ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12484

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 873 del 18/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/10/2017
Stato iter:
19/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/10/2017
Resoconto NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 19/10/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 19/10/2017
Resoconto NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/10/2017

SVOLTO IL 19/10/2017

CONCLUSO IL 19/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12484
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Mercoledì 18 ottobre 2017, seduta n. 873

   NESCI, LOREFICE, SILVIA GIORDANO, COLONNESE, GRILLO, MANTERO e BARONI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il recente esame della nota di aggiornamento al Def e dell'assestamento di bilancio per l'anno 2017 ha fatto emergere un diffuso ritardo sia nel trasferimento delle risorse alle regioni e sia nella realizzazione delle attività programmate;

   già la Corte dei Conti nel proprio giudizio di parificazione del bilancio dello Stato, per l'anno 2016, ha messo in evidenza i citati ritardi proprio sulle politiche sociali, in riferimento alla prima infanzia, alle responsabilità genitoriali e ai centri per le famiglie poiché alcune regioni non hanno ancora programmato le attività del 2015 (Campania, Basilicata, Calabria, Puglia) mentre altre addirittura (come nel caso di Sardegna e Lazio), anche le attività del 2014; anche sul fondo per le non autosufficienze si registra oltre che una riduzione nelle assegnazioni definitive anche un ritardo notevole nei pagamenti;

   il segno tangibile dei ritardi è evincibile anche nel rilevante incremento dei residui che nello specifico riguarda le risorse da destinare alle regioni per il rilancio dei servizi dell'infanzia, per il sostegno alle donne vittime di violenza di genere, per la famiglia, per le non autosufficienze, per le disabilità gravi;

   la manovra che il Governo è in procinto di varare non sembra voler recuperare la pregressa sottrazione di risorse di 2,7 miliardi di euro sulla spesa non sanitaria delle regioni, con l'evidente conseguenza proprio di penalizzare ulteriormente le politiche sociali, assai spesso sacrificate in ossequio ai paramenti finanziari imposti dall'Unione europea nell'ambito del contributo dovuto dalle regioni alla finanza pubblica;

   è stata recentemente raggiunta l'intesa sul riparto del fondo nazionale per le politiche sociali per risorse pari a 277 i milioni di euro per l'anno 2017 necessari per finanziare le politiche sociali, ma, com'è evidente, appare necessario che al riparto consegua una effettiva programmazione nonché un puntale trasferimento di risorse;

   in riferimento ai succitati ritardi è evidente che occorre fare il punto della situazione complessiva onde verificare se tali ritardi siano connessi ad inadempienze organizzative territoriali o se, piuttosto, siano da correlare ad una carenza di risorse, sia in termini di risorse sottratte sia in termini di ritardo nei trasferimenti –:

   se intenda fornire ogni utile chiarimento, in maniera puntuale e aggiornata all'anno in corso, circa il citato ritardo delle attività programmate nell'ambito delle politiche sociali, dando evidenza per ciascuna attività programmata e per ciascuna regione delle motivazioni che hanno indotto tale ritardo e delle azioni poste in essere al riguardo.
(5-12484)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-12484

