ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11107

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 778 del 11/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: ZOGGIA DAVIDE
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 11/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERSANI PIER LUIGI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 11/04/2017
RAGOSTA MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 11/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 11/04/2017
Stato iter:
12/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 12/04/2017
Resoconto ZOGGIA DAVIDE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 12/04/2017
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 12/04/2017
Resoconto ZOGGIA DAVIDE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/04/2017

SVOLTO IL 12/04/2017

CONCLUSO IL 12/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11107
presentato da
ZOGGIA Davide
testo di
Martedì 11 aprile 2017, seduta n. 778

   ZOGGIA, BERSANI e RAGOSTA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la Banca popolare di Vicenza è attualmente controllata dal «Fondo Atlante» e ha chiuso l'offerta pubblica di transazione (Opt) con i soci «azzerati» raccogliendo adesioni pari al 70,3 per cento delle azioni incluse nel perimetro della proposta, al netto dei soci irreperibili e delle posizioni già oggetto di specifica analisi;
   l'esercizio 2016 si è chiuso con una perdita di 1,9 miliardi di euro, dopo gli 1,4 miliardi di euro di rosso accumulati nel 2015. Sul risultato, si legge in una nota della banca, hanno pesato accantonamenti e rettifiche per 1,72 miliardi di euro;
   per risollevarsi, la Banca popolare di Vicenza ha chiesto alla Banca centrale europea di autorizzare l'ingresso dello Stato nel capitale; il ricorso agli aiuti di Stato «è un processo articolato e complesso, che richiede la preventiva decisione della Direzione Generale della Concorrenza (DG Comp) della Commissione europea sulla compatibilità dell'intervento con la normativa in materia di aiuti di Stato i cui esiti sono allo stato incerti»; «Il rafforzamento patrimoniale rappresenta un presupposto per la continuità aziendale e per il positivo completamento dell'operazione di fusione»;
   il peggioramento degli indici di liquidità, invece, ha spinto la banca a chiedere alla Banca d'Italia e al Ministero dell'economia e delle finanze di poter emettere altri titoli con garanzia dello Stato fino a un massimo di 2,2 miliardi di euro, con una durata di 3 anni;
   nel mese di marzo la situazione della liquidità «è peggiorata quale conseguenza della significativa uscita di raccolta commerciale a seguito dei timori di bail-in connessi alle incertezze sul processo di ricapitalizzazione»;
   nel 2016, la raccolta diretta era già scesa del 14,4 per cento, a 18,8 miliardi di euro, per via degli «impatti reputazionali» sul Gruppo –:
   quali iniziative urgenti di competenza il Governo intenda intraprendere al fine di scongiurare il precipitare della crisi che la Banca popolare di Vicenza sta attraversando. (5-11107)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-11107

  Con l'interrogazione a risposta immediata in commissione l'On.le Davide Zoggia ed altri chiedono al Governo «quali iniziative urgenti di competenza intenda intraprendere, al fine di scongiurare il precipitare della crisi che la Banca popolare di Vicenza sta attraversando».
  In proposito si rappresenta che il Governo ha già intrapreso tutte le iniziative consentite dall'attuale quadro normativo nazionale ed europeo. Nello specifico, per quanto riguarda il supporto alla liquidità, con decreto del 30 gennaio 2017, è stata già concessa la garanzia dello Stato, previa positiva decisione della Commissione europea, su emissioni di proprie passività per 3 miliardi di euro ai sensi del decreto-legge n. 237 del 2016, interamente utilizzate in operazioni di finanziamento/collocamento con controparti di mercato. Alla fine di marzo la Banca ha chiesto di ricevere la garanzia statale su ulteriori 2,2 miliardi di emissioni di propri prestiti obbligazionari. La richiesta attualmente è al vaglio della Direzione generale per la concorrenza della Commissione europea.
  La Banca d'Italia, inoltre, ha fatto presente che la Banca Popolare di Vicenza assieme a Veneto Banca, lo scorso 17 marzo ha presentato istanza di ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato, unitamente alla relativa documentazione di supporto. La procedura, attualmente in corso, prevede un complesso ed articolato percorso che coinvolge diversi attori istituzionali – BCE, Commissione Europea, MEF, Banca d'Italia – e la banca interessata, nell'ambito del quadro normativo composto dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato e di gestione delle crisi bancarie (cosiddetto BRRD) oltre che dal citato decreto-legge n. 237 del 2016.
  L'intermediario sta interagendo con le autorità coinvolte, allo scopo di definire un piano di ristrutturazione che possa soddisfare tutti i vincoli posti dal quadro normativo sopra richiamato. Il piano di ristrutturazione deve essere dettagliato, credibile e volto a ripristinare condizioni di piena solidità e redditività.
  Con riferimento al ruolo delle autorità coinvolte, si fa presente che la Commissione Europea, competente in materia di aiuti di Stato e concorrenza, deve valutare il piano di ristrutturazione e verificare se la ricapitalizzazione precauzionale, oltre a essere conforme alla BRRD, sia compatibile con la disciplina sugli aiuti di Stato; quest'ultima richiede, tra l'altro, che l'intervento sia accompagnato dal burden sharing. La BCE, quale autorità europea competente per la vigilanza sulla banca, ha definito l'entità della ricapitalizzazione precauzionale del Gruppo.
  La ricapitalizzazione precauzionale fa parte del complessivo processo volto a raccogliere il capitale necessario per il rafforzamento patrimoniale da attuare nel 2017, insieme a un progetto di fusione previsto nel nuovo Piano Industriale 2017-2021, già presentato alle Autorità di Vigilanza.
  Da ultimo, la Banca d'Italia ha osservato che il già richiamato decreto-legge n. 237 del 2016 all'articolo 19 comma 2, prevede anche misure di ristoro destinate agli investitori al dettaglio.
  In conclusione, preme sottolineare che le richiamate misure adottate dal Governo sono in linea con i numerosi interventi che, negli ultimi anni, hanno avuto come obiettivo il rafforzamento del sistema bancario, come molti altri settori, fortemente colpito dalla crisi. E ciò, nell'intenzione governativa, deve essere, prima di tutto, ampiamente strumentale al sostegno delle imprese e delle famiglie, restituendo alla fiducia dei risparmiatori un sistema più equo e trasparente.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo degli aiuti di Stato

banca popolare

concorrenza