ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10953

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 766 del 24/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI BENEDETTO CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2017
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2017
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2017
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2017
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2017
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 24/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 24/03/2017
Stato iter:
22/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 22/06/2017
Resoconto DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/03/2017

DISCUSSIONE IL 22/06/2017

SVOLTO IL 22/06/2017

CONCLUSO IL 22/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10953
presentato da
DI BENEDETTO Chiara
testo di
Venerdì 24 marzo 2017, seduta n. 766

   DI BENEDETTO, BRESCIA, MARZANA, D'UVA, LUIGI GALLO, VACCA e SIMONE VALENTE. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   in sede di Conferenza Stato-regioni, in data 23 febbraio 2017, è stata sancita l'intesa tra Governo, regioni e province autonome di Trento e Bolzano, ai sensi dell'articolo 1, commi 680 e 682, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità per il 2016), concernente il contributo alla finanza pubblica delle regioni a statuto ordinario per l'anno 2017;
   parte di tale contributo pari a 485 milioni di euro andrà a gravare sui fondi trasferiti dallo Stato alle regioni. Il dato è allarmante se si considera che tra di essi vi è non solo il fondo per le politiche sociali e per le non autosufficienze, ma anche il fondo unico per l'edilizia scolastica, che sarà fortemente compromesso da un taglio di 13 milioni di euro, passando da 20 milioni di euro, come stabilito dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio per il 2017), a 6 milioni di euro;
   dal 2015 in poi la spesa destinata all'edilizia scolastica è stata distinta da un trend negativo. La legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità per il 2015), prevedeva lo stanziamento di 120 milioni di euro, mentre già la legge di stabilità per il 2016 ne prevedeva soltanto 20;
   il fondo unico edilizia scolastica venne istituito a decorrere dall'esercizio finanziario 2013, in apposito capitolo, unico per l'appunto, al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, poiché in esso confluivano tutte le risorse iscritte nel bilancio dello Stato comunque destinate a finanziare interventi di edilizia scolastica;
   sul sito on-line del Governo «La buona scuola», si legge che il fondo in questione ammonta a ben 3,9 miliardi di euro, senza ulteriori specifiche. La ricostruzione degli interventi che concorrono a formare tale cifra a parere degli interroganti è onerosa a causa della scarsa trasparenza dei dati. Inoltre, non tutti gli stanziamenti riferibili al bilancio per l'edilizia scolastica sono, in realtà, collocati nell'apposito capitolo unico. Si può ragionevolmente sostenere, secondo gli interroganti, che una parte rilevante degli interventi è riconducibile a operazioni finanziarie, sui quali lo Stato dovrà corrispondere interessi, ovvero alla concessione di spazi finanziari, ma non comportano un effettivo stanziamento di risorse da parte del Governo;
   se è vero, da una parte, che le riduzioni sancite dall'intesa di cui in premessa sono state assunte da parte delle regioni in sede di autocoordinamento e al fine di concorrere agli obiettivi di finanza pubblica, dall'altra parte è anche vero che, nell'ottica di comparazione e di bilanciamento tra contrapposte finalità, non risulta comprensibile sacrificare in maniera così drastica la sicurezza degli edifici scolastici in nome dell'equilibrio finanziario –:
   quali siano le ragioni alla base della riduzione di 13 milioni di euro del fondo unico per l'edilizia scolastica;
   per quali motivi, al fine della messa in sicurezza, ristrutturazione e realizzazione di nuovi edifici scolastici, sia stato sufficiente lo stanziamento di 20 milioni di euro previsto dalla legge di bilancio per il 2017;
   quale ragione vi sia per non ricomprendere tutti gli interventi a favore dell'edilizia scolastica nell'apposito capitolo unico;
   se non ritenga di dettagliare, a fini di chiarezza e trasparenza, la cifra di 3,9 miliardi di euro indicata sul sito on line «La Buona Scuola», tramite ulteriori specifiche e distinzioni tra gli stanziamenti di risorse e gli interventi riconducibili a operazioni. (5-10953)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 22 giugno 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-10953

  L'On.le interrogante chiede chiarimenti circa il contributo alla finanza pubblica delle regioni a statuto ordinario per l'anno 2017 che inciderebbe anche sui fondi destinati all'edilizia scolastica nella misura di 13 milioni di euro.
  Al riguardo, si precisa che il Fondo unico per l'edilizia scolastica non è legato ai trasferimenti regionali e, pertanto, non appare collegato all'intesa in Conferenza richiamata nell'interrogazione.
  In proposito, si può rassicurare che negli ultimi 2 anni le risorse per l'edilizia scolastica sono notevolmente aumentate. A titolo esemplificativo si ricordano, tra gli altri, i seguenti provvedimenti legislativi che hanno introdotto nuovi stanziamenti:
   la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità per il 2016) che ha previsto un rifinanziamento della programmazione triennale pari a 1,5 miliardi di euro per i prossimi 8 anni;
   la legge 11 dicembre 2016, n. 232, (legge di bilancio per il 2017) all'articolo 1, comma 140, ha previsto l'istituzione di un Fondo per le infrastrutture. Il MIUR ha chiesto il finanziamento di 2 programmazioni, una relativa all'adeguamento antisismico delle scuole e l'altra relativa ai casi critici emersi a seguito dell'espletamento delle indagini diagnostiche sugli elementi strutturali e non strutturali dei solai e dei controsoffitti;
   infine, il decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8 (articolo 20-bis.), che destina ulteriori risorse per le indagini di vulnerabilità sulle scuole delle aree a rischio sismico 1 e 2, cioè, quelle a maggior pericolo, nonché il decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 (articolo 41).

  Tali interventi normativi, riportati a titolo dimostrativo, provano che non solo gli investimenti sull'edilizia scolastica non sono diminuiti ma sono addirittura aumentate le risorse a vario titolo investite.
  Per quanto concerne le deroghe agli equilibri di bilancio (spazi finanziari) si ribadisce che, pur trattandosi di risorse appostate dal Ministero dell'economia e delle finanze per l'edilizia scolastica, non sono conteggiate nel fondo unico poiché verificate dallo stesso Dicastero tramite i bilanci degli enti, dove sono da subito disponibili.
  Infine, riguardo alla cifra di 3,9 miliardi di euro di capienza del Fondo unico, di cui si chiede di specificare e distinguere tra stanziamenti di risorse e interventi riconducibili a diverse operazioni, si segnala che tali dati sono reperibili sul sito istituzionale del MIUR.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza degli edifici

stanziamento di bilancio

economia pubblica