ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11114

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 778 del 11/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: BOLDRINI PAOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2017
PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2017
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2017
CURRO' TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2017
D'ARIENZO VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2017
PIAZZONI ILEANA CATHIA PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2017
PICCIONE TERESA PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2017
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2017
PARRINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/04/2017
Stato iter:
04/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/05/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 04/05/2017
Resoconto BOLDRINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/04/2017

DISCUSSIONE IL 04/05/2017

SVOLTO IL 04/05/2017

CONCLUSO IL 04/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11114
presentato da
BOLDRINI Paola
testo di
Martedì 11 aprile 2017, seduta n. 778

   PAOLA BOLDRINI, D'INCECCO, PATRIARCA, AMATO, CURRÒ, D'ARIENZO, PIAZZONI, PICCIONE, CARNEVALI e PARRINI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   come già evidenziato negli atti di sindacato ispettivo n. 5-04761, a prima firma dell'onorevole Lenzi e n. 5-07313, a prima firma del primo firmatario del presente atto, la fibromialgia o sindrome fibromialgica è una malattia complessa, debilitante e invalidante, caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso ed astenia, associato a rigidità, che rendono difficoltosi movimenti ordinari, e ad una vasta gamma di disturbi funzionali che compromettono e riducono la qualità di vita di chi ne è affetto e colpisce approssimativamente 1,5-2 milioni di italiani, circa il 2-4 per cento, con punte segnalate fino al 10 per cento della popolazione e prevalentemente le persone di sesso femminile in età adulta;
   i sintomi della fibromialgia sono riscontrabili in altre malattie (reumatologiche, neurologiche ed altro) ed è spesso necessario, nella fase di studio e diagnosi, eseguire accertamenti clinici e di laboratorio e strumentali per escludere altre patologie e non vi è alcun esame di laboratorio o radiologico che possa diagnosticare la fibromialgia;
   negli ultimi anni, la fibromialgia è stata meglio definita e caratterizzata attraverso studi che hanno stabilito anche le linee guida per la diagnosi e la terapia;
   già in risposta all'atto di sindacato ispettivo n. 5-04761 in cui si chiedeva il perché questa malattia non fosse stata ancora riconosciuta né come malattia invalidante, né inserita nei livelli essenziali di assistenza, il Governo rispondeva che gli assistiti potevano già usufruire di tutte le prestazioni contenute nei livelli essenziali di assistenza, erogabili attraverso le strutture del Servizio sanitario nazionale e che, allo stato attuale, esisteva una oggettiva difficoltà ad identificare correttamente, sia in termini di prevalenza che di definizione clinica, le forme di fibromialgia da prendere in considerazione per un possibile inserimento tra le patologie croniche esenti, nel rispetto dei criteri previsti dalla vigente normativa;
   nella risposta all'atto di sindacato ispettivo n. 5-07313 il Governo affermava che aveva presentato, già nel 2011, al Consiglio superiore di sanità una richiesta di parere sulla fibromialgia e che tale richiesta era poi stata reiterata e che il Consiglio superiore di sanità aveva reso un parere nel settembre del 2015, ove la sezione i del Consiglio aveva proposto che lo studio della definizione dei cut-off potesse essere svolto dal gruppo di lavoro sulla «fibromialgia» della stessa sezione I, integrato con ulteriori esperti delle principali e maggiormente rappresentative associazioni dei pazienti, ed aveva auspicato l'attribuzione del codice identificativo di malattia, perché questo avrebbe consentito un'incisiva riduzione di consulenze, esami e prestazioni inappropriate da parte di altre figure professionali, nonché prospettato il riconoscimento di un'esenzione minima di almeno 24 mesi;
   inoltre, sempre nella risposta, il Governo affermava che poiché il citato parere considerava la fibromialgia come cronica, invalidante solo in alcuni casi, non necessariamente permanente, e che era necessario attendere che fossero definiti i cut-off attraverso studi idonei, il Ministero della salute riteneva che non vi erano, al momento, le condizioni per l'inserimento della fibromialgia nell'elenco delle malattie croniche allegato al decreto ministeriale n. 329 del 1999 –:
   alla luce dei fatti sopra esposti ed in particolare della risposta all'atto di sindacato ispettivo 5-07313, quale sia, allo stato attuale, la definizione dei cut-off e se il Ministro interrogato non ritenga doveroso adottare iniziative affinché tale definizione avvenga il prima possibile per poter poi inserire tale malattia nell'elenco delle malattie croniche di cui al decreto ministeriale n. 329 del 1999 così come da ultimo modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui nuovi livelli essenziali di assistenza del 12 gennaio 2017. (5-11114)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-11114

