ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10574

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 741 del 14/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: BORGHI ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 14/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 14/02/2017
Stato iter:
15/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/02/2017
Resoconto SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 15/02/2017
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 15/02/2017
Resoconto SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/02/2017

SVOLTO IL 15/02/2017

CONCLUSO IL 15/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10574
presentato da
BORGHI Enrico
testo di
Martedì 14 febbraio 2017, seduta n. 741

   BORGHI e SCUVERA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la realizzazione della discarica monodedicata di cemento-amianto in località Ferrera Erbognone, approvata dalla regione Lombardia nel marzo 2014, presenta varie criticità:
    la vicinanza alla raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi (in cui si ricorda essersi verificato un incidente il 1o dicembre nella zona Est 2, essendo divampato un incendio con conseguente rischio per la popolazione) e al centro abitato di Sannazzaro rendono la prevista localizzazione della discarica in questione non idonea;
   il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si è già espresso in occasione di ampliamenti di attività già presenti nell'area imponendo interventi di mitigazione/compensazione ambientale per proteggere il territorio da un'ulteriore grave compromissione per attività antropiche, anche in considerazione della vicinanza della discarica, a meno di 300 metri, a colture risicole;
   al punto 33 la risoluzione del Parlamento europeo del 14 marzo 2013 invita la Commissione e gli Stati membri a rafforzare i controlli necessari per imporre a tutte le parti interessate il rispetto di tutte le disposizioni in materia di salute di cui alla direttiva 2009/148/CE, e a garantire che qualsiasi rifiuto contenente amianto sia classificato come rifiuto pericoloso ai sensi della decisione 2000/532/CE aggiornata; sottolinea inoltre che la popolazione interessata deve essere informata sullo smaltimento e le sue modalità;
   nella popolazione locale si è manifestata forte contrarietà alla realizzazione dell'impianto, ed è in corso anche una petizione popolare in merito –:
   se si intenda verificare, per quanto di competenza, se la realizzazione degli interventi di cui in premessa sia compatibile con le indicazioni ministeriali, anche in relazione all'esigenza di ottemperare agli impegni derivanti dall'adesione all'Unione europea in materia di smaltimento dei rifiuti contenenti amianto e di scongiurare rischi ambientali e sanitari. (5-10574)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 febbraio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-10574

  Con riferimento alle questioni poste dall'onorevole interrogante, fermo restando che le funzioni e i poteri in ordine al procedimento di autorizzazione dell'impianto in questione rientrano tra le competenze della regione (articolo 208 decreto legislativo n. 152 del 2006), sulla base delle informazioni acquisite, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare, si rende noto che le attività di smaltimento dei rifiuti in discarica sono disciplinate dal decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 che costituisce attuazione della direttiva europea 1999/31/CE, con la quale vengono fornite le norme tecniche che regolano la gestione e la realizzazione degli impianti di discarica. Per quanto concerne la garanzia che i rifiuti contenenti amianto siano classificati e smaltiti in conformità alle disposizioni comunitarie, si sottolinea che tali attività sono regolate da tassativi requisiti di ammissibilità il cui rispetto deve essere garantito dalle attività di controllo, prevenzione e contrasto degli illeciti ambientali poste a carico delle province (articoli 197 e 262 del decreto legislativo n. 152 del 2006).
  Per quanto riguarda la realizzazione della discarica in questione, si rende noto che la regione Lombardia ha chiesto specifico parere consultivo circa la compatibilità territoriale/urbanistica del progetto con l'impianto «ENI EST» di Sannazzaro de’ Burgondi al Ministero dell'interno (Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Direzione regionale Lombardia).
  Il Ministero dell'interno ha espresso il relativo parere secondo il quale «...l'area in progetto è interessata dagli effetti relativi a lesioni reversibili... Tali effetti.... sono compatibili, per il decreto ministeriale 9 maggio del 2001, con le categorie territoriali di tipo ABCDEF. Pertanto, si ritiene soddisfatto il criterio di compatibilità territoriale...».
  Nell'ambito del successivo procedimento per il rilascio di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) si sottolinea, inoltre, che sono stati introdotti elementi di precauzione: l'area di accettazione dei rifiuti è stata posta nella porzione più distante dalle attività a Rischio di Incidente Rilevante ed è stato previsto che i primi settori di coltivazione ad essere chiusi siano quelli più vicini a dette attività; la Ditta ha aggiornato il Piano di Emergenza ed Evacuazione recependo le indicazioni contenute nel «Piano di Emergenza Esterno (PEE)» della Raffineria ENI.
  Anche nella procedura VIA è stata debitamente tenuta in considerazione la presenza dell'impianto «ENI EST» precisandosi che le opere previste dal progetto di discarica ACTA non interferiranno con quanto prescritto ad ENI.
  Si comunica, infine, che la regione Lombardia è in fase di interlocuzione con il Comitato Tecnico Regionale per verificare fattualità delle valutazioni inerenti la compatibilità territoriale tra l'impianto ENI EST e la discarica ACTA, anche a seguito dell'incidente del 1o dicembre 2016, e provvederà a svolgere ulteriori ricognizioni sulle prescrizioni degli atti ministeriali concernenti eventuali modifiche all'autorizzazione dell'impianto ENI EST influenti sulla discarica di cemento amianto della ditta ACTA.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

sostanza pericolosa

adesione all'Unione europea