ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10433

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 734 del 01/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: CAPEZZONE DANIELE
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 01/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/02/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/02/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/02/2017
Stato iter:
23/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2017
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 23/03/2017
Resoconto CAPEZZONE DANIELE MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/02/2017

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 21/02/2017

SOLLECITO IL 02/03/2017

DISCUSSIONE IL 23/03/2017

SVOLTO IL 23/03/2017

CONCLUSO IL 23/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10433
presentato da
CAPEZZONE Daniele
testo di
Mercoledì 1 febbraio 2017, seduta n. 734

   CAPEZZONE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   un evento meteorologico caratterizzato da intense nevicate e forti gelate ha colpito l'Italia nelle ultime settimane e in particolare la regione Abruzzo, balzata, purtroppo, agli onori della cronaca anche per la tragedia dell'hotel Rigopiano dove hanno perso la vita 29 persone;
   le intense nevicate hanno prodotto l'isolamento di molti paesi abruzzesi le cui popolazioni, per diversi giorni, sono rimaste isolate, senza acqua e senza luce;
   in diverse zone della regione la neve, caduta copiosamente anche nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2017, ha prodotto guasti che hanno interessato sia la rete di alta tensione gestita da Terna che la rete di media tensione gestita da Enel-distribuzione;
   la situazione di estremo disagio, con oltre un quarto della popolazione abruzzese (circa 300 mila persone) priva di energia elettrica, ha impedito, tra l'altro, a molti professionisti, nella giornata del 16 gennaio, di effettuare le trasmissioni degli adempimenti e dei pagamenti telematici in nome e per conto delle aziende loro clienti;
   il perdurare della situazione di emergenza e criticità, inoltre, non ha permesso ai contribuenti e ai loro intermediari di ottemperare ai loro impegni, anche finanziari, e conseguentemente di provvedere a versamenti e adempimenti tributari e contributivi;
   a fronte di questi eventi tragici sarebbe auspicabile riconoscere a queste popolazioni una situazione di «tregua» che si concretizzi attraverso una sospensione o un blocco di tutti i pagamenti verso erario, banche, Equitalia, Inps e Inail per le imprese e i professionisti residenti nelle zone interessate dai disagi causati in questi giorni dalla neve e dal successivo terremoto –:
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere il Governo per venire incontro ad un importante fetta di popolazione abruzzese ridotta allo stremo dalle calamità del gennaio 2017 e che impiegherà molti anni per riuscire a ricostruire quello che la forza della natura ha in pochi giorni distrutto. (5-10433)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-10433

