ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11385

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 798 del 17/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 17/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 17/05/2017
Stato iter:
18/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/05/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/05/2017
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 18/05/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/05/2017

SVOLTO IL 18/05/2017

CONCLUSO IL 18/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11385
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 17 maggio 2017, seduta n. 798

   PELLEGRINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il programma di recupero di alloggi di edilizia residenziale pubblica è stato disposto dall'articolo 4 della legge n. 80 del 2014; su questi fu basata la fine delle proroghe degli sfratti per le famiglie con sfratto e in grave disagio abitativo;
   dal sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti risulterebbe in Italia che 5.767 alloggi di erp sono vuoti per piccoli danni, che ne compromettono l'abitabilità, e circa 42.000 alloggi sono inutilizzati in quanto in cattivo stato e necessitano di manutenzione straordinaria;
   l'obiettivo, indicato dal Ministro interrogato, era quello di azzerare gli alloggi vuoti e risanare gli alloggi in cattivo stato entro il 2020, in modo da riportare all'utilizzo circa 48.000 alloggi da assegnare a famiglie collocate nelle graduatorie;
   le famiglie collocate nelle graduatorie comunali in Italia risultano essere circa 650 mila e gli alloggi recuperati avrebbero dovuto essere utilizzati per assegnarli prioritariamente alle famiglie con sfratto per finita locazione e in forte disagio abitativo, già soggette in passato a proroghe;
   il piano di recupero è stato finanziato per un totale di 480 milioni di euro fino al 2020; di questi risultano trasferiti alle regioni circa 260 milioni di euro, interamente dedicati al piano recupero dell'edilizia residenziale pubblica di cui all'articolo 4 della legge n. 80 del 2014;
   l'obiettivo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nel biennio 2015-2016 era di rendere disponibili 5.767 alloggi vuoti, entro la fine del 2016 e avviare i lavori di ristrutturazione per 20.769 alloggi in cattivo stato entro il 2017;
   non si hanno dati certi sull'avvio dei lavori di ristrutturazione dei 20.769 alloggi su circa 42.000 inutilizzati in quanto in cattivo stato;
   dal monitoraggio effettuato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e pubblicato e aggiornato sul sito risulta che l'obiettivo di alloggi erp vuoti inutilizzati da recuperare entro il 2016 era di 6.594; di questi ad oggi ne sono stati recuperati solo 2.773;
   dei ritardi dell'attuazione del piano di recupero ne pagano le conseguenze decine di migliaia di famiglie con sfratto o in graduatoria che non riescono ad ottenere una risposta concreta –:
   quali siano i motivi e le responsabilità del gravissimo ritardo del piano di recupero di alloggi «erp», rispetto all'obiettivo previsto entro il 2016, e dello stentato avvio della ristrutturazione di almeno dei 20.769 alloggi su circa 42.000 in cattivo stato, e quale sia la situazione per singole regioni e singoli comuni. (5-11385)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-11385

