ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12498

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 874 del 19/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2017
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 19/10/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 30/11/2017
Resoconto GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/10/2017

DISCUSSIONE IL 30/11/2017

SVOLTO IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12498
presentato da
GRIBAUDO Chiara
testo di
Giovedì 19 ottobre 2017, seduta n. 874

   GRIBAUDO, PARIS e ROTTA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la legge 22 maggio 2017, n. 81, anche detta «Statuto dei lavoratori autonomi», all'articolo 17 istituisce presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un «Tavolo tecnico di confronto sul lavoro autonomo», composto da rappresentanti del Ministero stesso, dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e dalle associazioni di settore comparativamente più rappresentative a livello nazionale; il tavolo ha il compito di formulare proposte e indirizzi operativi in materia di lavoro autonomo, con particolare riferimento a modelli previdenziali, modelli di welfare e formazione professionale;

   la legge n. 81 del 2017 prevede numerose deleghe in capo al Governo, agli articoli 5, 6 e 11; in particolare l'articolo 6, in materia di sicurezza e protezione sociale dei professionisti iscritti a ordini o collegi e di ampliamento delle prestazioni di maternità e di malattia riconosciute ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata, al comma 1, delega al Governo ad adottare i decreti legislativi necessari affinché gli enti di previdenza di diritto privato, anche in forma associata, attivino prestazioni sociali nei confronti degli iscritti che abbiano subito una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni indipendenti dalla propria volontà, o che siano stati colpiti da gravi patologie; al comma 2, delega il Governo ad incrementare le prestazioni legate alla contribuzione presso la gestione separata attraverso la riduzione dei requisiti di accesso alle prestazioni, di maternità e l'incremento della platea dei beneficiari dell'indennità di malattia, attraverso un incremento dell'aliquota non superiore a 0,5 punti percentuali;

   per l'esercizio di tali deleghe, così come di quelle previste all'articolo 5 in materia di atti pubblici rimessi alle professioni organizzate in ordini e collegi e all'articolo 11 in materia di semplificazione della normativa sulla salute e sicurezza degli studi professionali, al fine di garantire una loro più efficace attuazione sarebbe opportuno il più largo confronto possibile con i rappresentanti di ordini e collegi, delle associazioni dei professionisti ordinistici e non ordinistici, delle casse professionali, delle associazioni sindacali; si tratta di un confronto che per il legislatore dovrebbe avvenire nel tavolo di cui all'articolo 17, che, ad oggi, non risulta essere stato ancora convocato;

   i rappresentanti dei lavoratori autonomi hanno da poco denunciato come, per questa categoria il rischio povertà sia valso, nel 2015, per un lavoratore su quattro, ben al di sopra del tasso relativo alle famiglie con un capo famiglia dipendente o pensionato;

   è sempre più forte da parte delle associazioni dei professionisti la richiesta di arrivare alla definizione di parametri che garantiscano il pagamento di un equo compenso a fronte delle loro prestazioni, in particolare nei rapporti con la pubblica amministrazione, per contrastare il drastico calo dei, redditi e del reddito reale che ha colpito duramente questa categoria nel corso della crisi, a causa della scarsità dei suoi mezzi di protezione sociale, nonché dei bandi e degli affidamenti a titolo gratuito che, sempre più spesso, vengono adottati dalla pubblica amministrazione, trovando addirittura il benestare del Consiglio di Stato con sentenza 4614/2017;

   a tal fine il tavolo di cui all'articolo 17 della legge n. 81 del 2017 appare lo strumento più adatto ad una discussione larga e approfondita che affronti gli aspetti tecnici e le possibilità normative di un equo compenso per i professionisti –:

   quando si ritenga si convocare il Tavolo tecnico di confronto sul lavoro autonomo previsto dall'articolo 17 della legge n. 81 del 2017, al fine di approfondire i temi relativi alla previdenza, al welfare e alla formazione professionale dei lavoratori autonomi, anche in relazione dell'esercizio delle deleghe legislative di cui agli articoli 5, 6 e 11 della suddetta legge, nonché per valutare la possibilità di allargare la discussione all'equo compenso per i professionisti.
(5-12498)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-12498

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Gribaudo – inerente convocazione del tavolo tecnico di confronto sul lavoro autonomo di cui all'articolo 17 della legge n. 81 del 2017 – passo ad illustrare quanto segue.
  L'articolo 17, della legge n. 81 del 2017 – rubricato «Tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo» – prevede l'istituzione, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un tavolo tecnico permanente di confronto sul lavoro autonomo composto da rappresentanti designati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e dalle associazioni di settore comparativamente più rappresentative a livello nazionale con il compito di formulare proposte e indirizzi operativi in materia di politiche del lavoro autonomo e con l'obiettivo di coordinare e monitorare gli interventi in materia di lavoro autonomo in collaborazione con l'INPS e con gli enti privati di previdenza obbligatoria.
  Ciò posto, con riferimento al quesito formulato dall'interrogante, faccio presente che – anche se la predetta disposizione normativa non detta tempi per la costituzione del tavolo – l'avvio delle attività propedeutiche alla sua formazione è all'attenzione del vertice politico che sta procedendo a valutarne la composizione attesa la delicatezza dei compiti ad esso assegnato.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza sociale

rappresentanza del personale

lavoro autonomo