ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11669

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 821 del 27/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: POLVERINI RENATA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 27/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/06/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/06/2017
Stato iter:
28/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/06/2017
Resoconto LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 28/06/2017
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 28/06/2017
Resoconto LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/06/2017

SVOLTO IL 28/06/2017

CONCLUSO IL 28/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11669
presentato da
POLVERINI Renata
testo di
Martedì 27 giugno 2017, seduta n. 821

   POLVERINI e LAFFRANCO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si apprende da diverse fonti giornalistiche, la multinazionale Nestlé avrebbe diramato una nota ufficiale, nella quale si afferma che «A giugno 2018 terminerà il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, che non sarà più rinnovabile. Data l'impossibilità di fare ulteriore ricorso agli ammortizzatori sociali emerge l'esigenza di procedere ad un riequilibrio occupazionale che, ad oggi, stimiamo possa coinvolgere circa 340 addetti alle attività di produzione e logistica, ai quali – nei prossimi anni – non sarà possibile assicurare la continuità occupazionale presso l'Unità di Perugia, se non in funzione della stagionalità tipica delle produzioni dolciarie»;
   in data 7 aprile 2016, la Nestlé ed i sindacati avevano proceduto con la firma di un accordo che prevedeva un investimento di 60 milioni di euro nei successivi tre anni, destinati all'innovazione tecnologica di macchinari e strutture (15 milioni) e politiche di marketing di marchi e prodotti legati al cioccolato (45 milioni). Lo stesso piano contemplava, inoltre, anche la dismissione della produzione di alcuni marchi, senza però la necessità di ricorrere ad esuberi di personale e a decisioni unilaterali dell'azienda per tutta la durata del piano, quindi almeno fino al 2018. Tale accordo era stato ratificato a larga maggioranza anche dai lavoratori;
   dal mese di maggio 2017, anche i sindacati hanno denunciato i citai esuberi previsti per lo stabilimento di San Sisto; dal canto suo, la regione Umbria ha convocato un «tavolo istituzionale», con la partecipazione delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori e di rappresentanti dell'azienda, in programma per il 15 giugno 2017, al fine di discutere, acquisire le necessarie informazioni ed avere, conseguentemente, un quadro più organico rispetto alla vicenda complessivamente considerata;
   la Perugina non è soltanto un'azienda con un'importante produzione, un marchio conosciuto in tutto il mondo, ma anche una parte decisiva della storia e dell'identità recente di Perugia e dell'Umbria intera e, quindi, una circostanza come quella sopra descritta rappresenterebbe un evento drammatico per tutta la comunità regionale –:
   se il Ministro interrogato intenda intraprendere le opportune iniziative al fine di tutelare i livelli occupazionali attuali dello stabilimento della Nestlé-Perugina, che rappresenta una realtà strategica per la regione Umbria e la città di Perugia, per lo sviluppo della quale è di fondamentale importanza procedere ad una difesa e ad un rilancio della citata fabbrica, nonché al fine di dare concreta attuazione al citato accordo del 2016. (5-11669)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 giugno 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-11669

  Con riferimento all'atto parlamentare degli Onorevoli Polverini e Laffranco, inerente alla situazione occupazionale della Nestlé Italiana Spa, con specifico riferimento allo stabilimento di San Sisto di Perugia – passo ad illustrare quanto segue.
  L'impresa Nestlé Italiana Spa – con sede legale in Assago (MI) e unità locali in Perugia, Benevento e Assago – ha sottoscritto, lo scorso 11 gennaio, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali due verbali di accordo (uno con la FAI-CISL, FLAI-CGIL e UILA-UIL e l'altro con UGL) al fine di ottenere la concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) per riorganizzazione aziendale.
  Lo scorso 6 aprile, i competenti uffici del Ministero che rappresento hanno approvato il programma di riorganizzazione aziendale, autorizzando contestualmente la corresponsione – per il periodo da 16 gennaio 2017 al 15 luglio 2018 – del trattamento di CIGS in favore di 819 lavoratori impiegati presso lo stabilimento di San Sisto.
  Lo scorso 9 maggio, presso Confindustria Umbria, la società ha comunicato l'intenzione di ridurre, al termine del periodo di CIGS, l'organico di circa 340 unità non essendo in grado di riassorbire tutte le unità lavorative. La Società si è comunque impegnata a favorire l'uscita volontaria per prepensionamento e colloqui con società di outplacement.
  Successivamente, le organizzazioni sindacali hanno richiesto alla Regione Umbria la convocazione di un incontro istituzionale, che si è svolto il giorno 15 giugno, con la presenza della società, del Comune di Perugia e delle organizzazioni sindacali.
  Nel corso dell'incontro la Nestlé ha confermato che nel quadro della ristrutturazione e dell'efficientamento del sito di Perugia, alla scadenza della CIGS – giugno 2018 –, permane una situazione di squilibrio occupazionale su 340 posizioni equivalenti a 216 unità lavorative full time. Al contempo, la società ha annunciato di voler affrontare la situazione da una parte attraverso la mobilità interna al gruppo – attualmente ci sono 86 posizioni libere da ricoprire – e dall'altra attraverso la ricerca di soluzioni sul territorio da accompagnare con incentivi e programmi di prepensionamento.
  Regione Umbria e Comune di Perugia hanno preannunciato l'intenzione di chiedere la convocazione del «tavolo nazionale» istituito presso il Ministero dello sviluppo economico al fine di definire un accordo che – al di là dell'efficientemente in termini tecnologici e di economie di scala della fabbrica – possa mettere in campo strumenti per investimenti in ricerca e sviluppo, nuove politiche industriali che siano in grado di offrire una prospettiva di nuova occupazione, traducendo in sostanza in nuovi posti di lavoro quelli che attualmente vengono rappresentati come esuberi.
  Per le Istituzioni, nell'ambito della strategia industriale di Nestlé, rimane irrinunciabile la centralità del sito produttivo di Perugia nell'interesse prima di tutto dei lavoratori, delle loro famiglie, ma anche di tutta l'Umbria e della città di Perugia in un settore, quello dell'agro-food, che sia dal punto di vista dell'immagine che dal punto di vista della matrice produttiva rappresenta uno degli assi portati per la tenuta occupazionale e lo sviluppo della Regione.
  In conclusione, posso assicurare che la questione rappresentata con il presente atto parlamentare è all'attenzione del Governo che rappresento che continuerà a monitorarne i futuri sviluppi, tenuto anche conto degli istituti di tutela finora attivati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rappresentanza del personale

conservazione del posto di lavoro

firma di accordo