Legislatura: 17Seduta di annuncio: 807 del 31/05/2017
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 31/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BOMBASSEI ALBERTO CIVICI E INNOVATORI 31/05/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 31/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 01/06/2017 Resoconto GALGANO ADRIANA CIVICI E INNOVATORI RISPOSTA GOVERNO 01/06/2017 Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 01/06/2017 Resoconto GALGANO ADRIANA CIVICI E INNOVATORI
DISCUSSIONE IL 01/06/2017
SVOLTO IL 01/06/2017
CONCLUSO IL 01/06/2017
GALGANO e BOMBASSEI. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
la Nestlè-Perugina è una delle realtà imprenditoriali più significative dell'Umbria per l'occupazione e l'economia del territorio;
Perugina è un marchio storico italiano e nello stabilimento di San Sisto a Perugia si producono importanti marchi quali Baci e Nero Perugina esportati in cinquantacinque Paesi;
dopo una lunga vertenza, il 2 marzo 2016 Nestlè ha ufficializzato il piano industriale di rilancio di Perugina: investimenti per 60 milioni di euro in tre anni con prodotto portante il «Bacio», nessun esubero, nuova struttura manageriale e innovazione delle tecnologie produttive e del modello organizzativo;
il 24 febbraio 2017 sono stati resi noti i primi dati sul buon andamento del Bacio e delle tavolette, sia sul mercato interno che sull’export. «Purtroppo – si legge nella nota – sull’export l'aumento del 44% non si traduce in volumi importanti, tali da assicurare un conseguente aumento produttivo». In Usa, Canada, Brasile, Cina ed Australia la crescita del Bacio è a doppia cifra. In Canada e Cina l'aumento è del 60 per cento;
nel piano industriale si prevedeva anche la produzione dei coni gelato per sopperire alla stagionalità del cioccolato e Nestlé ha ufficializzato il contratto di fornitura alla Froneri dei biscotti per il Maxibon della durata di tre anni, con un quantitativo iniziale di circa 930 tonnellate;
sebbene la rappresentanza sindacale unitaria abbia dato un giudizio positivo sull'andamento del piano, nel mese di aprile 2017, nello stabilimento di San Sisto, è partita la cassa integrazione per 867 dipendenti che scadrà a fine 2018;
a maggio 2017, dopo un nuovo incontro dei sindacati con la Nestlè, si è iniziato a parlare di rischio esuberi per 300 unità, nonostante i dati positivi relativi al settore cioccolato registrati dalla multinazionale;
immediata è stata la reazione dei sindacati che chiedono «di mantenere la discussione nei confini dell'accordo sottoscritto ad aprile 2016, senza aperture su argomenti estranei, soprattutto in quanto tesi ad un riassetto strutturale che ci pare assolutamente evitabile». Nella nota si annuncia anche il possibile stato di agitazione, con azioni da intraprendere in vista della futura campagna produttiva, e si chiede la convocazione di un tavolo ministeriale –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza della suddetta situazione e se intenda convocare sindacati, istituzioni locali e vertici della multinazionale Nestlè per verificare il rispetto di quanto previsto nell'accordo sottoscritto ad aprile 2016, soprattutto in relazione alle strategie per la gestione del personale. (5-11473)
Rispondo agli Onorevoli Interroganti con informazioni in parte già date in altre sedi sulla situazione dello stabilimento di S. Sisto Perugia della Società Nestlè Italia S.p.A.
In via preliminare, ricordo che il Gruppo Nestlè è presente in Italia dal 1875 e con i suoi vari settori di attività impiega nel nostro Paese 5.500 dipendenti distribuiti in 13 stabilimenti.
Il 7 ottobre 2015, il Ministero dello sviluppo economico aveva provveduto a convocare il Gruppo in questione presso il Ministero medesimo, anche alla presenza delle rappresentanze sindacali sia nazionali che territoriali.
In tale sede, la Nestlè aveva ribadito l'importanza delle produzioni italiane per la multinazionale confermando lo stabilimento di S. Sisto come uno dei poli produttivi di eccellenza del cioccolato all'interno del Gruppo.
La strategia di sviluppo commerciale avanzata dalla Società, infatti, era indirizzata non soltanto al mercato interno, ma anche alla crescita dei mercati esteri con interessanti opportunità di controstagionalità della produzione.
Nello specifico dello stabilimento Perugina di S. Sisto, si erano previsti investimenti destinati all'ammodernamento del polo produttivo e all'introduzione di nuove tecnologie, tali da rispondere alle necessità di mercati sempre più sfidanti, come poi confermato nel Piano industriale del 2 marzo 2016.
In merito alle problematiche occupazionali evidenziate nell'atto, il Ministero del lavoro ha comunicato che, con proprio decreto, ha provveduto ad autorizzare la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale per il periodo dal 16 gennaio 2017 al 15 luglio 2018, in favore di 819 lavoratori impiegati presso lo stabilimento di S. Sisto Perugia.
Il Ministero dello sviluppo economico si rende disponibile sin d'ora ad aprire un tavolo di confronto al riguardo, ove richiesto dalle parti in relazione a possibili trattative, al fine di verificare ogni soluzione praticabile affinché questa importante realtà produttiva possa continuare ad operare nel territorio umbro, tutelandone così anche l'occupazione.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica industriale
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