  Come è noto, negli ultimi anni il Governo ha messo in campo diversi interventi strutturali per ridurre fortemente il disagio abitativo presente nel Paese, tra questi rientra sicuramente il Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) con risorse finanziarie per complessivi 492,5 milioni di euro.
  I criteri per la formulazione del programma e le relative procedure attuative, così come le tempistiche, sono state dettagliatamente concordate e condivise con le regioni e sancite in sede di Conferenza unificata nella seduta del 18 dicembre 2014.
  Ciò posto si può affermare, in linea con quanto esposto dall'onorevole interrogante, che con il citato programma il Governo ha voluto dare priorità alla necessità di rispondere al disagio abitativo recuperando velocemente appartamenti sfitti ma non utilizzabili per mancata effettuazione di lavori di lieve entità (linea a) oppure appartamenti già abitati ma bisognosi di manutenzione straordinaria o ripristino anche nelle parti condominiali (linea b).
  Sulla base di tali obiettivi le regioni, acquisiti dai soggetti proprietari degli immobili ERP (comuni ed ex IACP) i relativi fabbisogni, hanno inviato al MIT specifici elenchi di alloggi su cui intervenire con riferimento alle suddette tipologie di intervento e alle risorse assegnate: cioè 4.480 alloggi di linea a) e 20.766 alloggi di linea b), ai quali vanno aggiunti ulteriori 1.379 alloggi di linea a) e 21.529 alloggi di linea b) trasmessi come elenchi di fabbisogno eccedente il finanziamento assentito. Dalle risorse disponibili risultano esclusi gli alloggi eccedenti di linea b) pari a 21.259, per un totale di circa 368 milioni di euro.
  Il MIT si è sollecitamente adoperato per il trasferimento delle risorse relative alle annualità disponibili a partire dal 2014, 2015, 2016, per entrambe le linee di intervento, mettendo in condizione le regioni di operare attivamente per una puntuale attuazione del programma.
  Infatti, dal monitoraggio del 10 gennaio 2017 relativo al quarto trimestre 2016, per gli interventi di linea a) risultano trasferite risorse pari a euro 47.406.553,47 – che rappresentano l'88,55 per cento del totale delle risorse programmate dalle regioni per il recupero dei primi 4.480 alloggi – ma con una percentuale di realizzazione di circa il 48 per cento, corrispondente a 2.181 alloggi.
  Inoltre, per non determinare alcuna soluzione di continuità nell'azione delle regioni, nei primi mesi del 2017 il MIT ha messo a disposizione delle medesime ulteriori risorse per circa 10 milioni di euro.
  In tale contesto è stato registrato un primo soddisfacente avvio del programma; tuttavia, in fase di successiva attuazione, si è registrato un rallentamento non rispondente alle aspettative. Le maggiori criticità che hanno comportato ritardi nell'attuazione degli interventi sono emerse nella fase gestionale, di esclusiva competenza delle regioni, e sono da ascrivere, per la maggior parte dei casi, al mancato rispetto del termine previsto per l'emissione dei provvedimenti regionali di concessione dei finanziamenti (30 giorni dalla comunicazione di avvenuta validazione dell'Ufficio centrale di bilancio dei decreti di trasferimento delle risorse statali) e determinatosi, per ammissione delle regioni stesse, dalla tempistica delle procedure di adozione dei bilanci regionali sulla base della quale le risorse statali sono messe a disposizione dei comuni e degli ex IACP in qualità di soggetti attuatori.
  Va inoltre segnalato che nelle delibere di concessione del finanziamento alcune regioni hanno discrezionalmente stabilito una tempistica di realizzazione diversa da quella concordata nei decreti attuativi.
  Altro motivo di difficoltà, che ha negativamente inciso sulla puntuale attuazione del programma, è da individuarsi nella sopravvenuta impossibilità di realizzare alcuni interventi sia per sopraggiunte occupazioni abusive, sia per rinuncia da parte dell'ente proprietario nonché per il riscontrato incremento dei costi di realizzazione provocato dall'aggravarsi dei danni.
  Dalle informazioni acquisite direttamente dalle regioni per gli alloggi di linea a) è dato registrare un miglioramento nell'avanzamento di tale linea di intervento; infatti, gli alloggi ultimati al 30 marzo 2017 ammontano a 3.131, pari al 69,8 per cento dei primi 4.480, a fronte dei 2.791 ad oggi risultanti conclusi dall'applicativo.
  La motivazione del disallineamento è da rinvenirsi nei ritardi con i quali i soggetti abilitati indicati dagli attuatori procedono all'inserimento dei dati di propria competenza nell'applicativo informatico, che pertanto non restituisce un dato puntuale con riferimento alle scadenze previste.
  Per quanto concerne, poi, gli interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria di cui alla linea b) va segnalato che la legge di finanziamento ipotizzava un arco temporale di messa a disposizione delle risorse per tali iniziative dal 2014 al 2024 che risultava non coerente con la necessità di dare immediate risposte al disagio abitativo; pertanto con la legge di bilancio 2016 la quasi totalità delle risorse sono state accorpate a valere sul periodo 2014-2018. Ad oggi risultano avviati 2.767 alloggi su un totale di 20.766, di cui 280 conclusi.
  Infine, il finanziamento trasferito alle regioni per la linea b) ammonta a 191 milioni, che rappresenta circa il 49 per cento dell'utilizzo richiesto di 384,78 milioni.
  Entro il 2017, potrebbero essere erogate ulteriori risorse statali pari a circa 116 milioni di euro ma la messa a disposizione alle regioni dipenderà dall'effettivo avvio dei lavori.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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