ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12281

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 859 del 27/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 27/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 27/09/2017
MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 27/09/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 27/09/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/09/2017
Stato iter:
08/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/11/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 08/11/2017
Resoconto BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/09/2017

DISCUSSIONE IL 08/11/2017

SVOLTO IL 08/11/2017

CONCLUSO IL 08/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12281
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Mercoledì 27 settembre 2017, seduta n. 859

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI e PASTORINO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   si stima che nel Paese vi siano, tra bambini, adolescenti e persone adulte con un disturbo dello spettro autistico, tra le 300-400 mila persone;

   il Sole 24Ore ha pubblicato un articolo con il quale illustra le carenze che riguardano tutti gli ambiti – soprattutto al Sud – dell'assistenza ai minori con disturbi dello spettro autistico che fa riferimento ad una prima ricognizione nazionale condotta dall'Istituto superiore di sanità sulle unità operative (Uo) di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (Npia), terminale sanitario dell'utenza con autismo dei Sistemi sanitari regionali (Ssr);

   tali carenze interessano il personale in servizio nelle strutture pubbliche e la ridotta offerta di strutture residenziali;

   la capacità di fornire sia diagnosi, sia intervento su persone affette dallo spettro autistico si differenzia tra regione e regione: l'83 per cento nel Nord, il 69 per cento nel Centro, il 61 per cento nelle isole e il 51 per cento nel Sud;

   ogni unità operativa è composta in media da due neuro psichiatri Infantili, due psicologi, un terapista della neuro-psicomotricità dell'età evolutiva, due logopedisti, un educatore, un infermiere e molto spesso nemmeno un assistente sociale;

   inoltre, l'adesione a uno specifico protocollo diagnostico è disomogenea nelle diverse regioni anche per quanto riguarda i percorsi a garanzia della transizione tra i servizi per i minori e quelli per gli adulti; infatti, al Nord, circa l'80 per cento di strutture dichiarano di possedere un protocollo di diagnosi, mentre al Sud e nelle isole si è al di sotto del 50 per cento;

   la legge 18 agosto 2015, n. 134, «Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie» pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.199 del 28 agosto 2015, il fondo destinato alla cura di tale disturbo e le linee d'indirizzo del Ministero della salute, adottate previa intesa della Conferenza unificata, di cui all'articolo 4 della suddetta legge, dovrebbero costituire un forte impulso per la realizzazione di tavoli regionali per l'individuazione di strumenti e metodologie condivise per migliorare gli interventi in tale campo –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa;

   poiché la capacità, di erogare i livelli essenziali di assistenza nell'ambito delle cure per i disturbi dello spettro autistico è disomogenea per area geografica, quali siano le iniziative di competenza che intenda mettere in campo al riguardo;

   considerato lo scarso livello di aderenza ai protocolli diagnostici e di cura da parte delle unità operative nelle singole regioni, quali siano le iniziative, per quanto di competenza, che intenda assumere affinché si possano compiere percorsi omogenei in tutto il territorio nazionale per il sostegno delle persone affette da spettro autistico e delle loro famiglie.
(5-12281)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-12281