  Desidero ringraziare gli on.li interroganti poiché, con l'atto ispettivo in esame, mi consentono di illustrare, proprio alla vigilia della giornata Mondiale della Fibromialgia, che ricorre il prossimo 12 maggio, gli ulteriori passi in avanti compiuti dal Ministero della salute nell'ambito di un percorso, senza dubbio articolato e complesso, finalizzato ad acquisire una sempre maggiore consapevolezza, anche e soprattutto scientifica, circa i profili di tale patologia.
  Già da diversi anni la fibromialgia è oggetto di un numero crescente di richieste di assistenza sanitaria, di segnalazioni e di atti parlamentari, volti a domandare una maggiore attenzione da parte delle Istituzioni e della classe medica, oltre che ad ottenere un eventuale inserimento tra le patologie soggette a specifica tutela.
  Riguardo a questo ultimo punto, desidero precisare che la questione è da tempo all'attenzione del Ministero, che ha doverosamente coinvolto, nelle attività di propria competenza, Società scientifiche ed esperti, prendendo in esame tutte le informazioni disponibili.
  In occasione di precedenti atti di sindacato ispettivo svolti in questa sede, era stata data notizia che il Consiglio Superiore di Sanità-Sezione I, in esito alla seduta del 14 settembre 2015, aveva espresso il parere che la fibromialgia è una malattia «cronica, invalidante solo in alcuni casi, non necessariamente permanente», ed aveva contestualmente segnalato la necessità di attendere la definizione dei relativi cut-off attraverso studi idonei.
  Ebbene, voglio informare che, successivamente all'adozione del citato parere, il Consiglio, avvalendosi della propria funzione propositiva, prevista dall'articolo 4, comma 1, del decreto legislativo n. 266 del 1993, ha dato seguito alla proposta di definizione dei cut-off, dando mandato alla propria Sezione I, nella seduta del 19 luglio 2016, di istituire il Gruppo di lavoro denominato «Progetto Fibromialgia», con il fine specifico di proporre uno studio della definizione dei citati cut-off.
  Tale Gruppo di lavoro, composto dagli esperti di un precedente Gruppo di lavoro sulla «Fibromialgia» della stessa Sezione I, opportunamente integrati con gli esperti delle Associazioni dei pazienti e delle Società scientifiche maggiormente rappresentative in tale ambito, ha svolto i propri lavori dal settembre 2016 al marzo 2017.
  Nella seduta del 14 marzo 2017, la Sezione I ha dunque approvato la «Proposta progettuale per la definizione dei cut-off della Fibromialgia», con l'allegato «Case Report Form — Studio Fibromialgia» elaborato dal Gruppo di lavoro «Progetto Fibromialgia».
  Tale proposta progettuale prevede l'adozione di un'indagine clinico-epidemiologica per chiarire quanti dei pazienti diagnosticati nella pratica clinica come fibromialgici soddisfino i criteri classificativi ACR, quanti i criteri diagnostici e quanti abbiano cut-off di patologia tali da poter essere considerati malati cronici severi e dunque meritevoli di eventuali esenzioni per disabilità.
  In conclusione, devo informare che il citato progetto di ricerca, in considerazione della particolare valenza tecnico-scientifica del progetto in questione, è, attualmente, all'attenzione dei competenti uffici tecnici del Ministero della salute ai fini dell'inserimento dello stesso nel prossimo bando di ricerca finalizzata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

servizio sanitario nazionale

malattia cronica