ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11645

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 820 del 26/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 26/06/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/06/2017
Stato iter:
06/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/07/2017
Resoconto IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/07/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 06/07/2017
Resoconto IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/07/2017

SVOLTO IL 06/07/2017

CONCLUSO IL 06/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11645
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Lunedì 26 giugno 2017, seduta n. 820

   BENAMATI e TINO IANNUZZI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la disciplina normativa di cui alle leggi nn. 44 del 28 febbraio 1986 e 95 del 29 marzo 1995 e al decreto legislativo n. 185 del 2000 ha previsto giustamente la possibilità di concedere mutui tassi agevolati per promuovere e sostenere iniziative imprenditoriali da parte di giovani operatori economici nelle regioni del Mezzogiorno;
   la pesante e perdurante situazione di crisi economica ha cagionato enormi ed obiettive difficoltà per tante aziende, che si sono trovate loro malgrado nella impossibilità di onorare e pagare le rate, legate al recupero del credito concesso ed erogato attraverso i predetti mutui a tasso agevolato: pertanto, tante micro e piccole aziende non sono in grado di fronteggiare la loro posizione debitoria;
   occorre un tempestivo intervento normativo per consentire il recupero delle somme dovute ad Invitalia Spa, tenuto conto che le procedure di recupero coattivo sovente non possono comunque in questo contesto condurre ad esiti positivi, scongiurando, altresì, il gravissimo pericolo della chiusura e cessazione di tante piccole imprese meridionali, colpite duramente dalla prolungata crisi economico-finanziaria e impossibilitate ad assolvere alle procedure di recupero attivate;
   la questione, così delicata e con tanti riflessi di ordine economico-sociale ed occupazionale, è ben nota ai Ministeri competenti ed è stata oggetto di diverse iniziative parlamentari;
   occorre, quindi, un tempestivo intervento normativo per affrontare con strumenti idonei la preoccupante situazione descritta, che tende ad aggravarsi sempre di più –:
   se il Ministro interrogato intenda assumere con urgenza iniziative, anche normative, per prevedere la possibilità di sospensione delle procedure di recupero coattive in presenza di accertato rischio di chiusura di imprese in attività, di allungamento dei piani di ammortamento e di concludere transazioni con le imprese interessate, contemperando le ragioni di recupero del credito erogato con quelle di non determinare la cessazione di attività produttive ed economiche in corso. (5-11645)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 luglio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-11645

  Con riferimento all'argomento oggetto dell'interrogazione e, specificamente, in merito alla richiesta di un intervento normativo per la sospensione dei recuperi di somme indicati in oggetto, con riguardo, in particolare, alle micro e piccole imprese che hanno usufruito di mutui a tassi agevolati ai sensi delle leggi 28 febbraio 1986 n. 44 e 29 marzo 1995 n. 95 e del decreto legislativo n. 185 del 2000, faccio presente quanto segue.
  Come evidenziato anche dagli Onorevoli Interroganti, per la disciplina normativa di cui al citato decreto legislativo n. 185 del 2000 e i relativi regolamenti attuativi, il soggetto gestore è Invitalia, al quale fanno capo, in particolare, le iniziative connesse al recupero del credito derivante dalla concessione dei finanziamenti agevolati.
  Al riguardo, anche alla luce del difficile periodo di congiuntura economica, Invitalia riferisce di aver lavorato alla stesura di un aggiornamento delle Linee Guida per la gestione dei crediti in sofferenza e in contenzioso, già approvate nel 2007 e volte a coniugare l'esigenza di un corretto recupero del credito (derivante dalla concessione di finanziamenti pubblici) con quella della continuità operativa delle iniziative imprenditoriali finanziate con il sopracitato decreto legislativo n. 185 del 2000.
  Tali Linee Guida, recentemente condivise con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero del lavoro, sono state rese operative a partire dalla metà di giugno corrente anno.
  Nel dettaglio le modifiche apportate hanno formalizzato le seguenti azioni dirette a favore dei beneficiari:
   Un allungamento del periodo di dilazione per le rate scadute (max. 4 semestrali), da 36 a 72 mensilità, nonché – nella fase precontenziosa e in quella contenziosa – la possibilità, da parte dell'azienda beneficiaria, di avanzare una proposta transattiva avente ad oggetto lo stralcio dei soli interessi di mora maturati, a fronte del contestuale versamento di un anticipo del 25 per cento del debito scaduto e successivo allungamento del periodo di dilazione da 36 a 72 mensilità;
   Un allungamento del periodo di dilazione per le rate scadute (fino a 4 rate trimestrali) da 18 a 48 mensilità, nonché, in caso di risoluzione del contratto di finanziamento o revoca dell'intero contributo concesso (comprensivo di Fondo perduto) o a seguito dell'avvio del recupero coattivo mediante ingiunzione di pagamento, la possibilità da parte dell'impresa beneficiaria di avanzare una proposta transattiva avente ad oggetto un importo non inferiore al maggiore tra la quota capitale del finanziamento agevolato concesso e non rimborsato ed il 50 per cento dell'intera esposizione debitoria da restituire, in un massimo di 48 rate mensili.
  Inoltre, faccio presente che, nelle more del ricorso a Equitalia (con cui Invitalia ha un'apposita convenzione per il recupero del credito), è previsto, nel caso di mancato pagamento a seguito di ingiunzione, che i beneficiari possano usufruire di una dilazione di massimo 60 mensilità sull'intera posizione debitoria.
  Preciso infine che, Invitalia ha la facoltà di rinegoziare la durata dei mutui agevolati – accesi entro il 31 dicembre 2008 – ai sensi della legge n. 244 del 2007.
  A tal proposito, potranno essere valutati interventi legislativi per l'estensione di detta normativa anche ai mutui accesi in un periodo successivo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

crisi monetaria

cessazione d'attivita'

conseguenza economica