Legislatura: 17Seduta di annuncio: 810 del 07/06/2017
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 07/06/2017 CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 07/06/2017 TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 07/06/2017 RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 07/06/2017 BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 07/06/2017
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 07/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 08/06/2017 Resoconto FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 08/06/2017 Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) REPLICA 08/06/2017 Resoconto FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 08/06/2017
SVOLTO IL 08/06/2017
CONCLUSO IL 08/06/2017
FRUSONE, BASILIO, CORDA, TOFALO, RIZZO e PAOLO BERNINI. —
Al Ministro della difesa
. — Per sapere – premesso che:
Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Bahrein hanno rotto le relazioni diplomatiche con il Qatar accusato di finanziare e sostenere il terrorismo jihadista;
si rompe così la coalizione sunnita anti-sciita che in questi due anni, con il pretesto di reprimere l'insurrezione degli Houthi, ha praticamente messo a ferro e fuoco lo Yemen anche con armi prodotte in Italia;
i proventi di gas (secondo esportatore mondiale) e petrolio hanno favorito l'ascesa del Qatar come «potenza» globale molto influente nelle cosiddette primavere arabe come « sponsor» dei Fratelli Musulmani e dei movimenti a loro collegati in Egitto, Gaza, Tunisia, Siria e Libia, mentre fonti d’intelligence occidentali hanno attribuito a Doha aiuti finanziari e militari ai jihadisti in Mali e Sahel;
l'Italia è legata al Qatar da un accordo di cooperazione militare siglato nel 2010 e appena lo scorso anno implementato con un accordo siglato dalla Ministra Pinotti con il suo omologo qatariano Khalid bin Muhammad Al-Attiyah. In quella occasione vennero firmati, dal Ministro della difesa del Qatar e dagli amministratori delegati di Fincantieri e di MBDA i contratti per la fornitura di mezzi navali e sistemi d'arma per circa 5 miliardi di euro. Sul sito del Ministero della difesa del 16 giugno 2016 si può leggere la seguente dichiarazione della Ministra Pinotti: «La cooperazione nel settore della Difesa con il Qatar è molto forte già da diversi anni. La firma dell'accordo di oggi rafforza ancor di più una collaborazione che riteniamo molto importante e strategica. La fiducia e la stima che si è instaurata tra i rappresentanti istituzionali nel “mondo della Difesa”, ai diversi livelli, è legata alla sempre massima lealtà con la quale sono stati avviati e perseguiti obiettivi comuni»;
l'Italia ha propri militari in Qatar impiegati presso la AI Udeid Air Base con funzioni di collegamento con le forze aeree Usa. Come si legge nella scheda 21 della deliberazione sulle missioni militari italiane all'estero: «la base è dislocata a ovest di Doha e costituisce un Combined Aerospace Operations Center dello United States Central Command, assolvendo compiti di comando e logistica per l'area di competenza (che comprende Iraq e Afghanistan)» –:
quali iniziative precauzionali il Governo intenda assumere in merito a questo nuovo scenario sia in ordine ai contratti di cessione di armi in essere tra l'Italia e il Qatar sia in relazione alla presenza delle truppe italiane nella penisola. (5-11530)
A premessa della risposta all'interrogante, va chiarito che non si tratta di cessione di materiale di armamento tra l'Italia ed il Qatar ma di un contratto tra l'industria nazionale (Fincantieri e MBDA Italia) e il Ministero della Difesa del Qatar. Il controllo dell'esportazione di materiale di armamento, prevista dal predetto contratto, è disciplinata dalla legge 185/90.
Nel merito dei quesiti posti, il Dicastero ha già avuto modo di esporre in passato in riscontro ad altra interrogazione svolta dinanzi a questa commissione, come le richieste delle imprese italiane per l'esportazione e la cessione di materiale d'armamento siano gestite dall'UAMA, l'Unità Autorizzazione Materiali di Armamento del MAECI, che agisce «caso per caso», attenendosi alla normativa italiana, europea ed internazionale, acquisito il parere finale del Comitato consultivo di cui fanno parte i rappresentanti dei vari dicasteri.
È noto, peraltro, che nel più ampio quadro delle relazioni internazionali richiamate dall'interrogante, non vi sono embarghi, sanzioni o misure restrittive in corso nei confronti del Paese in questione da parte dell'ONU o dell'Unione europea. Ove in sede ONU o UE fosse decisa una qualche misura prescrittiva, l'Italia vi si adeguerebbe prontamente.
Per quanto concerne gli aspetti riguardanti la Difesa, si chiarisce che la base di Al Udeid ospita il personale del quartier generale avanzato statunitense (USCENTCOM) che svolge compiti di comando e controllo logistico per le operazioni in Iraq e in Afghanistan. La presenza italiana è limitata a 4 militari con funzione di collegamento nazionale con le forze aeree USA, per i quali valgono naturalmente le predisposizioni e procedure di sicurezza tipiche di ogni attività addestrativa ed operativa.
Il Dicastero segue con grande attenzione l'evolversi della situazione e valutiamo ogni possibile rischio; attualmente i nostri militari continuano a svolgere la propria attività all'interno della Base statunitense.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):contratto di forniture
firma di accordo
gas naturale