Legislatura: 17Seduta di annuncio: 802 del 23/05/2017
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA
Data firma: 23/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 23/05/2017 BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 23/05/2017 BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 23/05/2017 TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 23/05/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 23/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 24/05/2017 Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 24/05/2017 Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 24/05/2017 Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA
DISCUSSIONE IL 24/05/2017
SVOLTO IL 24/05/2017
CONCLUSO IL 24/05/2017
SEGONI, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS e TURCO. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
a oltre due settimane dal rogo che il 5 maggio 2017 ha avvolto la ditta di stoccaggio rifiuti a Pomezia, fuoco e fumo si alzano a intervalli preoccupanti dalle macerie dell'azienda;
molti abitanti della zona hanno accusato malori in seguito ai fumi del rogo e all'esposizione a molteplici sostanze tossiche e cancerogene e molti di loro hanno esibito certificazione medica quando si sono rivolti all'unità di crisi costituita da Osservatorio nazionale amianto Onlus già nell'immediatezza del disastro e in data 21 maggio 2017, la Eco X ha ripreso a bruciare;
il sito è sotto sequestro per provvedimento della procura della Repubblica di Velletri, ma è privo di vigilanza ed è ancora ricolmo dei resti della combustione e di altri rifiuti, ancora incombusti, con il concreto rischio che, ci sia la possibilità che perduri questa condizione;
nel frattempo, l'Osservatorio nazionale amianto ha intimato per iscritto al sindaco di Pomezia di predisporre l'immediata messa in sicurezza rispetto al rischio amianto, con l'utilizzo del liquido incapsulante, in modo da evitare ogni eventuale aerodispersione di polveri e fibre di amianto e il successivo confinamento, all'esito del quale provvedere alla rimozione dei rifiuti incombusti e di eventuali componenti e/o materiali contenenti amianto –:
quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, il Ministro interrogato abbia intenzione di intraprendere in relazione a quanto esposto in premessa. (5-11436)
Con riferimento alle questioni poste, secondo quanto riferito dall'ARPA Lazio, si fa presente, in via preliminare, che nelle giornate dal 16 al 21 maggio 2017 le concentrazioni misurate presso le stazioni Ciampino, Cinecittà, Fermi ed Albano Laziale hanno fornito valori inferiori ai limiti imposti e in linea con quelli rilevati nelle giornate precedenti l'incendio.
Per quanto riguarda le misurazioni effettuate nelle immediate vicinanze dell'incendio, nonché nel Comune di Pomezia, nelle giornate del 13 e 14 maggio, la predetta Agenzia ha confermato valori inferiori al limite imposto per il PM10 ed in linea con quelli misurati dalla rete fissa di monitoraggio nello stesso periodo.
Con riferimento alla messa in sicurezza del sito, si segnala che, con l'ordinanza del 10 maggio, il Sindaco di Pomezia ha ordinato ai gestori dell'impianto di adottare con urgenza gli interventi di tempestiva rimozione in sicurezza dei materiali ivi presenti e di contestuale bonifica del sito, nel rispetto della normativa vigente a tutela della salute pubblica. Si fa presente, comunque, che la bonifica avrà inizio non appena verrà effettuato il dissequestro del sito oggetto di indagini da parte della Procura di Velletri.
A seguito di indagini analitiche svolte dalla Asl Roma 6, la stessa ha confermato la presenza di fibre di amianto nelle coperture dei capannoni dello stabilimento, ma dagli accertamenti effettuati non si rileva la presenza di tali fibre aerodisperse. La Asl, comunque, sta proseguendo nelle attività di campionamento e monitoraggio delle aree limitrofe allo stabilimento.
Infine, secondo quanto riferito dal Ministero della Giustizia, la Procura di Velletri sta selezionando uno specialista di settore per l'affidamento di un incarico consulenziale teso ad accertare l'eventuale impatto ambientale dell'incendio verificatosi.
Ad ogni modo, per quanto di competenza, si rassicura che il Ministero dell'Ambiente continuerà a monitorare la situazione con la Direzione competente e con l'ISPRA, che è a disposizione dell'ARPA regionale per ogni necessario supporto tecnico, nonché a sollecitare la celerità degli interventi da parte degli enti territoriali preposti.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):amianto
deposito dei rifiuti
incenerimento dei rifiuti