ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11595

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 816 del 19/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: FANUCCI EDOARDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/06/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/06/2017
Stato iter:
05/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/10/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 05/10/2017
Resoconto FANUCCI EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/06/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/09/2017

DISCUSSIONE IL 05/10/2017

SVOLTO IL 05/10/2017

CONCLUSO IL 05/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11595
presentato da
FANUCCI Edoardo
testo di
Lunedì 19 giugno 2017, seduta n. 816

   FANUCCI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la fotografia aggiornata della rete carburanti a fine 2016 evidenzia il permanere di una polverizzazione della rete che non ha eguali in Europa. Con 21.000 punti vendita, la rete italiana ha un erogato medio di 1.345 mila litri, ben al di sotto degli indici di redditività media registrati nel resto d'Europa;
   alla polverizzazione della rete corrisponde una identica dispersione del valore dei loghi (pompe bianche e privati operativi con propri marchi e/o in convenzionamento) con circa 130 marchi, di cui il 50 per cento di proprietà dell'industria petrolifera e il 50 per cento dei privati;
   gli effetti sulla gestione economica della rete si manifestano estromettendo forzatamente le stesse gestioni dagli impianti per far posto all'automazione, spesso mascherata con operatori precari, ricorrendo ad una contrattualistica irrituale ed illegale, operando le violazioni contrattuali per conseguire vantaggi competitivi impropri, con un effetto drammatico in termini di redditività e occupazione (-15.000 occupati negli ultimi cinque anni), che ha ridotto le gestioni rimaste sul lastrico;
   la remunerazione dei gestori è regolata dalle leggi dello Stato (decreto legislativo n. 32 del 1998; legge n. 57 del 2001; legge n. 27 del 2012) che espressamente la demandano alla contrattazione tra le parti. Mentre le grandi compagnie stanno nelle regole, l'altro 50 per cento evade la normativa, fa dumping contrattuale, abusando della posizione economicamente dominante ed imponendo contratti privi di qualsiasi forma di tutela e dignità;
   mentre, sino a pochi anni fa, il mercato era in mano a pochi operatori con cui era facile fare accordi/contratti, oggi, con l'avvento di tanti piccoli operatori, è diventato difficile fare accordi/contratti con tanti imprenditori diversi, quasi un migliaio;
   in questo scenario l'industria petrolifera abbandona progressivamente il mercato, con chiusure e cessioni di pacchetti rete, sull'esempio della Esso italiana; o dando luogo a processi di integrazione tra marchi;
   in una struttura completamente depauperata e inefficiente, in cui si sono fortemente contratti i consumi, ridotte le marginalità, amplificate le forti improduttività e incapacità di investimento, si è diffusa enormemente l'illegalità, sia in termini di quantitativi dei prodotti introdotti in evasione di Iva e accise, che, in termini qualitativi (gasolio tagliato con oli combustibili esenti da imposte di fabbricazione). Con effetti negativi sui prezzi e la redditività delle imprese;
   l'illegalità diffusa giunge – secondo più fonti – ad oltre il 10 per cento del fatturato di settore, vale a dire circa 4 miliardi di euro l'anno –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare al fine di rilanciare e riaffermare il rispetto delle regole del settore, a tutti i livelli. In particolare, se non ritenga opportuno assumere iniziative per favorire una contrattazione a livello nazionale tra la rappresentanza dei gestori e la rappresentanza dei titolari di autorizzazioni (compagnie e retisti), in modo tale da stabilire un costo di distribuzione minimo valido erga omnes quale remunerazione del lavoro sulla base del quale poi le associazioni possono contrattare, come avviene già oggi, il margine dei gestori per singole compagnie/retisti. (5-11595)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-11595

  Rispondo al quesito posto dall'onorevole interrogante, facendo presente che il Ministero dello sviluppo economico, con l'intento di favorire il rispetto delle regole di settore, da parte di soggetti subentranti nel caso di cessione di aziende, segue costantemente la questione e ha già fissato vari incontri tra le parti interessate (Associazioni dei titolari di impianti e Federazioni dei gestori), per l'introduzione, sulla base di una contrattazione a livello nazionale, di nuove forme contrattuali.
  Si evidenzia che presso il Ministero, in data 1° agosto 2017, ho presieduto un incontro con i rappresentanti delle Federazioni dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti maggiormente rappresentative a livello nazionale (Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio) nel corso del quale sono state affrontate le criticità legate all'applicazione del cosiddetto modello grossista da parte della Società Esso – che ha ceduto e continua a cedere impianti della rete distribuzione carburanti ad altri titolari – soprattutto in relazione agli aspetti della garanzia della continuità gestionale, della tutela dei livelli occupazionali e della qualità del servizio.
  A seguito del predetto incontro, la Direzione generale competente ha convocato per il prossimo 13 ottobre un incontro tecnico presso il Ministero dello sviluppo economico, per acquisire gli elementi informativi da parte delle Società subentranti (Rete Italia spa, Som spa, Enerpetroli srl, Petrolifera Adriatica spa, Amegas Spa e Basile petroli spa, nonchè Eg Italia srl che ha con la Società Esso un accordo preliminare), cui seguirà il tavolo plenario con le Federazioni.
  In merito all'iniziativa proposta dall'interrogante, di introdurre un costo di distribuzione minimo valido erga omnes, si fanno presenti le criticità derivanti dalle normative antitrust in presenza di un mercato ormai liberalizzato.
  Il Ministero dello sviluppo economico è ad ogni modo impegnato a sostenere altre iniziative sollecitate anche dall'On. interrogante, dando corso all'impegno assunto dal Governo il 28 giugno scorso di attivare la procedura di conciliazione tra le Federazioni di categoria dei gestori e le società subentranti alla Esso nell'ambito dell'applicazione del citato modello grossista.
  In particolare, il Governo si è impegnato a valutare l'adozione di ogni iniziativa utile al fine di garantire la continuità gestionale degli impianti ceduti e i livelli occupazionali ed ottenere il rispetto delle prescrizioni contenute nell'Accordo aziendale siglato il 16 luglio 2014 relativamente alle reti a marchio cedute.
  Concludo facendo inoltre presente l'ulteriore impegno del Governo ad attivare, tramite l'Osservatorio carburanti, un monitoraggio della rete carburanti venduta, al fine di verificarne il livello dei prezzi praticati, nonché ad attivare uno specifico tavolo delle controversie contrattuali tra la Esso (o le società subentranti nella proprietà della rete Esso) e le Associazioni di rappresentanza dei gestori, così come è previsto dal decreto legislativo n. 32 del 1998.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

industria petrolifera

retribuzione del lavoro