ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10875

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 762 del 20/03/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/12951
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/03/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/03/2017
Stato iter:
04/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/05/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 04/05/2017
Resoconto GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/03/2017

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 30/03/2017

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 04/05/2017

DISCUSSIONE IL 04/05/2017

SVOLTO IL 04/05/2017

CONCLUSO IL 04/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10875
presentato da
NESCI Dalila
testo presentato
Lunedì 20 marzo 2017
modificato
Giovedì 4 maggio 2017, seduta n. 789

   NESCI, SILVIA GIORDANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   con l'interpellanza urgente n. 2-01277, svolta nella seduta della Camera n. 573 del 19 febbraio 2016, è stato chiesto al Ministro della salute di conoscere, con riguardo a una situazione di perdurante incertezza circa il possesso dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi del reparto di cardiochirurgia del policlinico universitario di Catanzaro, le iniziative di competenza, anzitutto a garanzia del diritto alla salute dei pazienti della predetta unità operativa, rispetto all'adozione del decreto n. 21 del 2016 del Commissario ad acta per il rientro del disavanzo sanitario della Calabria e, alla luce della gravità assoluta dei fatti esposti, l'eventuale promozione della revoca del riferito incarico commissariale, anche per il subcommissario affiancante;
   in particolare, nella citata interpellanza urgente è stata ricostruita partitamente la vicenda della verifica del possesso dei requisiti obbligatori in capo alla citata struttura sanitaria, attivata dal dipartimento della regione Calabria preposto alla tutela della salute in seguito a una verifica sul posto dell'interrogante e del collega Paolo Parentela, deputati del Movimento 5 stelle, correlata a denunce dell'ex primario, professor Attilio Renzulli, su decessi provocati da infezioni batteriche in pazienti operati, cui non seguirono indagini mirate di organi pubblici esterni alla struttura ospedaliera in parola;
   nell'interpellanza summenzionata si richiamava l'attenzione sulla riscontrata – da parte della commissione regionale dell'Asp di Crotone per l'autorizzazione e l'accreditamento – mancanza, nel reparto cardiochirurgico in esame, della terapia intensiva dedicata ai soli pazienti cardiochirurgici, della seconda sala operatoria, del programma di controllo della legionellosi e dei relativi risultati, dell'indicazione del professionista per la riabilitazione e di diversi altri requisiti obbligatori previsti dalla normativa regionale di riferimento;
   nella rammentata interpellanza si contestava, dunque, la revoca della procedura di verifica del possesso dei requisiti ad opera del commissario e sub-commissario per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della Calabria, repentinamente avvenuta ex post, a esito noto, per dichiarato difetto di competenza della succitata commissione, malgrado – come anche provato nello svolgimento dell'interpellanza medesima – la struttura commissariale fosse stata edotta a più riprese della verifica in corso, benché la proroga del commissariamento per il rientro sanitario sia fondatamente dubbia – come evidenziato nella interpellanza urgente n. 2-01172, svolta nella seduta della Camera n. 531 del 27 novembre 2015 – e nonostante le diverse limitazioni giuridiche sull'esercizio dei poteri sostitutivi previsti dall'articolo 120 della Costituzione;
   il Sottosegretario per la salute, dottor Vito De Filippo, nel rispondere all'interpellanza urgente n. 2-01277, dichiarava che in esito alla relazione della commissione regionale di controllo dei requisiti del reparto in argomento, «con nota n. 9371 del 1o febbraio 2016, l'Asp di Catanzaro rappresentava al coordinatore della citata Commissione dell'Asp di Crotone che, in assenza di un esplicito, definitivo e dirimente parere, la stessa azienda provinciale non era nelle condizioni di valutare eventuali elementi di compromissione del mantenimento dei requisiti previsti dalla legge»;
   lo stesso Sottosegretario aggiungeva che «in riscontro alla citata nota dell'ASP di Catanzaro, il coordinatore dell'ASP di Crotone, con nota n. 10620 del 4 febbraio 2016, sosteneva che «l'unità operativa di cardiochirurgia dell'azienda ospedaliera Mater Domini non possiede, al momento dei sopralluoghi e della stesura della relazione finale, i requisiti strutturali e tecnologici previsti dalla legge regionale n. 24 del 2008 e dal regolamento n. 13 del 2009, al fine della verifica del mantenimento del possesso dei requisiti stessi»;
   il Sottosegretario per la salute continuava con la cronistoria della vicenda, arrivando sino al decreto di revoca dell'adottata procedura di verifica circa il possesso dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi del reparto di cardiochirurgia del policlinico universitario di Catanzaro;
   con riferimento all'attivazione di una seconda procedura di verifica dei requisiti, data in carico alla commissione dell'asp di Catanzaro per l'autorizzazione e l'accreditamento, il Sottosegretario riferiva in quella sede, in data 19 febbraio 2016: ”Gli esiti della verifica, certificati dal verbale di sopralluogo del 17 febbraio 2016, quindi due giorni fa, della CAAA dell'ASP di Catanzaro competente, dopo questo articolato e complesso procedimento, a svolgere questa attività, hanno evidenziato – ci riferisce il Commissario – la completa sussistenza dei primi tre punti (presenza di pacemaker, sala operatoria, disponibilità di posti letto), mentre ieri, 18 febbraio, è stata consegnata la documentazione relativa alle attività della commissione di autorizzazione e accreditamento sempre dell'Asp di Catanzaro, che si riunirà proprio oggi, onorevole Nesci, per formalizzare, con documentazione probante, quanto già rilevato in sede di visita ispettiva»;
   a distanza di oltre due mesi e malgrado le opportune sollecitazioni formali dell'interrogante per accelerare la definizione della nuova verifica in corso, gli esiti definitivi della procedura non sono ancora noti, a dispetto delle rassicurazioni fornite dal Sottosegretario per la salute e più sopra testualmente riprese;
   in particolare, il dipartimento della regione Calabria per la tutela della salute ha scritto, con nota prot. n. 77244 dell'8 marzo 2016 scorso, all'Asp di Catanzaro, sollecitando gli esiti definitivi della verifica di cui si tratta e ricevendo quale risposta una nota, prot. n. 0029257 del 7 aprile 2016, della Direzione sanitaria aziendale, con l'allegata comunicazione della commissione interna per l'autorizzazione e l'accreditamento, prot. n. 0028209 del 5 aprile 2016, in cui figura una carenza di documentazione integrativa, non ancora trasmessa dal Commissario straordinario dell'azienda ospedaliero-universitaria «Mater Domini» di Catanzaro, destinataria della verifica nel suddetto reparto cardiochirurgico –:
   se non si ritenga di accertare, anche tramite l'invio di ispettori ministeriali, ove ne sussistano i presupposti, lo stato reale delle cose, in ordine alla verifica in argomento e alla luce delle profonde contraddizioni rilevate, e quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intenda assumere per garantire il diritto alla salute, la sicurezza dei pazienti del reparto di cardiochirurgia del policlinico universitario di Catanzaro e il pieno rispetto delle norme sui requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi. (5-10875)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-10875

