ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10395

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 730 del 25/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 25/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOMBASSEI ALBERTO CIVICI E INNOVATORI 25/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/01/2017
Stato iter:
26/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 26/01/2017
Resoconto GALGANO ADRIANA CIVICI E INNOVATORI
 
RISPOSTA GOVERNO 26/01/2017
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 26/01/2017
Resoconto GALGANO ADRIANA CIVICI E INNOVATORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/01/2017

SVOLTO IL 26/01/2017

CONCLUSO IL 26/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10395
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Mercoledì 25 gennaio 2017, seduta n. 730

   GALGANO e BOMBASSEI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la Centrale termoelettrica nota come «centrale di Bastardo», sita a Gualdo Cattaneo, ha una estensione di circa 15 ettari e un organico di 46 persone, oltre al personale delle ditte esterne;
   Enel aveva annunciato la dismissione della suddetta centrale a carbone al 31 dicembre 2016 e pertanto il 30 novembre 2016 aveva dato il via al progetto Future, per acquisire progetti e manifestazione di interesse sull'impianto fino a marzo 2017, senza tener conto, tra l'altro, della scuola di formazione Enel University, presente all'interno del sito;
   tuttavia a dicembre 2016 seguito del fermo di ventuno delle cinquantotto centrali nucleari della Francia per manutenzione, è arrivata all'Italia una richiesta di «aiuto» per importare energia per far fronte al fabbisogno interno del Paese;
   Enel ha quindi deciso di riaprire tre dei siti dei quali era stata annunciata la dismissione al 31 dicembre 2016, tra cui la centrale di Bastardo;
   in seguito a tale decisione, il 4 dicembre 2016 i sindacati hanno inviato al Ministero dello sviluppo economico una lettera per manifestare preoccupazione per il deficit d'importazione di energia in seguito all'indisponibilità delle centrali francesi ed hanno invitato da subito il Governo a prendere provvedimenti in merito;
   il 18 gennaio 2017 le organizzazioni sindacali Filctem, Flaei e Uiltec, dopo il riavvio della centrale di Bastardo, hanno contestato ad ENEL e alla regione Umbria di aver autorizzato la smobilitazione dell'organico del sito senza tener conto di quanto stava accadendo a livello europeo. Infatti, la centrale di Bastardo è stata richiamata in esercizio congelando di fatto l'autorizzazione alla chiusura e alla cessazione dell'attività produttiva che il Ministero dello sviluppo economico avrebbe dovuto rilasciare. Ora l'impianto è in funzione ma con il personale ridotto al minimo con il rischio di compromettere l'esercibilità sia in termini gestionali che operativi – scrivono i sindacati – nonché per ciò che attiene alla sicurezza e al rispetto delle normative vigenti –:
   come si intenda garantire, nel 2017, il funzionamento in sicurezza della riattivata centrale di Bastardo, se si ritenga di intervenire presso Enel per capire quale sarà futuro del sito umbro (tra l'altro, in regola dal punto di vista ambientale, avendo l'autorizzazione integrata ambientale fino a tutto il 2023) dopo la mancata chiusura pro tempore e se sia possibile perseguire un progetto di riconversione dell'impianto per fare in modo che si privilegino soluzioni non inquinanti come il carbone. (5-10395)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 gennaio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-10395

  Come noto, il settore elettrico sta attraversando una fase di trasformazioni molto incisive e da alcuni anni è in corso un processo di razionalizzazione della potenza di generazione, per impianti ritenuti dai produttori meno competitivi.
  La Società Enel ha definito un programma di impianti di cui ha prefigurato la chiusura, tra cui risulta anche la centrale termoelettrica di Gualdo Cattaneo (Perugia). La centrale «Vannucci» è costituita da 2 unità a carbone da 75 megawatt ciascuna, messe in servizio nel 1967. L'impianto presenta la peculiarità di essere collocato nell'entroterra umbro, a una distanza di circa 150 chilometri dal porto di Ancona, luogo di attracco delle navi carboniere. Da qui si snoda un complesso sistema intermodale di trasferimento del combustibile (treno e camion) fino al sito di utilizzo. La complessa logistica di trasporto, insieme alla difficile situazione di mercato, hanno inciso negativamente sul funzionamento della centrale in questione, fino a orientare ENEL alla chiusura.
  In data 11 novembre 2016, l'ENEL ha chiesto al Ministero dello sviluppo economico l'autorizzazione alla messa fuori servizio definitiva della centrale in parola, ai sensi della normativa vigente. Questa autorizzazione viene rilasciata acquisendo prima il parere obbligatorio di Terna, relativamente all'impatto della chiusura sulla sicurezza del sistema.
  Terna, tenuto conto della particolare situazione contingente dell'inverno 2016-2017, caratterizzata da una ridotta capacità di produzione del parco nucleare francese, ha espresso una valutazione negativa, suffragata anche dalle analisi di scenario per il prossimo inverno.
  Il Ministero di conseguenza ha ritenuto necessario, sulla base dell'analisi e per i motivi di sicurezza citati, di non procedere alla messa definitiva fuori servizio della centrale di Gualdo Cattaneo per i prossimi mesi, fino alla conclusione della situazione di potenziale fabbisogno.
  La stessa valutazione, per gli stessi motivi contingenti, è stata assunta per altri due impianti di produzione collocati nell'area Centro-Nord.
  Attualmente l'impianto è stato chiamato a produrre il giorno 16 gennaio (con un solo gruppo) e i giorni 17-18-19 gennaio (con entrambi i gruppi).
  La situazione del tutto particolare ricordata ha portato a uno slittamento temporale di un programma che al momento, nella volontà del produttore, sembra orientato comunque alla chiusura dell'impianto.
  Infine, per quanto riguarda il destino futuro del sito, si fa presente che l'ENEL riferisce che la centrale di Gualdo Cattaneo fa parte degli impianti termoelettrici non più competitivi sul cui futuro l'azienda stessa ha avviato un'ampia riflessione al fine di individuare soluzioni sostenibili e condivise, in grado di valorizzare i siti, salvaguardando ambiente e occupazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo interno

trasporto d'energia

stazione energetica