ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10665

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 746 del 22/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 22/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 22/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 22/02/2017
Stato iter:
23/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/02/2017
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 23/02/2017
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 23/02/2017
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/02/2017

SVOLTO IL 23/02/2017

CONCLUSO IL 23/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10665
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Mercoledì 22 febbraio 2017, seduta n. 746

   GRIMOLDI e MOLTENI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il tragico incidente del crollo del ponte di Annone al chilometro 41,900 della strada statale 36-Milano-Como, del 28 ottobre 2016, che ha provocato la morte di una persona e cinque feriti, ha messo in evidenza le carenze della manutenzione straordinaria dei cavalcavia sulla rete nazionale dei collegamenti viari e ferroviari;
   una serie di ponti su strade statali e linee ferroviarie sono sottoposti a limitazioni al traffico pesante e altri sono dichiarati a rischio di crollo, come il ponte di Isella nella frazione di Civate (LC) che è aperto solo ai pedoni;
   sul ponte tra Cantù Asnago e Cermenate, i controlli effettuati da parte delle Ferrovie dello Stato italiane hanno rilevato situazioni di rischio, per fenomeni di carbonatazione sulle strutture sopra la ferrovia Milano-Como-Chiasso, e provincia di Como, proprietaria della strada, ha posto il divieto al passaggio di tir al di sopra le 7,5 tonnellate, lasciando tuttavia libero il passaggio alle corse «non frequenti» degli autobus di linea, che tuttavia potrebbero raggiungere le 19 tonnellate a pieno carico;
   inoltre, come testimoniano le decine di multe giornaliere, i camion, che possono arrivare anche a 56 tonnellate, passano comunque dal ponte di Cantù Asnago, in spregio del pericolo, per evitare allungamenti di tempo e spese aggiuntive;
   il divieto di transito dei mezzi pesanti è una misura precaria, che, oltre a provocare notevoli disagi agli autotrasportatori non è in grado di risolvere le carenze sul piano della sicurezza stradale, e non rappresenta una soluzione ai pericoli per l'incolumità pubblica sulla rete viaria e ferroviaria;
   il taglio drastico delle risorse a disposizione delle province – nonché la confusione e disorganizzazione creatasi a seguito dell'approvazione della legge n. 56 del 7 aprile 2014 cosiddetta «legge Delrio» che ha ridisegnato i confini e le competenze dell'amministrazione locale – rendono impossibile la corretta manutenzione e la messa in sicurezza della rete viaria di loro competenza e ciò mette in pericolo ogni giorno la vita di migliaia di cittadini –:
   quali iniziative di politica generale e quali interventi concreti sui casi urgenti il Ministro intenda promuovere, anche in considerazione della sostanziosa riduzione dei finanziamenti alle province indirizzati alla manutenzione della rete viaria, affinché sia garantita l'incolumità degli utenti delle strade e dei viaggiatori della rete ferroviaria e affinché incidenti mortali, come quello del ponte di Annone, non si ripetano in situazioni analoghe, come quella del ponte tra Cantù Asnago e Cermenate. (5-10665)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 febbraio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-10665

