ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11377

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 798 del 17/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 17/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSSA LUISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 17/05/2017
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 17/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 17/05/2017
Stato iter:
18/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/05/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 18/05/2017
Resoconto NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/05/2017

SVOLTO IL 18/05/2017

CONCLUSO IL 18/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11377
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Mercoledì 17 maggio 2017, seduta n. 798

   NICCHI, BOSSA e SCOTTO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   è da molto tempo che si attende la statizzazione degli istituti musicali pareggiati, trasformati in istituti superiori di studi musicali, dall'articolo 2, comma 2, della legge 27 dicembre 1999, n. 508;
   la statizzazione di questi istituti, consentirebbe, tra l'altro, la presa in carico da parte dello Stato degli oneri degli istituti che attualmente gravano sui bilanci degli enti locali già drasticamente ridotti in questi anni da mancati trasferimenti da parte del Governo;
   ad oggi, nessuna risorsa è specificatamente destinata a finanziare i processi di statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati, nonostante alcuni istituti siano ormai in aperta situazione pre-fallimentare;
   la grave situazione attuale vede diciannove conservatori non statali, in difficoltà e a rischio chiusura per mancanza di fondi;
   diversi di questi diciannove conservatori sono ancora nei bilanci delle province, ormai con pochissime risorse a disposizione, e i comuni e le regioni, che dovrebbero farsene carico, spesso non sono in condizione di farlo;
   come ha ricordato Francesco Sinopoli, segretario generale della Federazione lavoratori della conoscenza CGIL, «o i conservatori vengono statizzati o chiudono (...). È importante preservare la straordinaria esperienza italiana in fatto di educazione e alta formazione musicale e artistica, che trova nelle comunità locali un suo punto di forza» –:
   se non intenda attivarsi al fine di garantire la statizzazione degli istituti musicali pareggiati nonché, nelle more della suddetta statizzazione, assumere iniziative per garantire le risorse necessarie per l'attività dei medesimi istituti, evitando in tal modo il rischio di una loro probabile chiusura. (5-11377)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-11377

  La situazione degli ex Istituti musicali pareggiati è già all'attenzione di questo Ministero, che si sta adoperando su due fronti, paralleli e complementari tra loro.
  Anzitutto il MIUR sta sostenendo l’iter parlamentare di un provvedimento chiave a questi fini, il cosiddetto «DDL Martini», che se approvato permetterebbe di intervenire non solo sul processo di statizzazione, atteso da anni, dei 18 Istituti Musicali Pareggiati e delle 5 Accademie di Belle arti non statali, ma anche sul riassetto complessivo del sistema.
  Quanto alla statizzazione, appare opportuno segnalare che questo Ministero ha già avviato delle iniziative funzionali al raggiungimento di questo importante obiettivo. In particolare, per 3 delle 5 Accademie di belle arti non statali (cioè per Verona, Genova, Perugia), nelle more del procedimento che si propone di addivenire alla statizzazione ufficiale, è già iniziato un percorso preordinato alla loro statizzazione, al cui finanziamento sono stati destinati 4 milioni di euro annui disponibili a regime. Si precisa che si è potuto procedere solo su 3 delle 5 Accademie non statali, in quanto le due Accademie di Bergamo e Ravenna non hanno personalità giuridica, non hanno uno statuto, né un bilancio né organi propri, ma sono entrambe articolazioni rispettivamente del Comune di Bergamo e Ravenna, da cui dipende anche il personale docente e non docente ivi impiegato (3 unità per Ravenna e nessuna per Bergamo, che utilizza esclusivamente contratti di insegnamento).
  Con riferimento all'obiettivo del riassetto complessivo del sistema, l'intenzione del MIUR è di individuare forme flessibili e criteri oggettivi per consentire un riordino qualificato e sostenibile dell'intero sistema AFAM che tenga conto di diverse esigenze. Tra queste, vanno mansionate:
   la valorizzazione e la qualificazione ulteriore di quelle Istituzioni che hanno una massa critica, un bacino di utenza e una storia che le colloca in posizioni di attrattività per il sistema Paese anche a livello internazionale;
   la definizione di un modello di Politecnico delle Arti (tipologia già prevista dalla legge n. 508/99) che consenta l'aggregazione in un unico soggetto giuridico di Conservatori e Accademie laddove le condizioni territoriali favoriscano tale aggregazione;
   la stimolazione di un processo di statizzazione che non sia una semplice trasformazione di un soggetto giuridico da non statale a statale ma che, in un percorso graduale pluriennale, possa portare ad almeno 3 modelli:
    semplice trasformazione da Istituto non statale a Istituto statale;
    fusione per incorporazione dell'Istituto non statale in un Istituto statale già esistente;
    creazione dei Politecnici delle Arti.

  A fianco della descritta iniziativa legislativa, il MIUR sostiene convintamente gli emendamenti in materia di statizzazione e razionalizzazione degli ex Istituti Musicali pareggiati e delle Accademie di Belle arti non statali proposti al decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017, relativo, tra l'altro, ad iniziative in favore degli enti territoriali, in corso di esame in Commissione bilancio.
  Al fine di un loro accoglimento, il MIUR si impegna sin d'ora a avallare la copertura finanziaria prevista, seppure nei limiti di 20 milioni di euro a regime, funzionali ad una statizzazione graduale dei citati Istituti, rispetto ai 50 milioni circa che servirebbero per la statizzazione completa di tutti gli enti.
  Detti emendamenti non si rivelano percorsi alternativi al cosiddetto «DDL Martini», giacché permarrebbe in capo all'Atto Senato 322 e abbinati la funzione di assicurare la regolamentazione organica del processo, nonché il coordinamento con le restanti disposizioni innovative in tema di AFAM.
  Consapevoli dei tempi necessari per raggiungere gli obiettivi che caratterizzano le succitate iniziative, il Governo non mancherà di continuare ad erogare, nelle more, le risorse necessarie al sistema AFAM, confermando la tendenza positiva dell'ultimo triennio: nel 2017, infatti, il finanziamento è stato di 13,8 milioni di euro, a fronte di un finanziamento attestato a 12,7 milioni di euro nel 2015.
  Anche per le 5 Accademie di Belle arti non statali il trend è stato di crescita: da 1 milione di euro nel 2015 a 4 milioni di euro nel 2017.
  Per gli Istituti musicali pareggiati, che negli ultimi anni hanno visto fortemente ridursi (fino ad azzerarsi in alcuni casi) il sostegno che gli enti territoriali assicuravano loro, il Ministero sta cercando di individuare e predisporre soluzioni di più ampio respiro, come già sinteticamente rappresentato.
  Concludendo, l'eccellenza del nostro Paese nel settore dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica richiede un'alta responsabilità di tutti gli attori, a partire dal Governo e dal Parlamento, per dare respiro ad un sistema che da tempo lo reclama e che merita riconoscimento e risposte concrete.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

nazionalizzazione

musica

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