ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10623

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 743 del 16/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: BARUFFI DAVIDE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 16/02/2017
Stato iter:
23/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2017
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 23/03/2017
Resoconto GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/02/2017

DISCUSSIONE IL 23/03/2017

SVOLTO IL 23/03/2017

CONCLUSO IL 23/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10623
presentato da
BARUFFI Davide
testo di
Giovedì 16 febbraio 2017, seduta n. 743

   BARUFFI e GHIZZONI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il gruppo Argenta s.p.a., operante nel settore della distribuzione automatica di cibi e bevande, con sede a Peschiera Borromeo (Milano), ha una filiale nel territorio comunale di Carpi (Modena), in cui lavorano circa cento addetti tra amministrativi e tecnici;
   in data 10 febbraio 2017, come denunciato dalla Filcams-Cgil e riportato dalla stampa locale, l'azienda avrebbe contattato singoli lavoratori per comunicare l'intenzione di trasferire parte dell'attività amministrativa e di call-center alla sede di Peschiera Borromeo a far data dal 13 marzo 2017, senza alcuna informazione preventiva alle organizzazioni sindacali;
   contestualmente, per quanto riportato dalla stampa e dal sindacato, l'azienda avrebbe attivato la procedura di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ai sensi del decreto legislativo 4 marzo del 2015, n. 23, per quattro lavoratori assunti recentemente con contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti;
   da notizie di stampa, sarebbero circa 30 i lavoratori coinvolti in questo trasferimento e riorganizzazione dell'attività, tra amministrativi e impiegati nell'attività di call-center, in prevalenza donne;
   la distanza tra Carpi e Peschiera Borromeo è tale da non consentire l'effettivo trasferimento dei lavoratori, prefigurando quindi il concreto rischio di apertura di una procedura di mobilità per decine di lavoratori;
   il sindacato, già in data 24 novembre 2016, avrebbe richiesto un incontro all'azienda per approfondire la situazione della filiale carpigiana, senza peraltro ricevere alcun riscontro dalla stessa;
   i fatti riportati si sarebbero svolti quando già era programmato un incontro con il gruppo Argenta, in data 15 febbraio 2017, occasione nella quale poteva essere ragionevolmente aperto un confronto preventivo sugli intendimenti dell'azienda e le eventuali criticità legate alla filiale di Carpi;
   a fronte della mancata informazione e del mancato preventivo confronto, nonché per le modalità di agire nei confronti dei lavoratori poste in essere da Argenta, sindacato e lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione, con un primo sciopero in data 13 febbraio 2017, poi proseguito nei giorni seguenti;
   l'amministrazione comunale di Carpi, nella persona del sindaco, ha incontrato i lavoratori ai quali ha espresso non solo la propria solidarietà, ma lo sconcerto per il comportamento assunto dall'azienda, dandone pubblicamente notizia attraverso la stampa –:
   se il Governo sia a conoscenza della vicenda esposta in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere per scongiurare il licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori della filiale di Carpi del gruppo Argenta;
    più in generale se il Governo non ritenga utile assumere iniziative per chiarire la situazione e far sì che, in caso di riorganizzazione dell'attività aziendale che comporti il trasferimento o il possibile licenziamento di lavoratori, sia data preventiva e formale comunicazione alle organizzazioni sindacali rappresentanti dei lavoratori stessi;
   se il Governo ritenga di assumere iniziative, anche normative per evitare, coerentemente con lo spirito della riforma del mercato del lavoro – legge 10 dicembre 2014, n. 183, e conseguenti decreti attuativi – che, in caso di ristrutturazione dell'attività aziendale che comporti il trasferimento di lavoratori e la possibile conseguente apertura di una procedura di mobilità (ai sensi della legge 23 luglio 1991, n. 223), si adisca contemporaneamente la procedura di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, ai sensi del richiamato decreto legislativo n. 23 del 2015. (5-10623)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-10623