  Il tema dell'autismo è da sempre all'attenzione del Ministero della salute che ha adottato una serie di iniziative volte a migliorare la qualità e riappropriatezza degli interventi assistenziali.
  Segnalo, innanzitutto, le «Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nei Disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS), con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico», le quali costituiscono uno strumento, ormai, pienamente operativo in quanto recepito dalla maggior parte delle Regioni.
  Dette Linee di indirizzo forniscono indicazioni omogenee per la programmazione, l'attuazione e la verifica dell'attività per i minori e adulti affetti da autismo, al fine di consolidare la rete dei servizi e per migliorarne le prestazioni, favorendo il raccordo e coordinamento tra tutte le aree operative coinvolte.
  Il tema dell'autismo è stato, altresì, inserito tra le priorità da affrontare all'interno del «Piano di Azioni Nazionale per la Salute Mentale (PANSM)», approvato in Conferenza-Stato Regioni il 24 gennaio 2013, il quale sottolinea la necessità di integrare i diversi approcci istituzionali, organizzativi e clinici alla problematica, allo scopo di garantire la continuità della cura nel passaggio dall'età evolutiva all'età adulta.
  L'evidenza crescente che l'individuazione precoce del rischio di autismo e un tempestivo intervento, ancor prima che il disturbo si esprima nella sua pienezza, possano significativamente ridurre la sua interferenza sullo sviluppo e attenuarne il quadro clinico finale, ha determinato il finanziamento di uno specifico Progetto finalizzato alla costituzione di un «Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio dei Disturbi dello Spettro Autistico».
  In tale ambito, particolare rilevanza è stata riconosciuta alla sorveglianza attiva dello sviluppo, attraverso strumenti di «screening» all'età di 18 e 24 mesi da parte dei Pediatri, ed il coordinamento con le Unità Specialistiche di Neuropsichiatria Infantile, nell'ambito dei controlli sanitari a tempi prestabiliti che il Servizio Sanitario Nazionale prevede durante l'infanzia.
  Non può non essere menzionata, altresì, «l'Indagine conoscitiva sulla rete dei servizi che operano sul territorio nazionale a favore delle persone con disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie», promossa nel 2013 dal Ministero della salute per migliorare la conoscenza dei bisogni e dell'offerta. La mappa aggiornata dell'offerta, che ne è scaturita, è finalizzata anche a meglio orientare le strategie di programmazione socio-sanitaria nazionale, regionale e locale e rappresenta la realizzazione di uno degli obiettivi di sanità pubblica e delle azioni previste nelle citate «Linee di indirizzo» approvate come Accordo in Conferenza Stato-Regioni nel 2012.
  La legge 18 agosto 2015, n. 134 «Disposizioni in materia di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da autismo e di assistenza alle famiglie», ha dato un ulteriore concreto impulso alle attività intraprese.
  Al fine di garantirne la compiuta attuazione, infatti, è stato istituito presso il Ministero della salute un Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico, con una dotazione di 5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2016.
  Per stabilire i criteri e le modalità di utilizzo di tale Fondo, per attuare interventi mirati e coordinati rivolti ai pazienti e al loro contesto familiare ed ambientale in tutto il territorio nazionale, è stato emanato il decreto interministeriale tra Ministero della salute e Ministero dell'economia e delle finanze del 30 dicembre 2016.
  Tale decreto ha impresso una ulteriore accelerazione delle attività connesse al tema sollevato nell'atto ispettivo.
  Esso, infatti, prevede, innanzitutto, l'elaborazione di nuove linee guida sulla diagnosi e la presa in carico dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età della vita sulla base dell'evoluzione delle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche derivanti dalla letteratura scientifica e dalle buone pratiche nazionali e internazionali.
  Da altro punto di vista, il decreto impone anche l'aggiornamento delle citate Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nei Disturbi dello Spettro Autistico, a cui il Ministero della salute sta attualmente lavorando, ed il monitoraggio del recepimento e la verifica della implementazione delle stesse Linee di indirizzo attraverso specifici Piani Regionali.
  Sempre sulla base del citato decreto verranno sviluppate ulteriori iniziative, che elenco brevemente:
   promozione dell'attività di formazione, su tutto il territorio nazionale, per rafforzare, preferibilmente con modalità integrate, conoscenze e competenze specifiche di tutte le figure professionali coinvolte (sanitarie, sociali ed educative);
   promozione di progetti di ricerca coordinati dalle Regioni, riguardanti la sperimentazione, valutazione e diffusione di interventi che assicurino la continuità di cura dei pazienti nell'arco della vita, affrontando specificamente la criticità della transizione dall'età evolutiva all'età adulta;
   promozione di idonee soluzioni residenziali e semi-residenziali, corredate dalla previsione di specifici criteri/indicatori che permettano di valutarne appropriatezza e qualità;
   valorizzazione delle migliori pratiche per l'integrazione scolastica, per la transizione dall'istruzione al lavoro e l'inclusione lavorativa.

  Tali iniziative consentiranno al Ministero della salute l'acquisizione, sistematizzata e continua, di dati aggiornati e provenienti da tutto il territorio nazionale, il monitoraggio delle attività dei servizi, la valutazione epidemiologica sulle caratteristiche dell'utenza e sui relativi percorsi di diagnosi e trattamento, la valutazione del grado di efficienza e di utilizzo delle risorse sia a livello regionale che nazionale.
  Inoltre, grazie ai progetti regionali, verranno identificate e diffuse, in tutto il territorio nazionale, buone prassi concernenti la presa in carico delle persone con disturbo dello spettro autistico per tutto l'arco di vita.
  Infine, saranno avviate anche iniziative e proposte progettuali basate sulle evidenze ed azioni di sistema in tutte le Regioni italiane, che garantiranno omogeneità di diagnosi e presa in carico dei pazienti su tutto il territorio nazionale.
  Concludo, pertanto rassicurando gli Onorevoli interroganti che l'obiettivo specifico che emerge dall'atto ispettivo – e cioè la necessità di garantire la piena omogeneità dei livelli di assistenza, su tutto il territorio nazionale, per le persone che abbiano un disturbo dello spettro autistico – sarà perseguito dal Ministero della salute con estremo impegno, utilizzando, a tal fine, la molteplicità di strumenti che ho brevemente illustrato in questa sede.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

tutela

protezione dell'infanzia