ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11360

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 797 del 16/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: DAMBRUOSO STEFANO
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 16/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MUCCI MARA CIVICI E INNOVATORI 16/05/2017
CATALANO IVAN CIVICI E INNOVATORI 17/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/05/2017
Stato iter:
17/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 17/05/2017
Resoconto CATALANO IVAN CIVICI E INNOVATORI
 
RISPOSTA GOVERNO 17/05/2017
Resoconto MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 17/05/2017
Resoconto CATALANO IVAN CIVICI E INNOVATORI
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/05/2017

DISCUSSIONE IL 17/05/2017

SVOLTO IL 17/05/2017

CONCLUSO IL 17/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11360
presentato da
DAMBRUOSO Stefano
testo presentato
Martedì 16 maggio 2017
modificato
Mercoledì 17 maggio 2017, seduta n. 798

   DAMBRUOSO, MUCCI, CATALANO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   già in data 15 marzo 2016 veniva interrogato il Ministro della giustizia circa l'evidente carenza di educatori nell'organico del personale in servizio presso la casa circondariale di Bologna;
   anche il personale di polizia penitenziaria risultava in tale data insufficiente rispetto all'organico dichiarato;
   la situazione in cui verte la struttura è a tutt'oggi grave: sono sempre più frequenti episodi di pestaggi tra i detenuti e le aggressioni al personale di servizio, che si uniscono al ripetuto ritrovamento di alcolici;
   il personale di polizia penitenziaria ha denunciato l'illegale reiterato utilizzo, da parte della popolazione detenuta, di alcuni generi alimentari (nel caso specifico, trattasi di frutta, messa a macerare, destinata alla produzione di grappa);
   il flusso di alcolici all'interno dell'istituto porta a supporre, non solo problemi di tipo pratico, causati dallo stato di ubriachezza potenziale di alcuni detenuti ad alto rischio di pericolosità, ma anche una trama delinquenziale sorretta dallo scambio di favori tra detenuti, innescato dalla possibilità di alcuni utenti di disporre di un bene richiesto e non consentito dai normali canali legali;
   a distanza di un anno risulta ancora nettamente insufficiente l'organico della polizia penitenziaria. L'intero reparto detentivo è coperto con una sola unità nel turno notturno. Vi sono anche gravi carenze nelle prime ore del turno mattutino. Il riferimento è specialmente alla fascia oraria tra le 6 e le 8, quando il reparto sopracitato è costantemente sotto unità;
   tenuto conto del continuo peggioramento delle condizioni di lavoro della polizia penitenziaria, è urgente affrontare il problema;
   il personale di polizia penitenziaria previsto è di 552 agenti. Ne sono invece presenti effettivamente solo 403;
   la capienza regolamentare di detenuti è di 492 persone. Il numero effettivo dei presenti è invece di 754 –:
   se non intenda adottare opportune iniziative al fine di normalizzare la presenza della polizia penitenziaria e dei detenuti nelle carceri, nonché migliorare la condizione della popolazione reclusa. (5-11360)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-11360

  L'interrogazione in corso di trattazione riguarda le condizioni di carenza del personale presso la Casa circondariale di Bologna, istituto ove è riscontrabile effettivamente un serio problema di sovraffollamento.
  Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha comunicato che presso l'istituto penitenziario le forze di polizia presenti sono pari a 420 unità a fronte di un organico di 552. La maggiore carenza di personale, per quanto comunicato dall'articolazione ministeriale competente, si registra nei ruoli dei sovrintendenti e degli ispettori.
  Il tasso di carenza di organico, certamente rilevante, rappresenta purtroppo una caratteristica comune a molti istituti penitenziari e, proprio per questo, le politiche del personale hanno un rilievo prioritario ed anche la situazione dell'istituto di Bologna non potrà che essere tenuta nella massima considerazione in occasione delle nuove assegnazioni di personale, ormai imminenti.
  In attesa, infatti, della risoluzione della sospensione delle procedure concorsuali per l'assunzione di 300 unità maschili e 100 femminili, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 ottobre 2016 l'Amministrazione penitenziaria è stata autorizzata ad assumere n. 887 agenti già vincitori di concorso.
  E, nell'ambito di tale quadro, il decreto «milleproroghe», convertito con la recente legge 27 febbraio 2017, n. 19, ha previsto la proroga, sino al dicembre 2017, della validità delle graduatorie dei concorsi pubblicate in data non anteriore al 1o gennaio 2012.
  Tale intervento normativo consentirà, dunque, all'Amministrazione di attingere alle predette graduatorie per avviare le procedure finalizzate all'assunzione, nell'anno in corso, di 887 donne e uomini, che andranno a colmare, in parte, il vuoto in organico del corpo di Polizia penitenziaria.
  Nello stesso senso non potrà che esser tenuto presente, nelle politiche di assunzione, lo stato di vacanza nei ruoli degli educatori, attualmente presenti nell'istituto bolognese in numero di 6 a fronte di una dotazione organica pari a 9 unità, in seguito alla rideterminazione delle piante organiche attuata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 giugno 2015.
  Si tratta di primi, importanti, interventi che dimostrano la costante attenzione riservata dal Governo a tale questione e che intendono migliorare le condizioni di lavoro negli istituti, garantirne maggior sicurezza ed assicurare un miglior trattamento per le persone detenute.
  Da questo ultimo punto di vista, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha fornito dati relativi ad episodi critici che non parrebbero manifestazione di un progressivo deterioramento delle condizioni di vita detentiva, così come la situazione riscontrata è stata valutata come complessivamente gestibile dal personale e sostanzialmente sotto controllo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale carcerario

detenuto

lavoro a turni