ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11064

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 774 del 05/04/2017
Abbinamenti
Atto 5/11281 abbinato in data 28/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: PIAZZONI ILEANA CATHIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 05/04/2017
Stato iter:
28/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2017
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 28/07/2017
Resoconto PIAZZONI ILEANA CATHIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/04/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/07/2017

DISCUSSIONE IL 28/07/2017

SVOLTO IL 28/07/2017

CONCLUSO IL 28/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11064
presentato da
PIAZZONI Ileana Cathia
testo di
Mercoledì 5 aprile 2017, seduta n. 774

   PIAZZONI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   recenti notizie di stampa hanno posto all'attenzione dell'opinione pubblica vicende inerenti l'Istituto statale per sordi di Roma (Issr);
   la prima scuola pubblica per persone sorde in Italia (aperto nel 1786) versa infatti in una situazione di grande difficoltà per ragioni di carattere burocratico e finanziario;
   l'istituto, infatti, attende da 20 anni l'emanazione del «regolamento di riordino» previsto dalla «legge Bassanini» del 1997 che lo trasformerebbe in ente nazionale di supporto all'integrazione delle persone sorde, dotato di personalità giuridica e di autonomia amministrativa, sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con la possibilità di una sua articolazione in centri regionali, interregionali o territoriali;
   mancando tale regolamento, l'Issr permane in una situazione di gestione commissariale;
   il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha predisposto, nel tempo, diversi schemi attuativi del regolamento di riordino citato, il cui iter, tuttavia, non si è mai perfezionato, ciò sia per i rilievi mossi dalla Corte dei Conti – la quale, con delibera n. 1 del 2004 ha ricusato il visto e la registrazione – sia per le obiezioni avanzate dal Ministero dell'economia e delle finanze;
   in forza di ciò l'istituto non ha mai ricevuto alcun finanziamento pubblico, salvo esiguo contributo di 40.000 euro sino al 2009, neanche per gli emolumenti ai collaboratori, tutti impiegati con contratti precari di lavoro;
   da tempo sono state reiterate istanze al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca al fine di risolvere la questione della trasformazione dell'Issr in ente nazionale, in, modo da poter ricevere adeguati finanziamenti ordinari per la sopravvivenza e le attività dell'istituto stesso;
   le attuali difficoltà finanziarie, che sono dovute, secondo l'interrogante alla mancata adozione del più volte citato regolamento attuativo, hanno determinato una situazione che vede l'istituto a rischio di dover sospendere le sue attività entro brevissimo tempo;
   una recente disposizione normativa introdotta dalla legge 20 febbraio 2017, n. 19, di conversione del decreto-legge cosiddetto «Milleproroghe» (articolo 4, comma 5-bis) ha previsto che: «per l'attuazione dell'articolo 21, comma 10, della legge 15 marzo 1997, n. 59, in materia di ordinamento degli istituti per sordomuti di Roma, Milano e Palermo di cui alla parte I, titolo II, capo III, sezione II, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, continua ad applicarsi l'articolo 67, comma 1, del medesimo testo unico»;
   tale disposizione normativa può consentire il riesame della situazione degli istituti a carattere atipico e una soluzione della stessa non incidendo, tuttavia, nel breve termine;
   la chiusura dell'istituto sembra quindi inevitabile in assenza di interventi tempestivi e significativi –:
   di quali elementi disponga il Ministro interrogato in merito alla situazione illustrata in premessa e se non ritenga opportuno intervenire urgentemente, anche assumendo iniziative normative per scongiurare la chiusura dell'Istituto statale per sordi di Roma. (5-11064)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 luglio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-11064

  Le interrogazioni in discussione vertono entrambe sull'Istituto statale per sordi di Roma.
  La questione è stata già oggetto di precedenti risposte ad atti di sindacato ispettivo di analogo argomento. In particolare si ricorda il question-time dell'On.le Vezzali in relazione al quale la Ministra Fedeli, nel corso della seduta del 10 maggio 2017, ha dichiarato che, alla luce della nuova disposizione normativa di cui all'articolo 4, comma 5-bis, del decreto-legge cosiddetto «Mille proroghe», il Ministero ha prontamente riattivato la procedura per la definizione del regolamento di riordino dell'Istituto in questione.
  Si conferma, quindi, anche in questa sede, che l’iter di adozione del provvedimento che, secondo quanto previsto dall'articolo 21, comma 10, della legge n. 59 del 1997, riformerà l'Istituto in ente finalizzato al supporto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, sta regolarmente procedendo.
  Lo schema di regolamento verrà, pertanto, prossimamente sottoposto al preliminare parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi), nonché successivamente al parere del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari, secondo la procedura normativamente prevista.
  Il MIUR continuerà a seguire la questione al fine di una rapida conclusione della stessa.
  Nel contempo, si coglie l'occasione per riferire una positiva novità per quanto riguarda le risorse finanziarie di cui potrà disporre l'Istituto nei prossimi due anni. Nel corso dell’iter parlamentare di conversione del cosiddetto «Decreto-legge per il Mezzogiorno» è stato, difatti, approvato in V Commissione bilancio del Senato della Repubblica un emendamento che prevede – al fine di realizzare specifici interventi educativi urgenti nelle regioni del Mezzogiorno volti a favorire il corretto sviluppo dei processi cognitivi dei bambini sordi e la loro inclusione sociale e nelle more dell'entrata in vigore delle disposizioni di riordino degli istituti atipici di cui all'articolo 67, comma 1, del decreto legislativo n. 297 del 1994, ed al fine di consentire il funzionamento degli stessi sino all'entrata in carica dei nuovi organi direttivi – l'assegnazione a detti istituti di un contributo pari a 500.000 euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018, mediante corrispondente riduzione del «Fondo la Buona scuola» (articolo 1, comma 202, della legge n. 107 del 2015).
  L'approvazione della norma descritta sta a dimostrare che tanto il Governo quanto il Parlamento hanno ben presente l'importanza del ruolo svolto dall'Istituto statale per sordi. Si dà assicurazione che anche in futuro verrà intrapreso ogni sforzo affinché detta istituzione possa proseguire pienamente le proprie finalità.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

disabile fisico

autonomia amministrativa