ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11932

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 838 del 20/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 20/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/07/2017
Stato iter:
03/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2017
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 03/08/2017
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/07/2017

DISCUSSIONE IL 03/08/2017

SVOLTO IL 03/08/2017

CONCLUSO IL 03/08/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11932
presentato da
RONDINI Marco
testo di
Giovedì 20 luglio 2017, seduta n. 838

   RONDINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   nel corso dell'audizione presso la Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza di identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate del presidente dell'Inps, Tito Boeri, in data 20 luglio 2017, è emerso il dato inquietante che, in fase di controlli a campione sulla regolarità occupazionale degli immigrati, 1 su 3 immigrati impiegati in aziende italiane è lavoratore in nero;
   sempre secondo quanto dichiarato dal presidente dell'Istituto, l'irregolarità della posizione lavorativa scaturirebbe dal fatto che l'immigrato è spesso in stato di clandestinità;
   tale dato di 1 clandestino su tre lavoratori immigrati, a parere dell'interrogante alquanto inquietante, come detto, emerge dai controlli a campione effettuati dall'ente previdenziale –:
   quale sia il numero dei controlli a campione effettuati sui lavoratori immigrati e con quale cadenza;
   se non ritenga necessario implementare ed intensificare i controlli, al fine di fare emergere in tutta la sua criticità e pericolosità il fenomeno del lavoro nero correlato alla clandestinità;
   se e quali ulteriori iniziative di competenza intenda urgentemente adottare per contrastare tale fenomeno e risolvere questa situazione. (5-11932)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 agosto 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-11932

  Con riferimento all'atto avente ad oggetto i controlli sulla regolarità occupazionale dei lavoratori immigrati, preliminarmente, voglio chiarire che i dati riferiti dal Presidente dell'INPS in occasione dell'audizione presso la Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione dei migranti costituiscono le rilevazioni statistiche conseguenti ai controlli svolti dagli organi ispettivi dell'Istituto, che evidenziano l'incidenza percentuale del fenomeno degli extracomunitari clandestini rispetto alla generalità dei lavoratori irregolari (sotto il profilo del lavoro nero), nel periodo triennale 2013-2015.
  Chiarito dunque il significato, eminentemente statistico, da attribuire alle dichiarazioni del Presidente Boeri, metto a disposizione degli onorevoli interroganti e di tutta la Commissione i risultati dell'attività di vigilanza effettuata dal personale ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel triennio 2013-2015, nonché nel corso del 2016.
  Dalla lettura dei dati, si evidenzia l'incidenza percentuale del fenomeno dei lavoratori extracomunitari clandestini rispetto al lavoro nero accertato nel suo complesso.
  Preciso, inoltre, che i lavoratori extracomunitari clandestini accertati sono concentrati soprattutto nei settori del terziario e dell'industria. Segnalo, altresì, che il maggior numero di violazioni concernenti i lavoratori extracomunitari clandestini si è registrato in Toscana (n. 321) in cui permane la diffusa presenza di laboratori gestiti da etnie cinesi nel settore manifatturiero e tessile, nonché in Campania (n. 284), in Lombardia (n. 248) e nel Lazio (n. 183).
  Sempre nel 2016 risulta invece in aumento il dato numerico dei clandestini occupati in agricoltura (n. 217).
  La pianificazione ispettiva può pertanto basarsi sugli indici derivanti dall'incidenza percentuale delle statistiche sopra illustrate, privilegiando in primo luogo i settori merceologici e le zone territoriali maggiormente a rischio di fenomeni di lavoro nero prestato da extracomunitari clandestini.
  In relazione alla necessità di intensificare i controlli al fine di fare emergere il fenomeno del lavoro nero correlato alla clandestinità, posso rassicurare gli onorevoli interroganti che vi è un'attenta programmazione delle azioni di vigilanza che deve, inoltre, tenere conto del fatto che al fenomeno del sommerso sono spesso connessi in modo strutturale altri comportamenti illeciti quali, tra l'altro, proprio il fenomeno dell'immigrazione clandestina, oltre che, lo sfruttamento del lavoro minorile o il ricorso a forme di interposizione illecita nonché, per gli aspetti di salute e sicurezza, la mancata formazione/informazione dei lavoratori.
  Per contrastare efficacemente tali ulteriori fattispecie si è sempre ritenuto opportuno, a seconda dei casi, programmare interventi ispettivi unitamente agli Istituti previdenziali, con il coinvolgimento dei militari dell'Arma dei Carabinieri già operanti presso gli Uffici del territorio del Ministero ed oggi dell'INL.
  Segnalo, inoltre, che in considerazione delle caratteristiche del fenomeno e della sua rilevanza sociale, possono essere programmati anche accessi cosiddetti «brevi» volti specificamente all'accertamento del lavoro «nero», avviando specifiche attività di intelligence, nell'ambito delle aree geografiche o di specifici settori, incentrate sulla valutazione delle caratteristiche del tessuto economico-sociale.
  Voglio rassicurare che l'Ispettorato nazionale del lavoro, peraltro, provvede al costante monitoraggio dell'attività ispettiva con frequenza trimestrale al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi fissati.
  Infine sottolineo che l'istituzione dell'Agenzia unica per le ispezioni in materia di lavoro (Ispettorato nazionale del lavoro), tramite l'integrazione in un'unica struttura dei servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'INPS e dell'INAIL potranno certamente consentire l'aumento della quantità e dell'efficacia dei controlli, istituendo un forte raccordo con gli Istituti e grazie anche all'uso congiunto delle rispettive risorse, in particolare al fine di indirizzare l'attività di vigilanza avverso fenomeni di lavoro irregolare e di evasione previdenziale ed assicurativa, individuando obiettivi specifici da sottoporre ad accertamento.

Risultati dell'attività di vigilanza svolta dall'Ispettorato nazionale del lavoro

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoratore migrante

lavoratore clandestino

lavoro nero