  Sentiti i competenti Uffici dell'Amministrazione finanziaria e del Dipartimento della Protezione Civile, si rappresenta quanto segue.
  Giova preliminarmente richiamare la normativa di riferimento che trova applicazione allorché si verifichino eventi calamitosi di particolare gravità nel territorio nazionale.
  Ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, istitutiva del Servizio Nazionale della protezione civile, al verificarsi di calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, delibera lo stato d'emergenza, fissandone la durata e determinandone l'estensione territoriale con specifico riferimento alla natura e alla qualità degli eventi e disponendo in ordine all'esercizio del potere di ordinanza.
  La delibera individua le risorse finanziarie destinate ai primi interventi di emergenza nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi ed indispensabili fabbisogni da parte del Commissario delegato e autorizza la spesa nell'ambito del Fondo per le emergenze nazionali.
  La durata della dichiarazione dello stato di emergenza non può superare i 180 giorni prorogabile per non più di ulteriori 180 giorni.
  Per l'attuazione degli interventi da effettuare durante lo stato di emergenza dichiarato a seguito degli eventi di cui sopra si provvede anche a mezzo di ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente, nei limiti e secondo i criteri indicati nel decreto di dichiarazione dello stato di emergenza e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico.
  Le ordinanze sono emanate, acquisita l'intesa delle regioni territorialmente interessate, dal Capo del Dipartimento della protezione civile.
  L'attuazione delle predette ordinanze è curata in ogni caso dal Capo del Dipartimento della protezione civile.
  Tanto premesso, il Consiglio dei ministri in data 20 gennaio 2017 ha deliberato «l'estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata con delibera del 25 agosto 2016 in conseguenza degli ulteriori eventi sismici che il 18 gennaio 2017 hanno colpito nuovamente il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nonché degli eccezionali fenomeni meteorologici che hanno interessato i territori delle medesime Regioni a partire dalla seconda decade dello stesso mese» stanziando ulteriori 30 milioni di euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.
  Tale delibera è scaturita dalla rinnovata necessità di fronteggiare con mezzi e poteri straordinari la situazione di emergenza determinatasi a seguito dei ripetuti eventi sismici che il 18 gennaio 2017 hanno colpito il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nonché degli eccezionali fenomeni meteorologici che hanno interessato i territori delle medesime Regioni a partire dalla seconda decade dello stesso mese, aggravando la situazione di pericolo per l'incolumità delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati già preesistente.
  In particolare, il provvedimento è volto ad assicurare, da parte del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, il coordinamento degli interventi, estendendo le misure emanate in occasione degli eventi sismici occorsi in centro Italia a partire dal 24 agosto 2016, assicurando il necessario raccordo con il dispositivo adottato per fronteggiare gli eventi precedenti, opportunamente rimodulato.
  Il Servizio Nazionale della Protezione Civile, pertanto, è stato autorizzato ad operare non solo sulla base delle disposizioni straordinarie specifiche in corso di emanazione, ma anche ai sensi di quelle disciplinate con le ordinanze di protezione civile adottate per gli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016.
  A tal riguardo, deve precisarsi che in esecuzione della citata delibera di stato di emergenza del 20 gennaio 2017, per le Regioni Lazio, Marche ed Umbria è stata emanata l'Ordinanza di protezione civile n. 437 del 16 febbraio 2017 recante «Interventi urgenti di protezione civile conseguenti agli eccezionale fenomeni meteorologici che hanno interessato il territorio delle Regioni Lazio, Marche e Umbria a partire dalla seconda decade del mese di gennaio 2017».
  L'Ordinanza contiene l'indicazione delle misure poste in essere dalle Strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile per fronteggiare gli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel gennaio 2017.
  In particolare dette misure riguardano il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture, la realizzazione di interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo strettamente connesso all'evento, finalizzati prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità, nonché la ricognizione del fabbisogno per gli interventi sul patrimonio pubblico, privato e del fabbisogno per le attività economiche delle aree interessate.
  Con riferimento alla Regione Abruzzo è in corso di prossima emanazione un'analoga ordinanza a firma del Capo del Dipartimento della protezione civile.
  Giova, altresì, evidenziare che il Consiglio dei Ministri nella riunione di venerdì 10 marzo 2017, proprio in relazione agli eventi sismici e agli eccezionali fenomeni meteorologici che hanno colpito i territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, ha deliberato l'estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata con la delibera del 25 agosto 2016 ed ha autorizzato un ulteriore stanziamento di 70 milioni di euro destinato a far fronte ad ulteriori interventi di soccorso legati alla fase di emergenza.
  Lo stanziamento andrà ad incrementare le disponibilità del Fondo per le Emergenze Nazionali.
  Deve, infine, segnalarsi che, ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge 9 febbraio 2017 n. 8, attualmente in corso di conversione in Parlamento (A.C. 4286), sono previste talune misure di sostegno alle fasce deboli della popolazione residenti nei comuni colpiti ubicati anche in Abruzzo, dagli eventi Sismici succedutisi dall'agosto 2016.
  Ai fini della mitigazione dell'impatto del sisma sulle condizioni di vita, economiche e sociali delle fasce deboli della popolazione, ai soggetti residenti e stabilmente dimoranti da almeno due anni in uno dei Comuni di cui agli allegati 1 e 2 del decreto-legge n. 189 del 2016, che versano in condizioni di maggior disagio economico, è concessa, su domanda, per l'anno 2017, nel limite di 41 milioni di euro per il medesimo anno, la misura di contrasto alla povertà introdotta dall'articolo 1, comma 387, lettera a), della legge 28 dicembre 2015, n. 208.
  I beneficiari devono trovarsi in condizione di maggior disagio economico identificata da un valore dell'ISEE ovvero dell'ISEE corrente, come calcolato ai sensi dei commi 3 e 4, pari o inferiore a 6.000 euro.
  L'articolo 15 del cennato decreto dispone inoltre che, al fine di garantire un tempestivo sostegno alla ripresa dell'attività produttiva del comparto zootecnico nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, nelle more della definizione del programma strategico di cui all'articolo 21, comma 4, del decreto-legge n. 189 del 2016, è autorizzata la spesa di 22.942.300 euro per l'anno 2017, di cui 20.942.300 euro per l'incremento fino al 200 per cento della quota nazionale del sostegno supplementare per le misure adottate ai sensi del regolamento delegato (UE) n. 2016/1613 della Commissione, dell'8 settembre 2016, e 2 milioni di euro destinati al settore equino.
  Le imprese agricole ubicate nelle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessate dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, nonché nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che hanno subito danni a causa delle avversità atmosferiche di eccezionale intensità avvenute nel periodo dal 5 al 25 gennaio 2017, e che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi, possono accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell'attività economica e produttiva di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 che si risolvono in particolari aiuti, erogati, in forma singola o combinata, a scelta delle regioni, tenuto conto delle esigenze e dell'efficacia dell'intervento, nonché delle risorse finanziarie disponibili, sotto forma di contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno accertato sulla base della produzione lorda vendibile media ordinaria, da calcolare secondo le modalità e le procedure previste dagli orientamenti e dai regolamenti comunitari in materia di aiuti di Stato, prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio dell'anno in cui si è verificato l'evento dannoso e per l'anno successivo, da erogare a tasso agevolato, proroga delle operazioni di credito agrario, nonché talune agevolazioni previdenziali previste dall'articolo 8 del menzionato decreto legislativo n. 102 del 2004.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

intemperie