ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10598

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 742 del 15/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: SIBILIA CARLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2017
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2017
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2017
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2017
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/02/2017
Stato iter:
16/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 16/02/2017
Resoconto SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 16/02/2017
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 16/02/2017
Resoconto SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/02/2017

SVOLTO IL 16/02/2017

CONCLUSO IL 16/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10598
presentato da
SIBILIA Carlo
testo di
Mercoledì 15 febbraio 2017, seduta n. 742

   SIBILIA, ALBERTI, PESCO, PISANO, RUOCCO e VILLAROSA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   le banche possono creare moneta «bancaria» dal nulla: tale facoltà sembrerebbe esser stata riconosciuta legittima dal tribunale di Bolzano (6 settembre 2016 – RG.2016/14), in quanto non contraria e non vietata dalla normativa europea e nazionale;
   da quanto si desume dalle dichiarazioni degli esponenti della Banca centrale europea e di importanti società di consulenza come KPMG, le banche di credito creano moneta all'atto di erogazione dei prestiti, quindi non prestano moneta prelevandola dalla raccolta o dalle riserve, bensì la generano ex nihilo, aumentando con ciò il money supply e realizzando un «allungamento» del proprio bilancio;
   nell'ordinanza 6 settembre 2016 dell'esecuzione immobiliare 216/2014 il GE di Bolzano ha osservato che gli articoli 127 e 128 del trattato di Lisbona riservano al Sistema europeo delle banche centrali l'emissione solo dell'euro cartaceo e metallico, non anche di quello scritturale creato dalle banche di credito. Il 7 luglio 2016 a Madrid, in Spagna, il vicepresidente della Banca centrale europea ha dichiarato: «Una motivazione fondamentale per la regolamentazione bancaria si riferisce al fatto che, quando concedono credito, le banche creano denaro creando un deposito corrispondente. Questa attività, che è al centro del nostro sistema di moneta-credito, comporta una significativa trasformazione di liquidità poiché i depositi sono molto più liquidi dei crediti»;
   nel Rapporto di KPMG predisposto per il Governo islandese si evince: «La predominante fonte di moneta nel presente Sistema monetario è il prestito bancario, in cui i depositi sono creati nel processo del prestare. La creazione monetaria nel presente sistema monetario, perciò, espande i bilanci delle banche e accresce l'indebitamento di famiglie e imprese»;
   la possibilità per le banche di creare denaro si basa sul fatto che le banche, reciprocamente, si riconoscono e accreditano identicamente alla moneta legale la moneta così creata e trasferita mediante bonifici o altro;
   tale moneta scritturale è, giuridicamente, uno strumento di debito, ossia una promessa di pagamento, emessa dalla banca pagante nei confronti della banca destinataria; quindi la moneta scritturale creditizia consiste in una rete di reciproche promesse di pagamento accettate, per convenzione, come moneta finale, estintiva del debito;
   la condizione di solvibilità o insolvibilità di una banca dipendendo essenzialmente dalla volontà delle altre banche di accettarne i pagamenti –:
   se intenda tenere conto della realtà descritta in premessa assumendo le iniziative di competenza per accertare le vere cause della crisi delle banche in difficoltà e risolvere le medesime tutelando – in conformità alle disposizioni costituzionali – il risparmio, i posti di lavoro, l'economia nazionale ed escludendo ogni modalità di applicazione del « bail-in» e « bail-out». (5-10598)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 febbraio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-10598

  Con l'interrogazione in riferimento, si chiedono chiarimenti sulla problematica derivante dalla tesi che le banche possano creare moneta ex nihilo sotto forma di prestiti e che ciò «accresce l'indebitamento di famiglie e imprese», ritenendo, quindi, che la moneta bancaria sia la «vera causa della crisi della banche in difficoltà».
  Si premette in proposito che nel nostro sistema economico coesistono la moneta creata dalla Banca centrale, moneta fiat, e gli strumenti monetari creati dal sistema bancario, denominati anche moneta bancaria e costituiti in larga parte dai conti di deposito. La banca centrale controlla direttamente la creazione di moneta fiat e, attraverso strumenti, quali i tassi ufficiali e l'obbligo di riserva, influenza indirettamente anche la creazione di strumenti monetari da parte del sistema bancario.
  Nell'area dell'euro la moneta fiat, banconote e monete in circolazione più riserve di banca centrale, costituisce il 15,8 per cento della massa monetaria, considerata nella accezione che comprende strumenti più simili alla moneta, M1, cioè la somma di circolante e depositi in conto corrente (dati Bdl aggiornati a novembre 2016).
  Non vi è dubbio che il sistema bancario crei moneta tramite la concessione di finanziamenti da parte delle singole banche alle imprese e alle persone: i finanziamenti bancari significano risorse finanziarie disponibili e spendibili da parte di chi li riceve (appunto, imprese e persone). Tali risorse, sia che siano spese o semplicemente trasferite presso altre banche, danno origine ad un sistema di moltiplicazione dei depositi bancari utilizzabili come mezzi di pagamento (moneta bancaria). In questo modo non è la banca singola a creare moneta, ma è il sistema bancario nella sua totalità in virtù del meccanismo del cosiddetto moltiplicatore monetario.
  Al riguardo giova precisare che, sul piano della regolazione di tali dinamiche, sono stati introdotti limiti e vincoli precisi alla leva bancaria.
  È già intervenuto da tempo, infatti, il legislatore dell'Unione bancaria, che ha introdotto un indice di leva finanziaria (leverage ratio), con l'obiettivo di contenere l'accumulo di leva finanziaria nel settore bancario, al fine di evitare processi destabilizzanti di deleveraging che possano arrecare pregiudizio al sistema finanziario nel suo complesso e all'economia. È prevista la trasformazione del leverage ratio dal 2018 in un requisito patrimoniale di primo pilastro. Si fa presente che nel calcolo della misura dell'esposizione non è consentita la compensazione fra prestiti e depositi.
  Sono stati introdotti altri due indicatori quantitativi minimi, il liquidity coverage ratio e il net stable funding ratio, per controllare il rischio di funding e di liquidità, che assicurano che le banche dispongano di sufficienti attività liquide di elevata qualità e richiedono alle banche di finanziare la loro attività attingendo a fonti di approvvigionamento sufficientemente sicure.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca

credito

diritto bancario