ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11110

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 778 del 11/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CRIVELLARI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2017
PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 11/04/2017
Stato iter:
12/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 12/04/2017
Resoconto CRIVELLARI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 12/04/2017
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 12/04/2017
Resoconto CRIVELLARI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/04/2017

SVOLTO IL 12/04/2017

CONCLUSO IL 12/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11110
presentato da
MORETTO Sara
testo di
Martedì 11 aprile 2017, seduta n. 778

   MORETTO, CRIVELLARI e PELILLO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 7, comma 9-septiesdecies, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito dalla legge 6 agosto 2015, n. 125, stabilisce che in previsione dell'adozione della disciplina relativa alle concessioni demaniali marittime, le regioni, operino una ricognizione delle rispettive fasce costiere, finalizzata anche alla proposta di revisione organica delle zone di demanio marittimo ricadenti nei propri territori;
   la proposta di delimitazione è inoltrata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e all'Agenzia del demanio, che attivano, per gli aspetti di rispettiva competenza, i procedimenti previsti dagli articoli 32 e 35 del codice della navigazione, anche convocando apposite conferenze di servizi;
   il citato articolo 32 del codice della navigazione prevede, tra l'altro, che il capo del compartimento, quando sia necessario o se comunque ritenga opportuno promuovere la delimitazione di determinate zone del demanio marittimo, invita, nei modi stabiliti dal regolamento, le pubbliche amministrazioni e i privati che possono avervi interesse a presentare le loro deduzioni e ad assistere alle relative operazioni;
   tali procedimenti di delimitazione risultano avviati in alcune zone del delta del Po, in particolare nei comuni di Rosolina, Porto Tolle e Porto Viro ove aree che le pubbliche amministrazioni ritengono appartenenti al demanio marittimo sono ancora intestate a privati, con conseguenti contenziosi su cui si è espressa la giurisprudenza di merito e di legittimità (Cassazione penale, sezione III, sentenza 18 gennaio 2006 n. 9644, in termini analoghi Cassazione penale, sezione III, sentenza 10 febbraio 2004);
   con riferimento alla laguna di Caleri, nel comune di Rosolina, il tribunale di Rovigo ha condannato per occupazione abusiva di area demaniale alcuni privati che avevano avuto in locazione tali aree da chi risultava proprietario-intestatario catastale;
   questa situazione di incertezza è particolarmente sentita anche a Porto Tolte ove è pendente un contenzioso avanti il tribunale amministrativo regionale e varie iniziative sono bloccate in tratti di territorio che l'amministrazione ritiene abbiano acquisito le caratteristiche della demanialità;
   la giunta regionale del veneto, con delibera n. 2031 del 23 dicembre 2015, ha preso atto della ricognizione effettuata in alcuni comuni, in merito alla questione, inviandola ai citati Ministeri per gli adempimenti di competenza –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione di ritardo venutasi a creare e come intenda procedere, per quanto di competenza, per la necessaria soluzione volta a dirimere il contenzioso in essere. (5-11110)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-11110

  Il documento di sindacato ispettivo in esame lamenta la mancata attuazione dell'articolo 7, comma 9-septiesdecies, del decreto-legge n. 78 del 2015, il quale stabilisce che, in previsione dell'adozione della disciplina relativa alle concessioni demaniali marittime, le Regioni operino una ricognizione delle relative fasce costiere, finalizzata anche alla proposta di revisione organica delle zone del demanio marittimo ricadenti nei rispettivi territori.
  L'onorevole interrogante riferisce di alcuni contenziosi in essere dovuti all'incertezza sulla demanialità di parti di zone ricadenti nell'ambito del delta del Po, in particolare nei comuni di Rosolina, Porto Tolle e Porto Viro.
  Ai sensi delle norme vigenti, la proposta di delimitazione è inoltrata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed all'Agenzia del demanio, i quali, ciascuno per le proprie competenze, attivano procedure di delimitazione ed esclusione delle zone di demanio marittimo ai sensi degli articoli 32 e 35 del cod. nav.
  Tali competenze sono segnatamente incardinate presso le Capitanerie di Porto, e dunque il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Dicastero presso il quale il procedimento si conclude con l'emanazione di uno o più decreti, d'intesa col Ministero dell'economia e delle finanze (interessato per il tramite dell'Agenzia del demanio).
  Per quanto di competenza, dunque, l'Agenzia del demanio, appositamente interpellata, riferisce che alcune Regioni hanno in merito inviato documentazione al MIT, presso il quale è stato istituito un tavolo tecnico, che coinvolge tutti i soggetti indicati dalla legge e che, allo stato, lo stesso non risulta ancora aver concluso i suoi lavori.
  Si rappresenta, al riguardo, che trattasi di un processo estremamente complesso e rilevante, atteso che investe l'intero territorio costiero regionale ed ha, quindi, portata nazionale e non limitata al territorio veneto.
  L’iter richiede analisi approfondite in punto di accertamento del venir meno degli usi pubblici del mare e delle aree demaniali interessate, tenuto conto anche di vincoli paesaggistici ed ambientali che impongono la salvaguardia del territorio costiero.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

codice della navigazione

regione costiera

comune