ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12525

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 877 del 24/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: FALCONE GIOVANNI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2017
VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2017
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2017
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 24/10/2017
Stato iter:
25/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/10/2017
Resoconto FALCONE GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2017
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 25/10/2017
Resoconto FALCONE GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/10/2017

SVOLTO IL 25/10/2017

CONCLUSO IL 25/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12525
presentato da
FALCONE Giovanni
testo di
Martedì 24 ottobre 2017, seduta n. 877

   FALCONE, OLIVERIO, VENITTELLI, ROMANINI e COVA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   a inizio settembre 2017 l'agenzia doganale cinese responsabile di ispezioni e quarantena ha annunciato di aver bloccato le importazioni di formaggi erborinati e muffettati dall'Unione europea;

   nel mirino delle autorità doganali cinesi sono finiti tutti quei formaggi «made in UE» classificati per l'appunto come erborinati e muffettati, perché prodotti attraverso la fermentazione di determinati ceppi batterici. Non solo il Gorgonzola e il Taleggio ma anche specialità francesi, come il Roquefort e il Camembert, i vengono bloccati alla frontiera;

   la normativa sanitaria cinese, infatti, prevede che vengano importati cibi prodotti solo con alcuni ceppi di batteri, tra cui non sono previsti quelli più comuni utilizzati tradizionalmente per i formaggi europei, ma fino a settembre 2017 la norma è stata applicata in modo flessibile proprio per consentire l'importazione dei citati formaggi, sempre più apprezzati dai consumatori cinesi (secondo dati di Coldiretti sono circa 15 mila i chili di Gorgonzola consumati nel 2016 in Cina);

   il blocco delle importazioni, tra l'altro, arriva a pochi mesi dal raggiungimento di un dell'accordo tra Unione europea e Cina per il riconoscimento di 100 dop europee, tra cui diverse specialità casearie, e la decisione accentua quindi le perplessità dell'Unione europea;

   la Cina, tramite il Ministero del commercio, nega ogni ingerenza politica, facendo rimbalzare le responsabilità sull'Aqsiq, organo autonomo competente in materia di ispezioni e quarantena;

   dietro questo improvviso inasprimento nell'applicazione delle norme sull’import di formaggi dell'Unione europea potrebbero in realtà nascondersi ragioni di natura commerciale. A trarre vantaggio da questa situazione potrebbero essere i formaggi prodotti in altri Paesi, come i «finti» gorgonzola e taleggio made in Usa o in Nuova Zelanda, le imitazioni del cosiddetto «Italian sounding», che danneggiano le esportazioni italiane nel settore agroalimentare per una cifra stimata in 60 miliardi di euro l'anno;

   la manovra delle autorità di Pechino mette a rischio un mercato molto promettente per i formaggi italiani. L’export italiano in Cina è in costante crescita, come emerge dai dati elaborati da Assolatte: solo tra 2015 e 2016 le vendite sono aumentate del 42 per cento, arrivando a 2650 tonnellate, e nel primo quadrimestre del 2017 hanno registrato un ulteriore balzo in avanti del 34 per cento –:

   quali iniziative il Governo intenda assumere per risolvere al più presto la situazione descritta in premessa, che rappresenta un grave danno d'immagine, oltre che economico, per i produttori italiani ed europei di formaggi erborinati e muffettati.
(5-12525)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-12525

  Le criticità evidenziate sono state conseguenti all'inasprimento dei controlli deciso dalle Autorità doganali di Pechino e Shanghai, con conseguente introduzione di una nuova barriera non tariffaria alle esportazioni di prodotti agroalimentari verso questo Paese, nello specifico, con riferimento ad una serie di formaggi anche italiani, cioè quelli a crosta fiorita, erborinati o muffettati (ad esempio Gorgonzola e Taleggio).
  Queste restrizioni sono in contrasto con l'imminente conclusione dell'accordo UE-Cina sulle Indicazioni geografiche (II.GG.) che, come è noto, mira a tutelare una serie di specialità europee, tra cui rientrano anche quei formaggi, la cui importazione in Cina – in ragione di quest'ultima iniziativa – era stata di fatto impedita.
  Il Ministero si è immediatamente attivato presso la Commissione europea, sollecitando idonee iniziative per risolvere la questione e scongiurare pesanti effetti negativi sulle esportazioni delle imprese italiane.
  Grazie a questa iniziativa, la Commissione ha recentemente comunicato che, durante un incontro con la Commissione Nazionale per la Salute e la Famiglia (NHFPC) del 13 ottobre 2017, è stato concordato che il blocco delle importazioni sul territorio cinese di diversi tipi di formaggi erborinati – in particolare Roquefort, Blue Danese, Gorgonzola e Stilton – sia rimosso, permettendo al commercio di riprendere immediatamente.
  La stessa Commissione ha riconosciuto che le muffe utilizzate per la produzione di quei formaggi non sono dannose per la salute dei consumatori.
  In sede europea, è stato inoltre annunciata l'organizzazione di un seminario entro l'anno che favorisca un confronto con i referenti cinesi del settore, al fine di promuovere un aggiornamento della normativa, onde evitare in futuro il ripetersi di simili criticità.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

importazione comunitaria

accordo CE

produzione nazionale