ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11212

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 784 del 26/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 26/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 26/04/2017
MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 26/04/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 26/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11212
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Mercoledì 26 aprile 2017, seduta n. 784

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI e PASTORINO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 marzo 2017;
   il Ministro della salute, ha definito la pubblicazione, una data «storica per la sanità italiana», poiché, a suo dire, è l'occasione concreta di «creare un servizio sanitario nazionale sempre al passo con le innovazioni tecnologiche e scientifiche e con le esigenze dei cittadini»;
   sicuramente tale pubblicazione ha il merito di concludere un iter atteso da quasi dieci anni; tuttavia, è doveroso rilevare che l'accessibilità alla maggior parte delle prestazioni incluse nei nuovi Lea è ancora molto lontana per cittadini e pazienti;
   la Fondazione Gimbe ha effettuato un'analisi scrupolosa del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e dei relativi allegati: in particolare, i commi 1-5 dell'articolo 64 (norme finali e transitorie) fanno emergere un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri «orfano» d'indispensabili documentazioni tecniche, che rimanda a ulteriori atti normativi dalle tempistiche in parte ignote e imprevedibili, in parte note ma difficilmente applicabili in tutte le regioni secondo le scadenze previste;
   ad esempio, i nomenclatori pubblicati in Gazzetta Ufficiale sono privi delle corrispondenti tariffe; infatti, si precisa che l'entrata in vigore dei nomenclatori dell'assistenza specialistica e protesica è subordinata all'operatività dei provvedimenti che fisseranno le tariffe massime delle prestazioni;
   inoltre, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri prevede l'ampliamento dell'elenco inserendo circa 110 nuove prestazioni tra singole malattie rare e gruppi di malattie che, tuttavia, entreranno in vigore 180 giorni dopo la data di pubblicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;
   le modalità di erogazione delle prestazioni sono rinviate a successivi accordi sanciti dalla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, regioni e province autonome, su proposta del Ministro della salute;
   la Commissione nazionale, incaricata di garantire l'aggiornamento dei Lea attraverso una procedura semplificata e rapida, avrebbe dovuto formulare, entro il 28 febbraio 2017, una prima proposta di revisione da formalizzare entro il 15 marzo, ma entrambe le scadenze non sono state rispettate;
   infine, sui dispositivi monouso, sulle prestazioni protesiche, sui percorsi assistenziali integrati e sull'assistenza ambulatoriale, il testo prevede che per essere realmente applicato, occorrono diverse intese tra Stato-regioni;
   considerate quanto sopra descritto, secondo gli interroganti, i nuovi Lea non possono garantire i livelli essenziali e uniformi di prestazioni e servizi nel Paese, causando pertanto un grave disagio ai cittadini –:
   stabilito che i nomenclatori tariffari in vigore saranno superati solo quando sarà raggiunta l'intesa Stato-regioni, se il Ministro interrogato non ritenga di doversi attivare allo scopo di adeguare le reti regionali per le malattie rare con l'individuazione dei relativi presidi e registri regionali;
   quali siano le iniziative previste – per quanto di competenza – per tutelare i pazienti con malattie rare nelle regioni inadempienti;
   poiché la standardizzazione su tutto il territorio nazionale dei criteri di erogazione delle prestazioni dei nuovi Lea ai sensi del comma 1 dell'articolo 64 sopra citato è stata rimandata ad atti successivi, quali siano le tempistiche della standardizzazione non definite dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;
   se non ritenga di dover assumere iniziative per definire una specifica tabella finalizzata a fornire certezze a cittadini e pazienti sulla reale fruibilità dei nuovi Lea in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. (5-11212)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 settembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-11212

  Premetto che già da alcuni anni si sta sviluppando un negoziato fra l'UE e Cina, volto alla reciproca registrazione e protezione di una lista di indicazioni geografiche europee e cinesi.
  Il negoziato, tuttavia, non si è ancora concluso, a causa di difficoltà per trovare un giusto equilibro fra le posizioni della Cina e dell'UE – quest'ultima incoraggiata da Paesi come Italia, Francia, Spagna, Grecia, Portogallo – in vista di un risultato ambizioso.
  Va, altresì, precisato che la lista cui fanno cenno gli Onorevoli è stata pubblicata in Cina lo scorso 3 giugno (analoga pubblicazione è avvenuta nella Gazzetta Ufficiale dell'UE, serie C 177, di pari data), per accertare «se tali IIGG debbano essere protette in forza dell'Accordo come indicazioni geografiche, ai sensi dell'articolo 22, paragrafo 1, dell'Accordo TRIPS».
  La citata pubblicazione ha il solo scopo di permettere a persone fisiche o giuridiche che abbiano un interesse legittimo, residenti o stabiliti in Cina o in un paese terzo, la presentazione di eventuali opposizioni alla registrazione di tale protezione mediante una dichiarazione debitamente motivata. Inoltre, sono ricevibili soltanto le dichiarazioni di opposizione, pervenute entro due mesi dalla data della pubblicazione.
  Al riguardo, faccio presente che sono giunte numerose opposizioni inerenti numerose e storiche indicazioni geografiche italiane, da parte di soggetti statunitensi contrari alla loro protezione nel Paese asiatico.
  La lista dell'UE comprende 100 indicazioni geografiche, di cui fanno parte 26 italiane la cui inclusione è avvenuta, tenendo presente che, nel corso del tempo, a) rappresentano una parte assai rilevante delle esportazioni dell'Italia nel settore agroalimentare in senso lato, anche in riferimento alla Cina e b) riguardano la presenza di casi di uso improprio nel Paese asiatico, ad esempio, Asiago, Fontina Gorgonzola, Parmigiano Reggiano, Chianti, Montepulciano d'Abruzzo, e altro, da parte di soggetti locali e non che hanno presentato le citate opposizioni.
  Rilevo altresì, che si sta ancora negoziando la possibilità di creare, in futuro, un meccanismo di aggiornamento delle liste, una volta che l'accordo di che trattasi entrerà in vigore e i cui criteri sono ancora in corso di valutazione fra le Parti.
  L'Amministrazione, in costante raccordo con il MISE e il MAECI, segue l'evoluzione del negoziato con grande attenzione, avendo come obiettivo il conseguimento di un risultato ambizioso, in grado di assicurare una reale protezione in Cina alle Indicazioni Geografiche e, conseguentemente, l'espansione delle nostre esportazioni in quel continente.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fissazione dei prezzi

innovazione

prestazione sociale