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'Onorevole Nesci ed altri – concernente trasferimento alle Regioni dei fondi per la realizzazione delle attività programmate in materia e politiche sociali – passo ad illustrare quanto segue.
  Con l'Intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni, in data 23 febbraio 2017, volta a identificare le modalità per il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica per l'anno 2017 da parte delle Regioni a Statuto ordinario, sono state rideterminate le dotazioni tanto del Fondo per le non autosufficienze – da 500 milioni a 450, di fatto sterilizzando l'incremento di 50 milioni ai sensi dell'articolo 5, comma 1, del decreto-legge n. 243 del 2016, successivo all'incremento di altri 50 milioni previsto in legge di bilancio – quanto del Fondo per le politiche sociali – da circa 312 milioni di euro a circa 100.
  Sono successivamente intervenuti accordi volti a ripristinare gli stanziamenti dei Fondi, con riferimento al Fondo per le politiche sociali e al Fondo per le non autosufficienze. Poiché l'accordo trovava realizzazione nel decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, con riferimento al Fondo politiche sociali, si è potuto procedere alle Intese sui decreti di riparto solo a seguito dell'approvazione definitiva in sede di Consiglio dei Ministri del citato decreto.
  Per quanto riguarda il Fondo per le non autosufficienze (annualità 2017), lo schema del testo del decreto, che nel corso dell’iter ha mutato veste giuridica, a seguito delle dimissioni del Ministro Costa, assumendo quello di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, è stato trasmesso da questo dicastero in data 14 settembre 2017 alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
  Va sottolineato che, a differenza di quanto riferito dall'interrogante, non vi è stata alcuna riduzione nelle assegnazioni definitive, come prima illustrato.
  Inoltre, a queste risorse sono poi da aggiungersi le risorse attribuite al Fondo ai sensi dell'articolo 1, comma 109, della legge n. 228 del 2012, determinate in 13,6 milioni di euro dall'apposita Conferenza di servizio, relative ai risparmi conseguiti in esito all'attività di accertamento della permanenza dei requisiti sanitari nei confronti dei titolari di prestazioni di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità svolte dall'INPS e dalle verifiche straordinarie annue aggiuntive.
  Nonostante la complessità sopra rappresentata, che ha caratterizzato la formazione del decreto di riparto per l'annualità 2017, si fa presente che le erogazioni del Fondo per le non autosufficienze avvengono sempre nel corso della seconda metà dell'anno, seguendo quindi una cadenza annuale che non è suscettibile, di per sé, di causare ritardi nell'erogazione dei servizi da parte delle Regioni.
  Si coglie l'occasione per sottolineare che sono stati anche completati tutti i pagamenti alle Regioni, per l'annualità 2017, del Fondo ed. «Dopo di noi».
  Per quanto riguarda poi il Fondo nazionale per le politiche sociali, si è dovuto attendere la sottoscrizione del decreto di riparto (per le ragioni sopra esposte) la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legislativo n. 147 del 15 settembre 2017 (Gazzetta Ufficiale n.240 del 13 ottobre 2017), di attuazione della legge delega sulla povertà.
  Infatti, per ripristinare lo stanziamento decurtato in occasione dell'Intesa del 23 febbraio 2017 tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, concernente il contributo alla finanza pubblica delle Regioni a statuto ordinario per l'anno 2017, al fine di evitare che tale situazione si ripercuotesse su un indebolimento dei servizi sociali territoriali all'avvio del Reddito di Inclusione, il Legislatore delegato in sede di attuazione della legge n. 33 del 2017 ha inteso recuperare lo stanziamento iniziale destinato alle Regioni a valere su parte delle risorse del Fondo per la lotta alla povertà e alla esclusione sociale (Fondo povertà), le quali vengono ripartite «secondo i criteri di riparto e le medesime modalità adottate per il Fondo nazionale per le politiche sociali», ai sensi dell'articolo 7, comma 8, del decreto legislativo n. 147 citato.
  Il decreto di riparto, già firmato dal Ministro Poletti, è stato già inviato in data 16 ottobre da questo Ministero al Ministero dell'economia e delle finanze per acquisire il necessario concerto.
  Anche in questo caso si fa presente che le erogazioni del Fondo nazionale per le politiche sociali avvengono sempre nel corso della seconda metà dell'anno, seguendo quindi una cadenza annuale che non è suscettibile, di per sé, di causare ritardi nell'erogazione dei servizi da parte delle Regioni.
  Si rappresenta infine che con il decreto di riparto del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza sono stati ripartiti, in favore dei comuni riservatari. 28.794.000.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violenza sessuale

delitto contro la persona

economia pubblica