017
Resoconto PILI MAURO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/10/2017

SVOLTO IL 25/10/2017

CONCLUSO IL 25/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12526
presentato da
SCHULLIAN Manfred
testo di
Martedì 24 ottobre 2017, seduta n. 877

   SCHULLIAN e PILI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   i produttori della Sardegna sono gli artefici della rinascita del grano Cappelli con 30 anni di lavoro genetico effettuato da una azienda di Tuili, diretta da Santino Accalai che ha coinvolto nella filiera produttiva oltre cento aziende;

   si tratta di produzioni del grano da seme, cioè quel prodotto che l'agricoltore utilizza per seminare le sue terre. Di recente, l'esclusiva per la produzione di questo straordinario prodotto è stata sottratta alla regione;

   la procedura seguita per affidare l'esclusiva ad una sementeria di Bologna risulta incomprensibile, come le pretese finanziarie inaccettabili superiori del 450 per cento;

   nell'ottobre 2016 è scaduto alla sementeria di Tuili – Selet Sas – il contratto di esclusiva alla certificazione e divulgazione della varietà a livello nazionale. Si ricorda che la certificazione di una semente offre, a qualsiasi filiera, la rintracciabilità di un prodotto;

   il 30 giugno 2016 è stato emesso un comunicato del Crea – Manifestazione di interesse per acquisire un contratto di licenza esclusiva per la moltiplicazione e lo sfruttamento commerciale della varietà denominata Cappelli, limitatamente al territorio dei Paesi dell'Unione europea, con scadenza al 15 luglio 2016;

   la Selet Sas partecipa presentando una relazione del lavoro fatto dal 1997 e il piano futuro in collaborazione con il Consorzio sardo grano Cappelli, nato nel 2014;

   la Selet Sas il 25 luglio 2016 avrebbe ricevuto tramite mail pec un nuovo avviso, con elencate le varie condizioni, tra le quali un'offerta di royalty con un prezzo aumentato del 450 per cento per la semente R2 (seconda riproduzione), e del 150 per cento per le R1 (prima riproduzione). L'accettazione di tutte le condizioni era prevista entro il 9 agosto 2016;

   dopo questa comunicazione, che metteva la sementeria sarda nelle condizioni di non poter accettare, non si è avuta più nessuna comunicazione;

   nel maggio 2017 si ha notizia dalla stampa che la ditta SIS, era stata prescelta come esclusivista per la diffusione della varietà a livello nazionale;

   secondo i dati di produzione 2016 sono stati certificati 8.000 quintali di semente Cappelli, di cui 5.000 esportati nella penisola e 3 mila utilizzati in Sardegna –:

   se non ritenga il Ministro interrogato, per quanto di competenza, di attivarsi per la tutela del consorzio sardo Grano Cappelli e per l'immediata revoca della procedura di affidamento di esclusiva del Grano Cappelli alla Sis di Bologna, in considerazione di quelle che appaiono agli interroganti palesi non conformità circa le royalty e omesse verifiche sulla capacità dei soggetti aggiudicatari di produrre e alimentare la filiera del grano Cappelli.
(5-12526)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-12526

  La varietà di grano duro «Cappelli» è una varietà storica costituita nella prima metà del ‘900 ed iscritta la prima volta al Registro Nazionale delle Varietà nel 1969.
  Grazie all'importante lavoro di selezione in purezza da parte dei ricercatori del CREA è stato possibile mantenere nel tempo l'iscrizione della varietà al registro nazionale che individua proprio in capo al CREA l'unico soggetto responsabile del mantenimento in purezza della varietà.
  Il CREA pertanto ha il diritto a sviluppare licenze con terzi a cui affidare appunto la riproduzione del seme, ai fini della successiva diffusione e commercializzazione. Tant’è che, dal 2007 e fino al 2016, la varietà è stata affidata per la moltiplicazione – ai fini della successiva commercializzazione – con un'esclusiva territoriale a due Ditte, una per la sola Sardegna (Selet), e l'altra per il restante territorio italiano.
  A seguito della risoluzione del contratto novennale, nel rispetto della normativa vigente e dei principi di trasparenza, è stata avviata a giugno 2016 una procedura ad evidenza pubblica per individuare il nuovo soggetto cui affidare la moltiplicazione del seme.
  La procedura di selezione pubblica ha visto quattro manifestazioni di interesse, tra cui quella della ditta Selet.
  Queste Aziende sono state invitate, dall'apposita commissione tecnica, a proporre un piano di sviluppo e ad accettare i nuovi livelli di royalties attestati su 40 euro/tonnellata rispetto ai 15 Euro dei precedenti contratti, un valore senz'altro congruo rispetto al mercato attuale dei frumenti duri in particolare per questo tipo di varietà.
  Tuttavia, a seguito di tale richiesta, la Selet non ha fornito alcun riscontro e, con Determina n. 96 del 10 agosto 2016, l'esclusiva è stata affidata alla Società SIS di Bologna sulla base delle garanzie fornite rispetto a quanto richiesto in termini di capacità produttiva e diffusione su tutto il territorio.
  In ogni caso, rilevo che è fatto salvo il diritto dell'agricoltore di autoriprodurre il seme per i propri bisogni, tra i quali non figura il commercio del seme autoprodotto. Chiunque voglia produrre e porre in commercio il seme, pertanto, dovrà sottoporsi al regime di certificazione e controllo previsti dalla legge sementiera.
  Infine, rappresento che il Consorzio Sardo Grano Cappelli è un marchio commerciale che pone nel suo logo la denominazione Cappelli, ma questo non conferisce alcun diritto sulla proprietà della stessa varietà.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cerealicoltura

commercializzazione

licenza di brevetto