ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11108

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 778 del 11/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 11/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 11/04/2017
Stato iter:
12/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 12/04/2017
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/04/2017
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 12/04/2017
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/04/2017

SVOLTO IL 12/04/2017

CONCLUSO IL 12/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11108
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Martedì 11 aprile 2017, seduta n. 778

   PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge n. 59 del 2016 stabilisce la possibilità di ottenere un rimborso automatico parziale per alcune categorie di risparmiatori-investitori colpiti da una perdita patrimoniale a seguito della procedura di risoluzione adottata per le banche Banca Popolare dell'Etruria spa, Banca Marche spa, Carife spa, Carichieti spa;
   il 31 maggio 2017 scadrà il termine per presentare domanda per accedere al rimborso forfetario dei bond, attraverso una procedura automatica che riconosce fino all'80 per cento dell'importo a chi risponda al requisito di percepire un reddito annuo non oltre i 35 mila euro o aver effettuato un investimento non superiore ai 100 mila euro; si tratta, pertanto, di rimborsi che coprono meno della metà delle perdite subite dai piccoli risparmiatori, e, pertanto, rappresentano un fallimento del Governo e non soddisfano minimamente gli investitori;
   il Codacons ha calcolato che, quando sarà completato l'intero processo e tutte le richieste di rimborso saranno espletate, gli indennizzi raggiungeranno quota 190 milioni di euro, appena il 44 per cento di quanto perso dagli obbligazionisti; il valore delle obbligazioni azzerate per i 12.500 risparmiatori retail dei quattro istituti di credito ammonta, infatti, a 431 milioni di euro, ma non potranno beneficiare dei rimborsi parziali, in quanto la procedura è riservata, come si è visto ai patrimoni mobiliari inferiori ai 100.000 euro e reddito al di sotto dei 35.000 euro;
   fino al 3 gennaio 2017, le liquidazioni assicurate dal fondo interbancario ammontavano a 37,5 milioni di euro, ed hanno coinvolto 2.854 pratiche, a fronte delle circa 14.000 pratiche pervenute; per le rimanenti vi sarebbe tempo fino al 31 luglio, cioè sessanta giorni dopo la scadenza del termine per presentare le domande;
   risulta all'interrogante che il tempo medio di rimborso si aggiri intorno ai 150 giorni, mentre per conoscere l'esito dell'accoglimento delle istanze occorrerebbero mediamente alcune settimane –:
   quali siano le ragioni del rallentamento del processo di rimborso e come il Ministro interrogato intenda affrontare, per quanto di competenza, la situazione, al fine di dare risposte certe e definitive agli ignari ed inconsapevoli risparmiatori danneggiati. (5-11108)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-11108

  Con l'interrogazione in esame, concernente il processo di rimborso dei «risparmiatori-investitori colpiti da una perdita patrimoniale a seguito della procedura di risoluzione adottata per le banche Banca Popolare dell'Etruria Spa, Banca Marche Spa, Carife Spa, Carichieti Spa» si chiede quali siano le ragioni del lamentato rallentamento del processo e come si pensi di affrontare la situazione.
  Al riguardo si rappresenta che la questione trova spiegazione nella ingente entità del carico di lavoro richiesto dalla procedura di indennizzo forfetario, di cui al decreto-legge 3 maggio 2016, n. 59, convertito dalla legge 30 giugno 2016, n. 119, reso molto superiore al previsto, non solo dal rilevantissimo numero di istanze presentate ma anche dalle necessarie analitiche verifiche delle numerosissime situazioni di «cointestazione» degli strumenti finanziari e di specifiche fattispecie, con aggravio della già complessa attività di accertamento.
  Dai dati forniti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, si evince che il totale delle pratiche pervenute al 3 gennaio 2017 ammonta a 15.130, le pratiche liquidate ammontano, al 23 marzo 2017, a 6.239, quelle in lavorazione ad 8.258. Le pratiche rigettate risultano solo 168. L'ammontare complessivo degli indennizzi liquidati risulta di 77,47 milioni di euro, sempre alla data del 23 marzo 2017.
  Va tenuto, altresì, in considerazione che nel 2017, l'articolo 26-bis del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237, convertito dalla legge 17 febbraio 2017, n. 15, ha ampliato l'ambito dei soggetti ammessi alla procedura di indennizzo forfetario diretto con «il coniuge, il convivente more uxorio, i parenti entro il secondo grado in possesso degli strumenti finanziari, a seguito di trasferimento con atto tra vivi», aumentando ulteriormente in modo considerevole le tipologie da analizzare.
   I tempi di durata della procedura sono stati finora proporzionati alle risorse disponibili, a fronte del rilevante numero delle istanze proposte e delle correlate problematiche che sono ora, peraltro, suscettibili di ulteriore incremento per gli sviluppi normativi menzionati.
  Si sta quindi mettendo in atto ogni sforzo possibile per fare fronte ad obiettive difficoltà operative, fornendo i migliori risultati possibili; ciò soprattutto finalizzato a quanto auspicato dall'onorevole interrogante circa la necessità di dare un riscontro certo ai risparmiatori danneggiati, obiettivo che, peraltro, ha rappresentato, fin dall'origine, la ratio governativa a base del citato decreto-legge 3 maggio 2016, n. 59.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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