ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 845 del 31/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 31/07/2017
Stato iter:
05/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/10/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 05/10/2017
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/07/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/09/2017

DISCUSSIONE IL 05/10/2017

SVOLTO IL 05/10/2017

CONCLUSO IL 05/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12011
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Lunedì 31 luglio 2017, seduta n. 845

   CRIPPA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il «caso Gala» evidenzierebbe un'esposizione finanziaria (in procedura di concordato con riserva) che, secondo diverse fonti stampa, avrebbe raggiunto complessivamente i 4-500 milioni di euro;
   oltre a E-distribuzione, anche Unareti e Inrete avrebbero risolto il contratto di trasporto con la società e il settore si interroga su come verrà coperto l'ammanco in questo caso, e in generale, nei casi di morosità;
   il presidente di Acea Luca Lanzalone ha quantificato in «qualche centinaio di milioni di euro» l'esposizione delle società, prefigurando che l'importo «ricadrà sugli utenti»;
   anche Areti avrebbe risolto il contratto anche se il provvedimento era stato in un primo momento sospeso dal tribunale. Lo stesso avrebbero fatto infine tre distributori locali del Trentino;
   si parla anche di garanzie presentate dalla società a copertura del rischio di inadempienza rivelatesi poi inadeguate. Si parla di garanzie risultate non escutibili, in un caso per fallimento del soggetto emittente, un operatore finanziario dell'Est Europa, e in un altro perché non riconosciute dal soggetto emittente (italiano) e le garanzie sarebbero state acquisite attraverso un broker;
   nel frattempo il 12 luglio 2017 il tribunale di Roma ha respinto il ricorso di Gala contro la sentenza con cui è affermata la validità dei contratti di trasporto di E-distribuzione e Areti a dispetto dell'annullamento da parte del giudice amministrativo delle delibere in cui l'Autorità affermava lo stesso principio;
   il tribunale avrebbe ritenuto, tra l'altro, che gli oneri di sistema siano oneri «fiscali», rivolti alla generalità dei cittadini, che E-distribuzione riversa integralmente allo Stato, che gli stessi sarebbero stati da Gala considerati come dovuti e, pertanto, regolarmente corrisposti per sette anni, senza alcuna contestazione, che, anche se l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (come ritiene il Consiglio di Stato) non avrebbe il potere di integrare i contratti, le parti avrebbero disciplinato volontariamente nel contratto di trasporto il trattamento degli oneri generali di sistema, sia per quanto attiene al relativo versamento sia per quanto riguarda la determinazione delle garanzie e che sarebbe logico un sistema che fa gravare su coloro che hanno contatto con i clienti finali, il rischio del loro mancato pagamento;
   i giudici avrebbero inoltre dichiarato infondata la denuncia avversaria di abuso di posizione dominante e la denuncia avversaria di violazione, da parte di E-distribuzione, della normativa europea di settore e del principio di libera concorrenza del mercato elettrico; 
   nel corso delle audizioni annuali dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, A2A, senza citare Gala, avrebbe parlato di «una società di vendita» inadempiente, che ha prestato garanzie non utilizzabili, creando un «buco» a fronte del quale A2A si sta preparando ora a fare uno stanziamento in bilancio «importante»;
   il presidente dell'Autorità avrebbe ribadito che nel medio termine la soluzione alla situazione dovrà essere quella proposta dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico di una «maggiore fiscalizzazione. Dico maggiore, non completa, che metterebbe in difficoltà la fluidità» del meccanismo per tutti i soggetti beneficiari degli oneri;
   dal 18 luglio 2017 migliaia di utenze servite da Gala, se non sono nel frattempo passate ad un altro operatore, saranno servite in regime di ultima istanza, così come annunciato da una nota di Acquirente unico trasmessa a tutti i clienti finali di Gala;
   nel breve termine l'Autorità tornerà a intervenire, considerando che le sentenze della giustizia amministrativa, «si rispettano ma hanno travisato la materia». Senza escludere la socializzazione, prosegue il presidente, che però dovrebbe essere l’«ultima spiaggia»;
   «La richiesta di socializzare — avrebbe dichiarato Bortoni — sarà l'ultima spiaggia, non si andrà subito a socializzare il buco. Dovremo riformare le decisioni della giustizia che non stanno in piedi, pur rispettandole». Nel contempo, ha aggiunto, dovremo definire «formule di sopravvivenza da qui al nuovo assetto ’a canone Rai, spero che il transitorio sia di alcuni mesi, vedremo» –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti di cui in premessa;
   se gli oneri non pagati dai morosi dovranno andare nella generalità delle bollette degli utenti italiani;
   quale sia il maggior costo sopportato dagli aderenti alla gara Consip che andranno «in salvaguardia»;
   se il rischio di «socializzazione» delle perdite sia una possibilità realistica e quali siano le prospettive al riguardo secondo le informazioni a disposizione dei Ministri interrogati. (5-12011)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-12011

