ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12107

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: CAROCCI MARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/09/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 11/09/2017
Stato iter:
26/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/10/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 26/10/2017
Resoconto CAROCCI MARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/09/2017

DISCUSSIONE IL 26/10/2017

SVOLTO IL 26/10/2017

CONCLUSO IL 26/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12107
presentato da
CAROCCI Mara
testo di
Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

   CAROCCI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   da notizie apparse sulla stampa sembrerebbe che nel marzo 2017 cinque studenti iscritti ad un istituto privato di Genova siano stati arrestati per aver bullizzato in maniera brutale un compagno di classe e, tuttavia, non abbiano subito alcun provvedimento disciplinare da parte della scuola;
   le contestazioni a carico dei minori sarebbero a vario titolo di stalking, sequestro di persona, estorsione e lesioni aggravate;
   il tribunale dei minori, dopo alcuni mesi, pare abbia attenuato le misure cautelari e, per questo, i ragazzi abbiano ottenuto il permesso di partecipare agli esami di maturità dove sono stati tutti promossi;
   a quanto pare, lo studente vessato, invece, è stato bocciato a causa delle troppe assenze legate alle cure di natura psicologica a cui è dovuto ricorrere;
   se tale notizia fosse confermata si tratterebbe di una doppia persecuzione perpetrata proprio dalla scuola chiamata, invece, a tutelare e sostenere il ragazzo;
   nonostante, a quanto sembra, gli episodi siano avvenuti all'esterno della scuola, appare grave che non siano stati comunque presi provvedimenti disciplinari considerato il fatto che nel codice di comportamento dell'istituto si stabilisce l'espulsione in caso di «comprovati casi di bullismo»;
   inoltre, sembrerebbe che anche all'interno della scuola la sicurezza del ragazzo non potesse essere garantita poiché era necessario che fosse accompagnato da compagni di classe o professori all'interno dell'istituto;
   lo statuto degli studenti e delle studentesse prevede che gli studenti siano «tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi e che la scuola deve garantire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità»;
   inoltre, stabilisce che «i provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica» (...) «le sanzioni sono ispirate al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano». (...) «L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone». (....) «Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico» –:
   di quali elementi disponga in relazione ai fatti di cui in premessa, se l'istituto scolastico in questione sia una scuola paritaria riconosciuta ai sensi della legge n. 62 del 2000 e quali iniziative di competenza intenda adottare, ove ne sussistano i presupposti, in ordine a eventuali responsabilità della scuola stessa. (5-12107)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-12107

  Con l'interrogazione ora in discussione si chiedono informazioni in merito al grave episodio di bullismo che, secondo notizie di stampa, sarebbe avvenuto nel marzo del 2017 ed avrebbe coinvolto alcuni studenti iscritti ad un istituto privato di Genova.
  In particolare, cinque studenti iscritti a tale istituto sarebbero stati arrestati per aver compiuto gravi atti di bullismo nei confronti di un compagno di classe.
  A fronte di tale grave episodio, che sarebbe comunque avvenuto all'esterno della scuola, l'istituto non avrebbe adottato alcun provvedimento disciplinare nei confronti degli studenti coinvolti.
  L'On.le interrogante chiede, pertanto, di conoscere quali iniziative il MIUR intenda adottare in ordine ad eventuali responsabilità della scuola.
  A riguardo, occorre rappresentare, preliminarmente, che l'U.S.R. per la Liguria, su richiesta del MIUR, ha precisato che l'istituto scolastico in questione è una scuola straniera operante in Italia, iscritta nell'elenco, di cui all'articolo 2 della legge 30 ottobre 1986, n. 738 e al decreto del Presidente della Repubblica del 2 agosto 2010, n. 164, perché autorizzata dall'Organizzazione del Baccellierato Internazionale di Ginevra (I.B.O.) all'effettuazione del relativo programma.
  L'Ufficio Scolastico Regionale ha, inoltre, comunicato che i fatti, riferiti dai quotidiani locali alla fine del mese di marzo 2017, sarebbero avvenuti in altra località durante le vacanze natalizie e che la scuola, che non sarebbe stata comunque oggetto di indagine della polizia giudiziaria, ha indetto un'assemblea indirizzata ai genitori ed ha avviato due diverse iniziative volte, rispettivamente, al rafforzamento dell'azione educativa e preventiva rispetto agli atti di bullismo, con il coinvolgimento del consiglio d'Istituto ed alla revisione dell’handbook della scuola, con la possibile introduzione di un codice di condotta, da rispettare anche all'esterno dell'ambito scolastico, e dei relativi provvedimenti da adottare nel caso di gravi violazioni.
  Infine, ha precisato che la vittima non è stata ammessa alla classe successiva alla fine dell'anno scolastico precedente e che la partecipazione degli studenti indagati agli esami finali dell'anno scolastico 2016-2017 è stata disposta dal Giudice competente.
  Ciò posto, si rappresenta che il MIUR è ben consapevole della gravità del fenomeno del bullismo nelle scuole, essendo impegnato da tempo nella promozione di specifiche campagne ed azioni educative finalizzate al contrasto di tale grave fenomeno.
  In particolare, con l'emanazione delle «Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo», il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha inteso dare un segnale forte di intensificazione delle attività di prevenzione del fenomeno del bullismo e, più in generale, di ogni forma di violenza mettendo a disposizione delle scuole anche specifiche risorse finanziarie e professionali.
  Il MIUR, con il «piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola», intende proseguire nella policy della prevenzione, ma anche porre in essere iniziative a carattere nazionale, con l'obiettivo di coinvolgere direttamente il maggior numero possibile di istituzioni scolastiche e creare una rete nazionale finalizzata al contrasto del bullismo, del cyber-bullismo e di qualsiasi espressione di disagio adolescenziale in ambito scolastico.
  A riguardo, si ricorda che numerose sono le collaborazioni attivate non solo con le altre principali istituzioni pubbliche, ma anche con enti ed associazioni del terzo Settore, ONG e, non ultime, con le più grandi aziende private dell'ITC nonché con i gestori dei principali social network, anch'essi impegnati in attività di interesse sociale al fianco delle istituzioni.
  In questo senso giova ricordare, inoltre, la recente approvazione della legge n. 71/2017 che ha introdotto specifiche disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo. Il MIUR, pertanto, proseguirà con forza nel contrasto di bullismo e cyberbullismo, con il debutto, anche nelle scuole, delle nuove predisposizioni della citata legge di recente approvata in Parlamento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

procedura disciplinare

istituto di istruzione

studente