ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11168

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 781 del 19/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: VELLA PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 19/04/2017
Stato iter:
20/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/04/2017
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2017
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 20/04/2017
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/04/2017

SVOLTO IL 20/04/2017

CONCLUSO IL 20/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11168
presentato da
VELLA Paolo
testo di
Mercoledì 19 aprile 2017, seduta n. 781

   VELLA e RUSSO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 29 della legge n. 47 del 1985, contemplava il ricorso, da parte della regione alle cosiddette «varianti agli strumenti urbanistici finalizzate al recupero urbanistico degli insediamenti abusivi esistenti sin dalla data del 1o ottobre 1983» entro un quadro di convenienza economica e sociale;
   l'articolo 35, comma 17, della menzionata legge n. 47 del 1985 sanciva che «decorso il termine perentorio di ventiquattro mesi dalla presentazione della domanda quest'ultima si intende accolta ove l'interessato provveda al pagamento di tutte le somme eventualmente dovute a conguaglio ed alla presentazione all'ufficio tecnico erariale della documentazione necessaria all'accatastamento. Trascorsi trentasei mesi si prescrive l'eventuale diritto al conguaglio o al rimborso spettanti»;
   nulla è stato fatto in tema di panificazione urbanistica attuativa mirata al recupero degli insediamenti abusivi di cui al succitato articolo 29 della legge n. 47 del 1985; tanti, troppi condoni edilizi nella regione Campania non risultano ancora esitati a causa delle sopraggiunte normative in tema di vincoli ambientali e/o paesaggistici;
   il comune di Napoli, ricorrendo a procedure semplificate (cosiddette autocertificazioni) ha incassato ben oltre 100 milioni di euro sulla voce «condono edilizio» per tutti gli immobili non sottoposti a vincoli di inedificabilità totale o parziale lasciando questi ultimi senza soluzione di continuità dal 1985 ad oggi;
   ad oggi, sono state emesse migliaia di intimazioni di sfratto con invito al pagamento di canoni arretrati (definite impropriamente «morosità forfettarie») per gli stessi immobili assoggettati a procedura in sanatoria e realizzati dagli stessi occupanti, determinando un problema di ordine sociale relativamente alla questione abitativa e di ordine economico-finanziario per le famiglie napoletane già vessate dalla morsa della crisi economica attuale;
   nessun intervento od opera infrastrutturale (standard urbanistici) risulta realizzato nei comparti abusivi assoggettati a procedure a sanatoria con i proventi di cui alla legge n. 47 del 1985 o della legge regionale n. 16 del 2004 –:
   se non ritenga opportuno assumere iniziative per una corretta interpretazione autentica delle disposizioni vigenti in materia di recupero degli insediamenti abusivi al fine di evitare che gli uffici comunali applichino in maniera difforme la normativa in questione, alla luce di quanto accaduto nel comune di Napoli che, pur avendo le dotazioni finanziarie di cui al comma 4 della legge regionale n. 16 del 2004 non ha provveduto, con i proventi derivanti dalle oblazioni e dagli oneri concessori incassati, alla redazione dei piani di recupero degli insediamenti abusivi stessi, intimandone, parimenti e ad avviso degli interroganti illegittimamente, lo sfratto e la discutibile morosità.
   (5-11168)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-11168

  In merito al quesito posto occorre premettere che la materia dell'abusivismo edilizio rientra, in maniera prevalente, nella competenza delle regioni e degli enti locali, come risulta dal quadro normativo di riferimento: articoli 114, 117 e 118 della Costituzione, decreto legislativo n. 267 (TU enti Locali) del 18 agosto 2000, nonché decreto del Presidente della Repubblica n. 380 (TU Edilizia) del 6 giugno 2001 che attribuisce i poteri di vigilanza sul territorio in capo ai comuni.
  In tale quadro di riferimento, tuttavia, attesa la rilevanza del fenomeno rappresentato dagli Onorevoli interroganti, che involge aspetti connessi sia alla sicurezza sia al disagio sociale il MIT, considerate le diversificate competenze sia a livello centrale che regionale e locale, è disponibile a partecipare, nel rispetto delle prerogative dei vari enti, ad un tavolo nel quale discutere del tema in esame.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sfratto

rimborso