  In merito ai quesiti posti occorre premettere che i compiti di messa in sicurezza della strade sono in capo all'ente proprietario, così come previsto dall'articolo 14 del Codice della strada. Nel caso di specie, trattandosi di strade provinciali, ricordo che la legge n. 56 del 2014, ha confermato in capo all'ente provincia la funzione definita fondamentale di costruzione e gestione di tali strade, nonché la regolazione della circolazione stradale ad essa inerente (articolo 1, comma 85, lettera b)); si aggiunge che tale funzione era comunque già prevista in capo alle province, quale funzione amministrativa di interesse provinciale, dal decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 – Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (articolo 19, lettera d), viabilità e trasporti).
  Quello della sicurezza stradale è un tema particolarmente sentito e pertanto, come ho già avuto modi di riferire all'onorevole D'Agostino il MIT ha intrapreso due iniziative, nella consapevolezza che il proprio ruolo, congiuntamente alle altre Amministrazioni centrali dello Stato ed in particolare al MEF, non è solo quello di gestire la rete di competenza, ma anche quello di regolare il sistema stradale nel suo complesso. La prima è infatti quella di una revisione della rete di interesse nazionale: sulla base dei criteri dettati dal Codice della strada e di un'attenta verifica delle esigenze del territorio e degli strumenti di programmazione nel frattempo maturati, il MIT ha individuato oltre 6.000 km di rete ex ANAS, attualmente gestita dalle province, che dovrà essere riclassificata quale rete di interesse nazionale.
  La proposta di revisione è attualmente all'esame del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, massimo organo tecnico dello Stato, la cui espressione risulta di notevole rilevanza al fine di pervenire ad un «ridisegno» della viabilità nazionale coerente con le esigenze e le strategie del Paese.
  La seconda iniziativa è costituita dallo studio di una proposta di legge finalizzata a finanziare con continuità la manutenzione ordinaria delle strade provinciali e i servizi da fornire da parte delle province sulla rete di propria competenza, analogamente a quanto previsto per la rete nazionale gestita dall'ANAS.
  Quanto sopra nella certezza che la rete stradale di interesse nazionale funziona in modo adeguato soltanto se, contemporaneamente, funziona altrettanto bene la rete provinciale e comunale cui è interconnessa; occorre infatti considerare che, indipendentemente dal fatto che tali strade provinciali abbiano o meno un reale interesse nazionale, questo Ministero non può limitarsi ad assorbirle nella rete di interesse nazionale senza aver preventivamente individuato le risorse necessarie per la loro gestione.
  Come accennavo poc'anzi, il MIT è impegnato ad individuare gli opportuni meccanismi finanziari per garantire le risorse economiche necessarie alla gestione delle strade direttamente agli attuali enti gestori e quindi in primis alle province, considerato l'importante ruolo che svolgono sul territorio e le specifiche competenze tecniche maturate, competenze che non possono essere disperse con processi aggregativi e continue trasformazioni e passaggi di consegne.
  Quanto alla specifica situazione di criticità del ponte sovrastante la linea ferroviaria Como-Milano tra i Comuni di Cantù Asnago e Cermenate sulla strada provinciale 34, sono state assunte informazioni presso il Ministero dell'interno; considerata la ristrettezza dei tempi allego agli atti una dettagliata nota della Prefettura di Como da cui si evince, tra l'altro, che ai fini di una disamina congiunta delle varie problematiche connesse alle condizioni strutturali del citato ponte, nonché ai riflessi sulla circolazione stradale con particolare riguardo a quella relativa alle attività commerciali ed industriali, il Prefetto di Como ha convocato proprio per oggi pomeriggio una riunione a cui parteciperanno rappresentanti dei Vigili del fuoco, della Provincia di Como, del Comune di Cantù e della società Rete ferroviaria italiana.
  Di seguito gli elementi forniti dal Ministero dell'interno – Prefettura di Como.
  A seguito della situazione di rischio segnalata dalle Ferrovie dello Stato dopo l'effettuazione di controlli tecnici eseguiti sul ponte sovrastante la linea ferroviaria Como-Milano tra i Comuni di Cantù Asnago (CO) e Cermenate (CO), sulla strada provinciale 34 «Cantù-Asnago», la Provincia di Como, proprietaria della strada, con ordinanza in data 10 novembre 2016 ha posto il divieto di passaggio ai Tir al di sopra delle 7,5 tonnellate.
  Dalla progettazione in atti, risalente presumibilmente al 1912, può desumersi che il ponte in argomento – collaudato presumibilmente nel 1924 – ha portata compatibile con i carichi di prima categoria; ciò in quanto risulta verificato per il passaggio della Tramvia come riscontrabile dalle tavole grafiche in atti.
  La vetustà del ponte ha causato fenomeni di carbonatazione delle strutture in cemento armato, consistenti nell'espulsione, in alcuni punti del copriferro delle armature che tuttavia non pregiudicano le capacità portanti della struttura.
  Tuttavia, in via cautelativa, ed in attesa dell'espletamento di ulteriori analisi, la Provincia, come detto, ha ritenuto di limitare il transito ai mezzi di massa superiore a 7,5 tonnellate in conformità alla circolare del Ministero dei lavori pubblici del 5 agosto 1993 n. 62.
