ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10917

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 764 del 22/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: PICCONE FILIPPO
Gruppo: AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'EUROPA
Data firma: 22/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 22/03/2017
Stato iter:
23/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/03/2017
Resoconto PICCONE FILIPPO AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'EUROPA
 
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2017
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 23/03/2017
Resoconto PICCONE FILIPPO AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'EUROPA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/03/2017

SVOLTO IL 23/03/2017

CONCLUSO IL 23/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10917
presentato da
PICCONE Filippo
testo di
Mercoledì 22 marzo 2017, seduta n. 764

   PICCONE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   dal 1o aprile 2017 anche la società telefonica Tim-Telecom, come già fanno Wind e Vodafone, adotterà una modifica dei termini contrattuali con i propri clienti residenziali, tramite la quale il canone del telefono fisso non verrà più calcolato su base mensile ma ogni quattro settimane (28 giorni);
   poiché i periodi da quattro settimane in un anno sono 13, e non 12 come quelli mensili, la modifica determinerà, oltre che un incremento del costo annuale per i clienti residenziali, quantificato dalla stessa Tim nell'8,6 per cento, anche effetti problematici sul piano tributario;
   negli annunci inviati ai clienti, Tim fa riferimento alle «mutate condizioni del mercato» e «all'esigenza di allineamento delle offerte al contesto competitivo», sfruttando in sostanza il vantaggio di cui hanno usufruito le altre società telefoniche;
   l'incremento del fatturato potrebbe portare a una crescita del margine operativo lordo Tim di circa 120 milioni di euro sui clienti consumer nell'anno in corso e, dal 2018, di circa 200 milioni di euro, di cui circa 75 per cento consumer e 25 per cento business;
   Tim prevede che, ove il cliente non intenda aderire a questa modifica tariffaria, potrà migrare senza costi ad altro operatore, ma con tale metodologia operativa i consumatori non avranno possibilità di scelta, in quanto, con tutta probabilità, anche gli operatori Fastweb e Tiscali, che ancora adottano la tariffazione mensile, passeranno a quella quadri-settimanale, realizzando secondo l'interrogante una sorta di «accordo di cartello» mascherato;
   questa modifica contrattuale, che per l'interrogante si pone a danno dei consumatori, è stata resa possibile da una sentenza del Tar Lazio del dicembre 2016, contro cui l'Autorità garante per le comunicazioni ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, contestando, in base al codice del consumo, la libertà assoluta, reclamata invece dalle società telefoniche, di modificare il contratto;
   come accennato, tale decisione delle società telefoniche comporterà problemi di natura tributaria e contabile a carico di imprese, professionisti e lavoratori autonomi, in quanto anche la sola imputazione dell'Iva pagata sulle bollette quadri-settimanali supera temporalmente le scadenze di pagamento Iva Mensili, trimestrali e annuali;
   appare quindi necessario affrontare le predette problematiche di natura tributaria, che sarebbe del tutto ingiustificato accollare alle imprese –:
   quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, il Ministro interrogato intenda assumere per affrontare le evidenti problematiche tributarie e contabili, ad esempio sotto il profilo dell'Iva che la nuova tariffazione quadri-settimanale comporterà a carico di imprese, professionisti e lavoratori autonomi, a seguito delle modifiche contrattuali poste in essere dalle società telefoniche Tim, Wind e Vodafone. (5-10917)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-10917

  Al riguardo, l'Agenzia delle entrate evidenzia che la scelta operata dalle imprese telefoniche, di calcolare il canone fisso con cadenza quadri-settimanale invece che mensile, non sembra poter impattare sulla contabilizzazione e liquidazione dell'IVA sugli acquisti da parte delle imprese, professionisti e lavoratori autonomi, atteso che tali adempimenti sono correlati alla ricezione del documento contabile (la fattura di acquisto) e che non tengono conto della competenza temporale dell'onere.
  L'Agenzia delle Entrate, al riguardo, ha comunque rappresentato la disponibilità a fornire ulteriori chiarimenti qualora si dovessero, in concreto, manifestare eventuali criticità di natura applicativa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

telecomunicazione

lavoro autonomo

protezione del consumatore