  Rispondo ai quesiti posti nell'atto in discussione relativamente alla situazione fallimentare della Società Gala SpA, anche sulla base di informazioni acquisite dall'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico.
  Premetto che il tema del rapporto tra venditori di energia elettrica e distributori con riferimento alla riscossione e gestione degli oneri di sistema elettrico è all'attenzione del Ministero dello sviluppo economico, che ha già avviato un confronto con l'Autorità per l'energia e gli operatori del settore, al fine di individuare una soluzione che consenta di assicurare la certezza dei flussi finanziari che alimentano i conti relativi agli oneri di sistema, anche in presenza di morosità da parte dei clienti finali, obbligati, dal punto di vista giuridico ed economico, a sostenere detti oneri.
  Gli strumenti regolatori vigenti, implementati anche a seguito delle recenti pronunce del giudice amministrativo, non si sono rivelati sufficienti ad affrontare efficacemente il problema in parola. Le varie delibere dell'Autorità sono state, infatti, annullate o sospese essendo stati eccepiti sia la natura parafìscale degli oneri, che gravano esclusivamente sul cliente finale, che la carenza di potere regolatorio della stessa Autorità.
  Da parte sua, l'Antitrust il 21 luglio scorso, ha inviato una segnalazione sulla necessità di un intervento urgente del legislatore per mettere ordine alla questione del versamento degli oneri di sistema elettrico nel caso di mancato pagamento da parte del cliente finale.
  In particolare, è stato rilevato che la questione, disciplinata attualmente da disposizioni contrattuali pattuite tra distributori e venditori, risulta essere lesiva della concorrenza, considerato il ridotto potere negoziale del venditore verso il distributore e della presenza di soggetti verticalmente integrati.
  Pertanto, su detta questione, il Governo sta valutando l'opportunità di presentare una proposta che stabilisca i principi secondo cui disciplinare la materia in ordine alla gestione dei flussi finanziari degli oneri, all'allocazione dei rischi tra venditori e distributori e, infine, che disponga in merito agli strumenti per la riscossione degli oneri dovuti dai clienti morosi, evitando rischi di socializzazione.
  Nelle more di una soluzione definitiva, l'Autorità ha pubblicato un nuovo documento di consultazione con il quale si propone una metodologia per la determinazione del valore della garanzia prestata dai venditori ai distributori, in funzione della «virtuosità» nella gestione del credito da parte degli stessi venditori, nonché un limite minimo in percentuale degli importi fatturati che le imprese distributrici sono tenute a corrispondere alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) e al Gestore per i servizi energetici (GSE).
  Rappresento, inoltre, che l'introduzione dell'albo dei venditori, previsto dalla Legge 4 agosto 2017, n. 124 «Legge annuale per il mercato e la concorrenza», costituisce uno strumento atto a garantire l'operatività nel mercato della vendita al dettaglio di soggetti solidi ed affidabili, anche dal punto di vista economico e finanziario.
  In merito alle conseguenze sugli aderenti alla gara Consip, derivanti dalla situazione debitoria della Società Gala, evidenzio che la pubblica amministrazione aderente alla gara Consip, aggiudicata dalla medesima Società, ricadrà nel cosiddetto «servizio di salvaguardia» che, per sua natura, comporta una maggiorazione dei costi della fornitura elettrica rispetto al Prezzo Unico Nazionale, differente a seconda dell'area territoriale di appartenenza.
  Tale confronto andrebbe effettuato rispetto al prezzo di aggiudicazione di Gala, il quale presentava notevoli differenze tra tipologie di utenze (usi diversi e illuminazione pubblica), fasce di prelievo e aree geografiche.
  Nel merito, il maggiore incremento si prefigurava riguardo alla fornitura per l'illuminazione pubblica nei Comuni del Lazio, dove il prezzo di aggiudicazione della gara era stato particolarmente vantaggioso per le Pubbliche Amministrazioni. In tale caso, l'incremento di costo conseguente all'entrata in salvaguardia era stimato nell'ordine del 20 per cento (circa 40 euro/Megawattora); la fornitura elettrica per usi diversi avrebbe, invece, comportato una maggiorazione di circa 27 euro/Megawattora.
  Successivamente, Enel Energia (che aveva a suo tempo partecipato alla gara Consip) è subentrata a Gala nel contratto alle medesime condizioni contrattuali per la fornitura di energia elettrica nella Regione Lazio; in tal caso, pertanto, non sono previste maggiorazioni di costo per tutto l'anno in corso.
  Concludendo, dalle informazioni acquisite anche dal competente Ministero dell'economia e delle finanze si è appreso che, a seguito delle azioni poste in essere dalla Consip, è stato possibile mitigare gli effetti negativi dell'inadempimento da parte del fornitore, evitando così un maggior costo di circa 23,5 milioni di Euro che si sarebbe verificato, qualora le PA fossero rimaste in salvaguardia fino al termine dei propri contratti. Consip ha, comunque, già avviato le procedure per l'aggiudicazione del nuovo contratto di approvvigionamento di energia elettrica per l'anno 2018.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di trasporto

diritto comunitario

industria elettrica