  La circostanza che il suddetto divieto non sia stato esteso ai bus di linea, risiede nella volontà dell'Ente di non interrompere il pubblico servizio e causare disagi all'utenza.
  Detto Ente ha rilevato che la geometria di questi mezzi è peraltro tale da portare all'apprezzamento che gli stessi sollecitano la struttura, che presenta luci modeste tra gli appoggi, in modo ritenuto ammissibile con riferimento alla distanza tra gli assi di tali mezzi. La distanza suddetta infatti è tale da rendere poco gravosa la sollecitazione a taglio, circostanza che non è verificata per i mezzi d'opera che presentano una distanza tra gli assi molto ridotta generando carichi concentrati che sollecitano maggiormente la struttura.
  Ai fini della verifica della reale capacità portante della struttura, stante che gli assunti suddetti poggiano sulla base della geometria del manufatto, risultante dal progetto e verificata solo esternamente sul posto, la Provincia ha affidato l'incarico per la valutazione delle caratteristiche di portata d'uso del ponte di Cantù-Asnago lungo la SP 34, tenuto conto dell'epoca della costruzione in cemento, risalente all'inizio del XX secolo, e considerato l'incremento del traffico veicolare transitante sulla medesima struttura, ad un professionista esperto di ponti.
  Il suddetto professionista nell'ambito dell'incarico affidatogli ha evidenziato, in relazione alla vetustà della struttura oggetto di indagine, la necessità di acquisire dati attuali inerenti la carbonatazione delle barre di armatura e la resistenza delle parti in c.a., tramite l'esecuzione di prelievi e di esami e prove di laboratorio e, a tal fine, ha predisposto e trasmesso il «Piano delle Indagini» necessarie, poste a base della gara attualmente in corso.
  La procedura di gara avrà termine il prossimo 24 febbraio.
  I termini da capitolato, per l'esecuzione del servizio relativo alle indagini e la relativa trasmissione alla Provincia è di 15 giorni dall'affidamento che si ritiene pressoché contestuale all'aggiudicazione stessa.
  Successivamente, una volta in possesso dei dati, l'incaricato professionista provvederà alla elaborazione dei calcoli strutturali attraverso i quali si perverrà alla definizione della capacità portante della struttura.
  Tale perizia consentirà alla Provincia di assumere decisioni relative alla portata d'uso del ponte, ovvero di stabilire quali siano le limitazioni di massa da imporre nel rispetto delle condizioni di sicurezza e di incolumità pubblica.
  Al fine di prevenire il passaggio abusivo dei mezzi d'opera, il Comune di Cantù e quello di Cermenate si sono assunti l'onere di effettuare dei controlli ed elevare sanzioni laddove sia verificata la suddetta circostanza; ad oggi, il Comando della Polizia Locale del Comune di Cantù ha accertato oltre 70 violazioni della citata ordinanza.
  In data 15 febbraio u.s., personale del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco ha effettuato una verifica della stabilità generale del citato ponte evidenziando che la struttura si presenta sensibilmente danneggiata a causa di vetustà oltre che essere costituita da conglomerato cementizio apparentemente di eccessiva granulometria e limitata resistenza del cemento stesso.
  Alcuni ferri strutturali, sia longitudinali che trasversali risultano completamente corrosi e sezionati e sono pertanto da considerarsi assenti.
  Le parti più ammalorate sono posizionate lungo l'appoggio dal lato sito nel Comune di Cermenate (dove sono massimi i momenti flettenti e lo sforzo di taglio) e alla base dei pilastri della campata centrale, sempre dal lato Cermenate (dove risulta massimo lo sforzo normale).
  Tuttavia, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha fatto presente che, essendo la struttura fortemente iperstatica e di elevate dimensioni geometriche, può tollerare il traffico, così come da ordinanza della Provincia, fino al limite di massa di 7,5 tonnellate.
  Per impedire la violazione della predetta limitazione ha suggerito un opportuno rallentamento della velocità nonché il restringimento «meccanico» del traffico a mezzo di new-jersey su entrambi gli accessi del ponte ed il contestuale rallentamento del sottostante traffico ferroviario.
  Al fine del rispetto delle suddette prescrizioni, il sindaco del Comune di Cantù ha emanato un'Ordinanza in data 16 febbraio scorso con la quale ha disposto che l'Amministrazione Provinciale – proprietaria della strada – provveda entro 30 giorni al ripristino delle condizioni di sicurezza del ponte nonché all'attuazione delle misure indicate dal Comando dei Vigili del Fuoco.
  Ai fini di una disanima congiunta delle varie problematiche connesse alle condizioni strutturali del citato ponte, nonché ai riflessi sulla circolazione stradale con particolare riguardo a quella relativa alle attività commerciali ed industriali, il Prefetto di Como ha convocato una riunione per il 23 febbraio a cui parteciperanno rappresentanti dei Vigili del Fuoco, della Provincia di Como, del Comune di Cantù e della Società RFI – Rete Ferroviaria Italiana.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete viaria

infrastruttura dei trasporti

rete ferroviaria