  Con riferimento all'atto parlamentare degli Onorevoli Baruffi e Ghizzoni, inerente le procedure di licenziamento di lavoratori della filiale di Carpi del gruppo Argenta Spa, passo ad illustrare gli elementi informativi acquisiti dall'ispettorato territoriale competente.
  La società Gruppo Argenta Spa ha sede legale a Reggio Emilia e diverse unità locali ubicate sul territorio nazionale, tra cui la sede di Carpi (Modena). L'attività esercitata consiste nel commercio al dettaglio effettuato per mezzo di distributori automatici.
  La sede di Carpi è una sede operativa della società che provvede alla distribuzione del prodotto in alcune province dell'Emilia Romagna, in particolare Reggio Emilia e Modena, fino al confine con la provincia di Mantova.
  L'Ispettorato provinciale ha riferito che fino allo scorso 10 marzo nello stabile di Carpi era operativo un call center che gestiva per l'intero Gruppo le chiamate dei clienti, provenienti da tutto il territorio nazionale, relative al malfunzionamento delle macchinette o al loro rifornimento.
  Allo stesso modo, fino alla predetta data del 10 marzo scorso lo stabile di Carpi ospitava nei propri uffici la sede amministrativa del Gruppo Argenta. Il totale dei lavoratori impiegati nel call center e nell'ufficio amministrativo era di 28 unità.
  Successivamente lo scorso 13 marzo, a seguito di un sopralluogo effettuato presso la predetta sede di Carpi dagli ispettori dell'ispettorato provinciale si è potuto constatare che da tale data al suo interno non operano più i lavoratori addetti all'ufficio amministrativo e al call center.
  Dalle informazioni raccolte, risulta che, dal 13 marzo scorso, ventiquattro lavoratori occupati in amministrazione e nel call center sono stati formalmente trasferiti presso la sede della società di Peschiera Borromeo, in provincia di Milano.
  Dalle verifiche effettuate, non risulta attivata dalla società una procedura di mobilità, né risultano ancora i comunicati al centro per l'impiego i trasferimenti dei ventiquattro lavoratori interessati.
  Dalle notizie acquisite sulla vicenda dalle organizzazioni sindacali, risulta che solo due dei ventiquattro lavoratori per i quali è stato richiesto il trasferimento presso la sede di Peschiera Borromeo abbiano accettato il trasferimento, mentre per gli altri lavoratori sono in corso delle trattative sindacali.
  Per i restanti quattro lavoratori, tutti impiegati nell'attività di call center, la società in data 10 febbraio 2017 ha comunicato al centro per l'impiego la cessazione del rapporto di lavoro dalla medesima data con la causale del licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
  Dalle informazioni acquisite, faccio presente che due dei lavoratori licenziati erano stati assunti presso la sede di Carpi a marzo 2016 con contratti di lavoro a tempo determinato, trasformati a tempo indeterminato nel corso del 2016; il terzo lavoratore era stato assunto presso la sede di Carpi sempre con contratto a tempo determinato a febbraio 2015 e trasformato a tempo indeterminato in data 1o ottobre 2015. Il quarto lavoratore licenziato era stato assunto presso la sede di Carpi a luglio del 2015 con contratto di lavoro a tempo determinato, prima prorogato e poi trasformato a tempo indeterminato dalla data del 1o dicembre 2015.
  Ad oggi, non risulta attivata presso gli Uffici dell'ispettorato provinciale di Modena l'offerta di conciliazione di cui all'articolo 6 del decreto legislativo n. 23 del 2015 che disciplina il regime di tutela dei licenziamenti nei casi di contratti a tutele crescenti.
  La notizia ufficiale della decisione di trasferire i due uffici a Peschiera Borromeo (Milano) sarebbe stata comunicata ai lavoratori presenti a Roma a febbraio 2017, all'incontro annuale sull'andamento complessivo della società, alla presenza delle tre sigle sindacali CGIL, CISL e UIL.
  Fermo restando la possibilità di effettuare ulteriori accertamenti di competenza e di adottare gli eventuali provvedimenti conseguenti all'esito delle verifiche, posso assicurare la massima attenzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sulla vicenda dichiarando fin d'ora la disponibilità ad espletare il tentativo di mediazione di competenza qualora dovesse essere avviata una procedura di rilevo nazionale.
  Infine, voglio sottolineare che l'applicazione delle norme sul licenziamento collettivo presuppongono che il datore di lavoro abbia l'intenzione di effettuare almeno cinque licenziamenti in ciascuna unità produttiva o in più unità produttive nell'ambito del territorio di una stessa provincia e, comunque, che le disposizioni sul licenziamento collettivo si applicano a tutti i licenziamenti che nello stesso arco di tempo e nello stesso ambito siano comunque riconducibili alle medesime esigenze organizzative produttive.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

rappresentante sindacale

licenziamento