ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11738

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 827 del 05/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: BECATTINI LORENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/07/2017
Stato iter:
13/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/07/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 13/07/2017
Resoconto BECATTINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/07/2017

DISCUSSIONE IL 13/07/2017

SVOLTO IL 13/07/2017

CONCLUSO IL 13/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11738
presentato da
BECATTINI Lorenzo
testo di
Mercoledì 5 luglio 2017, seduta n. 827

   BECATTINI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo n. 164 del 2000 (cosiddetto decreto Letta), emanato in attuazione della direttiva 30/09/CE, ha effettuato la scelta della gara pubblica, anche in forma aggregata fra gli enti locali concedenti, come unica forma di assegnazione del servizio di distribuzione del gas (articolo 14), da svolgersi decorso il periodo transitorio disciplinato dal successivo articolo 15;
   il legislatore, con il decreto-legge 1o ottobre 2007, n. 159 (articolo 46-bis), poi modificato con la legge 23 luglio 2009, n. 99, ha affidato al Ministro dello sviluppo economico ed a quello per gli affari regionali il compito di emanare un decreto che definisca gli ambiti territoriali minimi per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas e un decreto che individui i criteri di gara e di valutazione delle offerte;
   il decreto «Ambiti» (decreto ministeriale 19 gennaio 2011) definisce 177 ambiti territoriali minimi (ATEM), ciascuno oggetto di gara unica;
   per imprimere un'accelerazione allo svolgimento delle gare il decreto «del fare» (decreto-legge n. 69 del 2013) è intervenuto per stabilire un termine perentorio per la selezione della stazione appaltante. Il decreto-legge (articolo 4, comma 2 e 4) ha attribuito alle regioni (o, in caso di inerzia delle regioni, al Ministero dello sviluppo economico) un potere sostitutivo sugli enti locali, qualora non provvedano a nominare la stazione appaltante o a indire il bando di gara entro i termini previsti;
   è poi intervenuto il decreto-legge «Milleproroghe» n. 210 del 2015 (convertito dalla legge n. 16 del 2016), il quale, all'articolo 3, comma 2-bis, ha disposto una ulteriore proroga dei termini perentori per la pubblicazione dei bandi di gara, rispettivamente di dodici mesi per gli ambiti del primo raggruppamento, di quattordici mesi per gli ambiti del secondo raggruppamento, di tredici mesi per gli ambiti del terzo, quarto e quinto raggruppamento, di nove mesi per gli ambiti del sesto e settimo raggruppamento e di cinque mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento. La proroga si aggiunge alle proroghe per i diversi raggruppamenti vigenti al 28 febbraio 2016 (data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge);
   il medesimo articolo 3, comma 2-ter, del decreto-legge n. 210 del 2015 ha modificato poi il comma 2 e abrogato i commi 4 e 5 dell'articolo 4 del decreto-legge n. 69 del 2013, introducendo una nuova previsione secondo la quale, scaduti i termini per la pubblicazione del bando di gara, la regione competente sull'ambito territoriale assegna alle stazioni appaltanti ulteriori sei mesi per adempiere, decorsi i quali avvia la procedura di gara attraverso la nomina di un commissario ad acta. Trascorsi due mesi (e non più quattro mesi) dalla scadenza di tale ulteriore termine senza che la regione competente abbia proceduto alla nomina del commissario ad acta, il Ministro dello sviluppo economico dà avvio alla gara, nominando il commissario;
   ad oggi risulta all'interrogante la presenza di alcuni Atem in cui, successivamente alla mancata pubblicazione del bando di gara, sono altresì scaduti i termini entro cui la regione competente è chiamata a procedere alla nomina del commissario « ad acta» –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere le iniziative di competenza ai sensi delle previsioni normative di cui all'articolo 3, comma 2-ter, del decreto-legge n. 210 del 2015, in tema di esercizio del potere sostitutivo nei confronti delle regioni inadempienti. (5-11738)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 luglio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-11738

  Il settore della distribuzione di gas naturale sta attraversando una profonda trasformazione che modificherà il suo assetto da concessioni comunali a concessioni d'ambito (Ambito territoriale minimo cd. Atem) affidate a mezzo gara ad evidenza pubblica.
  Tale complessa trasformazione, come osservato dall'interrogante, è stata attuata mediante interventi normativi successivi, di rango primario, secondario e tecnico tesi a rendere operative le disposizioni poste e permettere l'effettivo avvio delle gare. In particolare, il richiamato articolo 3, comma 2-ter, del decreto-legge n. 210 del 2015, convertito con modificazioni dalla legge n. 21 del 2016, ha previsto che, trascorse le date limite per le stazioni appaltanti per la pubblicazione dei bandi di gara (previste dall'allegato 1 al decreto ministeriale n. 226 del 2011), «..., la Regione competente sull'ambito assegna ulteriori sei mesi per adempiere, decorsi i quali avvia la procedura di gara attraverso la nomina di un commissario ad acta, ai sensi dell'articolo 14, comma 7, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164.».
  Il medesimo articolo stabilisce, inoltre, che: «Decorsi due mesi dalla scadenza di tale termine senza che la Regione competente abbia proceduto alla nomina del commissario ad acta, il Ministero dello sviluppo economico, sentita la Regione, interviene per dare avvio alla gara nominando un commissario ad acta.».
  A questo riguardo, gli uffici competenti del Ministero dello Sviluppo Economico hanno attivato, tramite il Coordinamento Regionale e con spirito collaborativo, una verifica presso le Regioni in cui sono presenti «Atem» per i quali sono state superate le richiamate date limite per l'intervento sostitutivo; tale ricognizione, ad oggi in corso, è volta a verificare lo stato di avanzamento delle procedure di gara da parte delle stazioni appaltanti, ad individuare le criticità che danno luogo ai ritardi nella pubblicazione dei bandi e ad individuare, altresì, prima di attivare la nomina di un commissario ad acta, le possibili soluzioni da adottare per il superamento dei rallentamenti.
  In caso di perduranti ulteriori ritardi, il Ministero sta comunque assumendo le determinazioni sulle modalità di attivazione e di nomina dei Commissari ad acta per assicurare lo svolgimento delle gare, tenuto comunque conto della complessità anche tecnica dei bandi di gara.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

distribuzione d'energia

distribuzione del gas

applicazione del diritto comunitario