ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11706

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 823 del 29/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 29/06/2017
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 29/06/2017
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 29/06/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 29/06/2017
Stato iter:
06/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/09/2017
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 06/09/2017
Resoconto GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/06/2017

DISCUSSIONE IL 06/09/2017

SVOLTO IL 06/09/2017

CONCLUSO IL 06/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11706
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Giovedì 29 giugno 2017, seduta n. 823

   GALLINELLA, PARENTELA, GAGNARLI e L'ABBATE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la legge 15 gennaio 1991, n. 30 inerente la «Disciplina della riproduzione animale», all'articolo 2 dispone: a) l'istituzione per ogni singola specie o razza di bestiame di interesse zootecnico del libro genealogico; b) l'istituzione per le specie e razze autoctone a limitata diffusione, per le quali non siano istituiti i libri genealogici, del relativo registro anagrafico; c) lo svolgimento dei controlli delle attitudini produttive delle specie o razze di bestiame di interesse zootecnico; d) lo svolgimento delle valutazioni genetiche dei riproduttori, così come definiti nell'allegato, delle stesse specie o razze di bestiame;
   i libri genealogici sono istituiti, tenuti e gestiti, ai sensi dell'articolo 3 della citata legge, previa approvazione del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, dalle associazioni nazionali di allevatori di specie o di razza, dotate di personalità giuridica ed in possesso dei requisiti stabiliti con decreto dello stesso Ministero;
   i controlli delle attitudini produttive, sempre ai sensi dell'articolo 3 della citata legge, sono svolti, per ogni specie, razza o altro tipo genetico, dall'Associazione italiana allevatori (Aia) in conformità ad appositi disciplinari;
   sia il disciplinare per i controlli dell'attitudine produttiva della produzione di carne, che il disciplinare per i controlli dell'attitudine produttiva della produzione di latte, sono proposti dall'Associazione italiana allevatori ed approvati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
   tali disciplinari appaiono strutturati, dall'organizzatore dei controlli, in maniera rigida e nella maggior parte dei casi non sono adattati alle specificità delle singole strutture aziendali; inoltre, alcune tipologie di controllo – ad esempio per il latte modalità AT – appaiono anacronistiche tanto da non trovare più riscontro con le reali attività svolte in Italia e in tutti i Paesi a zootecnia avanzata;
   l'Icar (International Committee For Animal Recording), ossia l'organismo internazionale che definisce gli standard operativi per la raccolta dei dati del controllo funzionale, producendo studi ed analisi anche comparative della situazione delle diverse realtà produttive mondiali, ha proposto la possibilità di utilizzare nuovi metodi di controllo che, al momento, non sono però utilizzati nel nostro Paese che, da anni, non partecipa attivamente al Comitato a differenza degli altri Paesi a zootecnia avanzata che risultano molto meglio strutturati;
   l'ostacolo al necessario ammodernamento organizzativo (scissione dei vincoli societari/organizzativi tra chi detiene e gestisce i libri e le strutture che realizzano i controlli) e gestionale (avvio controlli fiduciari in modalità b) del sistema, reso possibile dal progredire delle tecniche, dalla progressiva informatizzazione delle aziende, degli strumenti di raccolta e controllo dei dati sembra rilevarsi quindi, a parere degli interroganti, nella resistenza alle innovazioni da parte di Aia, ente sempre meno sensibile alle reali necessità degli allevamenti;
   da più parti è stata ripetutamente evidenziata la necessità di contenere i costi di gestione – altrimenti destinati ad andare fuori controllo e quindi ad essere non più sostenibili per le imprese;
   tutte le attuali strutture sono caratterizzate da una generalizzata precarietà finanziaria che è all'origine di prevaricazioni organizzative ed altrettanti disagi e penalizzazioni per le strutture produttive;
   da tempo le imprese, secondo quanto appreso dagli interroganti, nel corso di centinaia di incontri con allevatori italiani, non riconoscendosi più nelle scelte e negli indirizzi portati avanti dall'Aia, sollecitano l'adozione di indirizzi organizzativi agili, leggeri e snelli che, al pari di quanto da tempo in essere in numerosi Paesi, mettano al centro del sistema le aziende e non le organizzazioni di rappresentanza –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative abbia assunto o intenda assumere per pervenire, alla luce della nuova regolamentazione comunitaria e degli indirizzi definiti di recente dalla normativa nazionale, a una revisione della legge n. 30 del 1991;
   se non ritenga necessario acquisire, prima di procedere ad eventuali iniziative, ancorché nelle more della revisione della norma, un quadro puntuale della situazione economica del sistema degli allevatori italiano;
   se non intenda eventualmente valutare l'opportunità di promuovere la predisposizione di un piano per il risanamento finanziario, tecnico e strutturale del settore, a cui le strutture allevatori italiane debbano dimostrare d'attenersi al fine di poter accedere a qualsiasi tipologia d'intervento di carattere economico. (5-11706)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 settembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-11706

  Ritengo doveroso premettere che il settore del miglioramento genetico del bestiame e relativa raccolta dei dati produttivi è strategico per il sostegno a tutta la filiera zootecnica e per questo sarà oggetto di prossima revisione sulla scorta del «Collegato Agricolo» del 2016.
  La legge delega n. 154 del 2016, infatti, rappresenta un'importante opportunità per completare il piano di riorganizzazione del sistema, al fine di conseguire gli obiettivi di cui alla Politica Agricola Comune (P.A.C.), conformemente alle norme nazionali ed europee di settore.
  Il lavoro di redazione della proposta legislativa da parte di questo Ministero, sulla quale è necessario comunque un dibattito con le organizzazioni di categoria e i portatori d'interesse, è in fase di conclusione.
  Per quanto poi attiene alla situazione economica del sistema allevatoriale, questo Ministero predispone ogni anno, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, il programma annuale dei controlli funzionali e trasferisce alle Regioni i fondi allocati su due capitoli di bilancio per un importo che nel 2016 si attesta nell'ordine di euro 22.506.094,70.
  Tuttavia nel corso del 2017 gli stanziamenti sui predetti capitoli sono stati depotenziati, in relazione a talune criticità occorse in sede di Conferenza Stato Regioni.
  Vista tale scelta, questo Ministero si è attivato per il ripristino dell'originaria dotazione di quei capitoli, ottenendo un intervento del M.E.F. per un importo di 10 milioni di euro nella legge di assestamento di bilancio, mentre altri 5 milioni vengono stanziati da questa Amministrazione con propri fondi.
  Particolarmente importante appare, inoltre, la misura sulla tutela della biodiversità animale di cui al Programma di Sviluppo Rurale Nazionale, che prevede la possibilità di presentare domande di sostegno e l'attivazione di importanti azioni di salvaguardia della biodiversità animale. I due avvisi pubblici relativi al suddetto Programma sono stati approvati rispettivamente con decreto ministeriale n. 31294 del 21 dicembre 2016 e con decreto ministeriale n. 18870 del 28 giugno 2017, e pubblicati sia sul sito del Ministero che, in estratto, in Gazzetta Ufficiale.
  La misura offre al settore zootecnico nuove informazioni sulle razze nazionali, incrementa il livello quantitativo e qualitativo delle produzioni nazionali zootecniche, crea nuovi modelli di organizzazione, migliorando le condizioni di benessere degli animali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo sanitario

allevamento

produzione di latte