ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11696

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 822 del 28/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: VALENTE SIMONE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/06/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LO SPORT delegato in data 28/06/2017
Stato iter:
29/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/06/2017
Resoconto VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 29/06/2017
Resoconto LOTTI LUCA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SPORT)
 
REPLICA 29/06/2017
Resoconto VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/06/2017

SVOLTO IL 29/06/2017

CONCLUSO IL 29/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11696
presentato da
VALENTE Simone
testo di
Mercoledì 28 giugno 2017, seduta n. 822

   SIMONE VALENTE. — Al Ministro per lo sport . — Per sapere – premesso che:
   l'Aero Club d'Italia è una federazione sportiva nazionale riconosciuta del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) ai sensi dell'articolo 27 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 marzo 1986, nonché del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242;
   così come riportato dal proprio sito istituzionale l'Aero Club d'Italia «ha unificato l'esercizio del potere sportivo aeronautico nazionale (rilascio dei brevetti di pilotaggio, omologazione di gare e di record, emanazione di regolamenti sportivi, ecc.), divenendo il rappresentante ufficiale dell'Italia in ambito F.A.I.», facendosi «promotore di diverse iniziative per la propaganda del volo»;
   la federazione promuove, tra l'altro, la diffusione di tutte le forme di volo e aggiornamento di tutti i suoi associati, evidenziando, così, l'importanza del ruolo che questa svolge nel panorama sportivo nazionale;
   in data 27 giugno 2017, il quotidiano consultabile online « Il Fatto Quotidiano» riportava la notizia della rielezione del presidente uscente della federazione sportiva nazionale, Giuseppe Leoni, nonostante lo stesso abbia subito una condanna in primo grado a tre anni per peculato, e, per tali motivi, interdetto a vita dai pubblici uffici;
   benché già in carica dal 2002 il presidente Leoni non ritenne necessario rassegnare le proprie dimissioni all'indomani della sentenza di condanna, considerando non applicabile la «legge Severino» al proprio caso, nonostante l'Aero Club d'Italia sia configurato quale ente di diritto pubblico;
   secondo quanto riportato dall'articolo i piloti avrebbero inoltre denunciato come «in aperto contrasto con il principio di lealtà e correttezza imposto alla sua figura dal Codice di comportamento del Coni (articolo 2), il Leoni sta anzi promuovendo una modifica statutaria con la quale, inserendo una norma ad personam, intende illegittimamente abrogare dallo Statuto dell'Ente la norma che prevede l'incandidabilità di soggetti che sono sottoposti a provvedimenti disciplinari per lesione dei principi di onorabilità»;
   lo stesso articolo, infine, riporta l'avvenuta sospensione da parte del Comitato olimpico, alla quale, tuttavia, non ha fatto seguito la sospensione e l'interdizione con rigore da ogni attività;
   tale caso evidenza l'urgente necessità di introdurre nel sistema sportivo misure idonee a scongiurare la presenza di soggetti condannati per reati incompatibili con le funzioni proprie di presidente di federazione sportiva nazionale –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare con riferimento a quanto esposto in premessa, e per impedire l'elezione di soggetti condannati all'interno di organismi pubblici come l'Aero Club d'Italia, in conformità con quanto previsto dalle disposizioni normative vigenti. (5-11696)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 giugno 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-11696

  Con la sua interrogazione, il collega Valente sottopone alla mia attenzione la nomina di Giuseppe Leoni alla carica di presidente dell'Aero Club Italia.
  Prima di entrare nel merito del quesito posto, vorrei far presente al collega interrogante che con Decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 2013, n. 53, è stato approvato il nuovo Statuto dell'Aero club d'Italia, che lo definisce «ente di diritto pubblico a carattere culturale, didattico e sportivo».
  Ai sensi dell'articolo 26 del nuovo Statuto dell'Aero Club Italia, il Presidente è nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su designazione dell'Assemblea federale: questo significa che l'assemblea può solo designare il presidente della federazione, mentre la nomina spetta formalmente al Presidente del Consiglio dei Ministri, che vi provvede con decreto.
  Non solo. Lo stesso articolo 26 del nuovo Statuto dell'Aero Club, conformemente a quanto stabilito dall'articolo 6 della legge n. 14 del 1978 per tutti i presidenti e vicepresidenti di istituti ed enti pubblici, stabilisce che il presidente non possa essere nominato per più di tre mandati consecutivi.
  Infatti, il signor Leoni, sebbene sia stato nuovamente designato dall'assemblea federale per ricoprire la carica di presidente dell'Aero Club Italia nel prossimo quadriennio, non è stato nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
  Venendo al merito dell'interrogazione proposta dal collega Valente, occorre in primo luogo fare riferimento alla delibera dell'Anac del 15 marzo scorso.
  L'Autorità Garante in materia di anticorruzione, interrogata sul punto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha ritenuto che al signor Leoni non fossero applicabili i decreti attuativi della Legge Severino in punto di incompatibilità, in quanto il presidente dell'Aero Club svolge funzioni di rappresentanza prive di poteri di gestione.
  Al contrario, invece, l'Anac ha ritenuto applicabile al signor Leoni l'articolo 11 del Codice di comportamento sportivo del Coni, che prevede la sospensione cautelare con decorrenza dalla conoscenza di una condanna, anche con sentenza non passata in giudicato.
  Preso atto della delibera Anac, la Giunta Nazionale del Coni, nella seduta del 31 maggio 2017 ha deliberato, vista la sentenza di condanna del Tribunale di Roma alla pena di tre anni di reclusioni, la sospensione da ogni funzione all'interno degli organi del Coni del presidente dell'Aero Club Italia.
  Sul piano federale, l'organo deputato a procedere alla sospensione cautelare del presidente ai sensi dell'articolo 11 del Codice di comportamento sportivo del Coni sarebbe il comitato etico dell'Aero Club Italia.
  Dalle informazioni che ho potuto raccogliere, risulta che tale comitato etico non si fosse mai formalmente insediato e che la sua costituzione sia avvenuta solamente a seguito di forti pressioni da parte del Coni.
  Nella mia qualità di Ministro per lo Sport, mi impegno a monitorare la situazione, al fine di assicurarmi la piena adesione di tutte le parti coinvolte alla delibera dell'Anac, che impone la sospensione del presidente designato (ma, lo voglio ricordare, non nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) dalla sua carica.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione sportiva

brevetto

giochi olimpici