  Con l'interrogazione in argomento, l'onorevole Nesci ha chiesto di conoscere le ulteriori iniziative assunte dal Ministero della salute in merito alla complessa problematica – già affrontata nel corso della discussione di altro atto ispettivo – in merito al possesso dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi del reparto di cardiochirurgia del Policlinico universitario di Catanzaro.
  La lunga esposizione della questione, già precedentemente svolta, mi esime dal riepilogare, in questa sede, l'intera vicenda, la quale, invero, è connotata anche da complessi risvolti giuridici di cui, come dicevo, si è già dato puntualmente conto.
  Desidero, allora, concentrarmi esclusivamente sulle successive iniziative che, anche in ragione delle sollecitazioni pervenute a seguito della precedente seduta di sindacato ispettivo da parte dell'onorevole Nesci, il Ministero ha ritenuto di effettuare.
  In considerazione, infatti, della delicatezza dell'argomento e degli importanti risvolti sulla salute e sulla sicurezza dei pazienti, il Ministero della salute, per il tramite dei propri uffici, ha comunque ritenuto opportuno svolgere ulteriori accertamenti ed approfondimenti sulla questione dai quali è risultato quanto segue.
  In particolare, la questione ha formato oggetto di esame da parte dei Tavoli di verifica del Piano di Rientro, i quali, come noto, costituiscono gli organi collegiali centrali incaricati di verificare, in estrema sintesi, l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza ed il raggiungimento degli obiettivi di rientro, oltre che la correttezza dei principali atti gestori posti in essere dalle gestioni commissariali.
  Durante la riunione dei predetti Tavoli in data 19 aprile 2016 sono state, dunque, chieste informazioni relativamente agli esiti dell'attività di verifica condotta presso l'UO di Cardiochirurgia dell'AOU «Mater Domini» di Catanzaro, ai fini dell'accertamento dell'assenza di situazioni di rischio, a tutela della sicurezza e della salute dei pazienti.
  In risposta, la struttura commissariale, con nota del 7 giugno 2016, ha evidenziato che gli esiti dell'attività di verifica si discostano da quelli precedentemente resi dalla Commissione Aziendale di Autorizzazione e di Accreditamento di Crotone, e dai quali originano le principali perplessità che hanno formato oggetto di questo e del precedente atto ispettivo sul medesimo argomento.
  In particolare è stato evidenziato, nella citata sede di verifica, che l'asserita mancanza di alcuni requisiti (quali la terapia intensiva dedicata, la seconda sala operatoria, il programma di controllo della legionella) è risultata infondata già in occasione del primo sopralluogo di verifica effettuato, in data 17 febbraio 2016, da parte della Commissione Aziendale di Autorizzazione e di Accreditamento di Catanzaro.
  In conclusione, l'iter procedurale inerente al controllo e alla verifica sulla permanenza dei requisiti strutturali, organizzativi e professionali della struttura in parola si è concluso con l'emanazione della deliberazione dell'Asp di Catanzaro n. 559 del 2 agosto 2016, nella quale viene confermata l'esistenza dei requisiti strutturali tecnologici e organizzativi del reparto in esame e l'assenza di situazioni che possano comportare rischio per la salute dei pazienti e la sicurezza dei lavoratori.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

spese sanitarie

ministro